Il difensore centrale dell’Inter, intervistato da DAZN, ha fatto il punto sullo stato di salute mentale del gruppo a poco dalla finale di Champions League
Poco meno di dieci giorni al fischio d’inizio del momento tanto atteso da tutti i tifosi nerazzurri, il resto d’Italia e con buona probabilità anche mezza Europa. L’Inter ha conquistato la finale di Champions League con grinta e cuore, ma il momento della verità sarà dato soltanto dal campo contro il Manchester City di un favoritissimo Pep Guardiola.
Sulle difficoltà del caso ha parlato in un recente intervento per DAZN il difensore centrale Alessandro Bastoni, reduce da un ottimo cammino stagionale e sempre più protagonista della linea difensiva alle dipendenze di Simone Inzaghi.
“Fanno paura e hanno pochi punti deboli da poter sfruttare a nostro vantaggio. Mi piace il gioco del City, stimo molto Guardiola. Potrebbero servire dei raddoppi in fase di non possesso, in questo deve darci una mano il nostro allenatore“, ha aperto Bastoni con cautela e rispetto.
Senza però dimenticare quel che li ha condotti esattamente in quel punto: “L’euroderby ha avuto importanza fondamentale perché ci ha ricaricati – ha poi aggiunto il centrale – e vincere queste partite dopo averne giocate tantissime altre dà ancora energia, voglia di fare“.
“Nei momenti difficili bisogna raggiungere l’unità di gruppo, senza avere paura di dirsi le cose in faccia anche con il rischio di trovare dissenso ma con lo scopo di migliorare quel che non funziona. Inizialmente eravamo più sfacciati, poi abbiamo riflettuto sul nostro approccio. È sempre questione di equilibrio“, ha poi aggiunto il calciatore facendo il punto sulla situazione mentale che aleggia tra le file nerazzurre.
Bastoni sull’obiettivo Scalvini: “Chissà che non diventeremo compagni di squadra”
Poi è riuscito a ritagliarsi un po’ di tempo per commentare le recenti voci di accostamento del giovanissimo talento dell’Atalanta, Giorgio Scalvini, alla causa dell’Inter per il prossimo futuro.
“Mi piace e da quel che so gli piaccio anche io. Chissà che non diventeremo presto compagni di squadra qui oltre che in Nazionale“, ha rivelato con un pizzico di pepe Bastoni. Del resto, per lui non può che essere un onore avere al suo fianco un’altra risorsa Azzurra con cui crescere e migliorare ancora. Esattamente il tipo di legame che serve anche a Roberto Mancini per comporre la linea difensiva ideale del futuro, tra impegni in Nations League e Qualificazioni Europee sullo sfondo.