Il tecnico piacentino potrebbe valutare l’opzione di prolungamento di contratto oltre il 2024, mentre crescono le voci di un possibile approdo in un’altra piazza italiana
Non ci sono più dubbi. Vietato dire il contrario, perché significherebbe negare l’evidenza. Simone Inzaghi, sin dal primo momento in cui ha messo piede negli uffici di Viale della Liberazione in Milano per definire le condizioni del nuovo contratto che lo avrebbe legato all’Inter, ha rappresentato una mossa del tutto vincente.
Non che ci fosse il bisogno di ‘dimenticare’ qualcuno come Antonio Conte che giusto un anno prima aveva fatto il botto vincendo lo Scudetto. Anzi, l’opposto: confermare i risultati precedenti sarebbe stata impresa tutt’altro che semplice. Soltanto un altro allenatore vincente avrebbe potuto farlo senza troppe difficoltà. Inzaghi ci è riuscito con doppi meriti. Con costanza, determinazione.
Anche senza vincere necessariamente il campionato, ma dimostrando a tutti di essere il vero Re di Coppe. Due Supercoppe Italiane, due Coppe Italia e una finale di Champions League mai raggiunta negli ultimi tredici anni di operatività nerazzurra. Incredibile davvero. Eppure il piacentino non è stato lontano dalle critiche, sia interne che esterne all’ambiente, volte a farlo vacillare e mettergli pressioni. Lui, dall’alto della sua compostezza e il garbo sopraffino, le ha messe a tacere anche questa volta.
Ora il suo contratto con l’Inter parla chiaro: fino al 2024 non c’è pericolo di addio, anche la dirigenza vuol continuare con lui almeno per un altro anno. O forse più: Marotta ha avviato il processo di prolungamento fino al 2025 e ci saranno incontri a breve per definire la sua posizione nello scacchiere del ‘Biscione’. “Resto qui con assoluta certezza“, aveva dichiarato lo stesso Inzaghi in un recente intervento in conferenza stampa.
In questa serie di valutazioni un dettaglio non andrebbe affatto tralasciato: sia in Italia che all’estero diverse panchine ballano e i rispettivi club sono a caccia di nuovi volti per rilanciarsi in campionato. E Inzaghi, forte della indefinitezza della sua posizione futura, potrebbe anche valutare nuove strade.
Anzitutto c’è il Napoli, vicinissimo alla separazione ufficiale con Luciano Spalletti nonostante la vittoria dello Scudetto per alcune divergenze d’ambito societario. Inzaghi non sembrerebbe essere stato inserito nella lista dei principali obiettivi e potrebbe non esserlo neppure nelle prossime settimane, ma resta una piazza potenziale.
Allo stesso modo, anche club come PSG, Bayern Monaco, Tottenham e Chelsea avrebbero da sondare diversi nomi e lui potrebbe finirci dentro. In quel calderone di grandi personalità per altrettanto grandi realtà sportive. Fatto sta che ora come ora nessuno sarebbe in grado di trascinare l’Inter al successo come ha fatto lui. I nerazzurri hanno bisogno di lui.
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