Lo Specialista: Inzaghi dona un’altra coppa all’Inter ed è tranquillo sul rinnovo

Lo chiamavano lo Specialista. E, in effetti, delle ultime sette finali giocate, Inzaghi non ne ha persa neanche una

In due stagioni all’Inter ha vinto quattro finali su quattro: due di Supercoppa e due di Coppa Italia. Più specialista di così! Altri preferiscono appellarlo con un titolo più nobile: re di Coppe. Ma all’Inter, per guadagnarsi un titolo del genere, dovrà dare qualcosina in più. Un squadra che si chiama Internazionale non può certi ritenersi pienamente soddisfatta se le coppe messe in bacheca sono tutte nazionali.

Inzaghi porta un altro trofeo nella bacheca nerazzurra
Inzaghi, lo Specialista (LaPresse) – interlive.it

Presto arriverà l’occasione per poter cambiare la storia. Lo Specialista ci crede, e un po’ ci crede anche il popolo nerazzurro. Ormai non può essere solo il caso oppure pura fortuna. Se Simone Inzaghi ha vinto (quasi) tutte le finali che ha affrontato vuol dire che ha capito come giocarle.

E così, zitto zitto, Simone potrebbe entrare nella storia nerazzurra. Due mesi fa tutti lo vedevamo già pronto a essere cacciato con un calcio (metaforico) nel sedere. E ora, il tecnico piacentino potrebbe combinarla grossa, conquistando un Tripletino. Comunque vada è già un mezzo successo. Alla dirigenza interessa che l’Inter arrivi fra le prime quattro in campionato. E basta un punto, da fare in due partite.

Lo Specialista si merita il rinnovo, ma senza fretta

Tutto ciò che verrà da Istanbul sarà grasso che cola. Intanto, la prima finale, quella piccola, è andata. L’Inter, nonostante un avvio horror, e una prestazione non ordinatissima, ha battuto la Fiorentina e messo in bacheca la Coppa Italia. Con Handanovic in porta. Dzeko inconcludente e lamentoso. E Gagliardini e Correa in campo negli ultimi minuti.

Inzaghi: si pensa già al rinnovo?
Inzaghi sgrida Dzeko dopo le proteste per la sostituzione (LaPresse) – interlive.it

Ieri sera, in conferenza stampa, Inzaghi ha parlato anche del suo contratto in scadenza, ribadendo che per lui non è un problema. Al momento sta pensando ad altro. Ha usato la parola “missione”, per intendere gli ultimi compiti da svolgere prima della fine della stagione: le sfide di campionato con Atalanta e Torino e poi il Manchester City, cioè il mostro finale, a Istanbul.

Grazie a Inzaghi la coccarda tricolore resterà anche l’anno prossimo sulle maglie dell’Inter, su cui si spera comparirà anche uno sponsor importante, e che sia in grado di pagare puntualmente. Per i nerazzurri questa è la nona Coppa Italia della sua storia, la seconda portata da lo Specialista di Piacenza.

La soddisfazione è grandissima“, ha detto Inzaghi in conferenza, “arriviamo bene a questo finale di stagione. Sapevamo sarebbe stata una finale difficilissima, ho cercato di lasciare i ragazzi tranquilli. Io la sentivo tanto questa gara, ci tenevo, perché abbiamo speso tantissimo per arrivare qui“.

La sicurezza del temerario: rinnovo vicino?

Abbiamo approcciato male“, ha ammesso il mister, “non bisogna prendere goal in una finale dopo tre minuti. La Fiorentina è una squadra di qualità, abbiamo sofferto il giusto, da squadra. Ho fatto i complimenti a tutti“.

Inzaghi: Coppa Italia vinta, ora testa alla Serie A
Non fate arrabbiare Simone! (LaPresse) – interlive.it

Poi un giornalista gli ha ricordato una frase pronunciata qualche tempo fa: “Io, nei club, porto trofei e faccio crescere i fatturati“. Il mister ha sorriso e ha ribadito che, a suo giudizio, anche al tempo non gli pareva un pensiero temerario. Quella frase venne fuori in momento difficile, ma Inzaghi era sereno (“Anche dopo quel ko con la Roma“).

Poi è arrivata la domanda sul rinnovo, dato che l’anno prossimo, a giugno, il contratto di Inzaghi andrà in scadenza. “Questo non è un problema“, ha risposto l’allenatore dell’Inter. “Il mio problema è fare queste partite nel migliore dei modi, non mi sono mai sentito un precario. Il contratto si può sciogliere in pochi giorni, la fiducia c’è sempre stata e ci ha fatto andare avanti nelle difficoltà. Io e il mio staff siamo stati bravi ad ascoltare poco quando le cose non andavano bene, ora dobbiamo finire la nostra missione“.

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