Il presidente nerazzurro sempre più pressato dalle voci di cessione all’imprenditore finlandese ex Nokia, reduce da un intervento social ‘particolare’
Non è tanto l’interesse da parte di Investcorp ad essere calato, quanto piuttosto il fatto che sia stato l’arrivo improvviso di Thomas Zilliacus ad aver preso il sopravvento nell’ambiente nerazzurro e ad aver rapito la scena mediatica internazionale.
Le intenzioni del noto imprenditore finlandese, con un passato manageriale notevole sia in Europa che nei mercati asiatici, sono delle migliori: avvicinarsi all’Inter di soppiatto, senza destare troppi sospetti e senza destabilizzare il gruppo di Simone Inzaghi impegnato nella finale di Champions League contro il Manchester City.
Eppure ci sarebbe un’annotazione che avrebbe fatto molto discutere nelle ultime ore. A partire dalla presenza di Zilliacus a San Siro per l’incontro precedente nella semifinale di ritorno contro il Milan, per finire anche alla sua possibile trasferta ad Istanbul presso lo Stadio Ataturk per seguire da vicino la titanica impresa degli uomini nerazzurri.
Zilliacus vero tifoso o aria di affari? La risposta enigmatica sui social
Certo è che Zilliacus vuole supportare il club da vicino, a qualunque costo, quasi fosse già suo. Per molti tifosi non ci potrebbe essere notizia migliore.
Ma lui smentisce, anzi rincara la dose sul fatto che l’unico presidente qui resta Steven Zhang: “Sono presidente soltanto della mia società. Sosteniamo insieme il vero presidente del club e speriamo tutti che lui, assieme alla sua squadra, possano sollevare il trofeo“, ha scritto l’imprenditore di tutta risposta ad un supporter particolarmente coraggioso che lo aveva definito già in vesti non sue.
L’arrivo di Zilliacus nella capitale turca potrebbe però avere anche un’altra finalità lontana dalla mera curiosità di presiedere uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo. Che sia già questa la prima vera occasione per un contatto ravvicinato con Zhang non è dato sapere, ma non si esclude nulla.
Zhang deve comunque guardarsi le spalle e difendersi ancor meglio di come ha fatto adesso dalle avances di un profilo che sembra avere tutte le carte in regola per poter dire la sua, con determinazione e la silente sfrontatezza di un autentico economista.