Cresce la valutazione delle quote societarie nerazzurre dopo i successi stagionali, il presidente può sorridere ed affacciarsi sul mercato con maggiori convinzioni
Una storia che si ripete. L’Inter aveva svoltato due anni fa sotto la guida di Antonio Conte, arrivando sino in fondo al campionato di Serie A da vincitrice e conquistando uno Scudetto che mancava da tantissimo tempo.
Quindi al cambio allenatore è subentrato Simone Inzaghi, etichettato come ‘Re di Coppe’ per un motivo ben preciso. E lo ha ampiamente dimostrato. Vincendo, lo scorso anno, sia la Supercoppa Italiana che la Coppa Italia. Lo stesso ha fatto in questa stagione in procinto di chiusura, con l’aggiunta della finale di Champions League ancora da disputare contro la superpotenza del Manchester City.
Insomma una sfilza di successi che hanno portato l’Inter a contendersi addirittura il tetto d’Europa, grazie all’impegno e la determinazione di un gruppo particolarmente coeso e ben piazzato in campo.
Questo ha anche attirato le attenzioni dei media internazionali su una questione non propriamente legata ai risultati sportivi ma probabilmente influenzata da essi: la cessione delle quote societarie del club è un argomento dibattuto e ampiamente discusso, specie all’interno dello stesso ambiente nerazzurro.
Nonostante non ci siano mai state conferme o smentite dirette da parte degli addetti ai lavori, il presidente Steven Zhang è stato l’unico ad aver difeso la propria posizione nell’organigramma societario sottolineando la sua volontà nel permanere a capo del progetto ancora in futuro. Soltanto nel momento in cui fossero saltate fuori offerte da parte di potenziali soci di minoranza, allora il presidente le avrebbe prese in considerazione. Poi però l’avvento di Investcorp sembra aver sparigliato nuovamente le carte in tavola, facendo crescere nuovamente le voci sulla cessione.
Inter in crescita nel 2023, la stima di Forbes fa sorridere Zhang
Stando alle stime iniziali, Zhang avrebbe preso in considerazione offerte indicative intorno al miliardo di euro. Eppure le ultime valutazioni aggiornate dalla rivista Forbes, specializzata nello stilare classifiche annuali su vari ambiti del quotidiano, ha calcolato una crescita complessiva del marchio del 3% per 1,06 miliardi di euro.
Tra i 30 club analizzati, figurano anche altre realtà del calcio italiano come Milan in crescita (1,4 miliardi) e la Juventus in netto calo (2,16 miliardi) ma chi davvero spezza ogni indugio ai vertici è il Real Madrid con 6,07 miliardi di euro in anticipo su Manchester United (6 miliardi) e Barcellona (5,51 miliardi).