Quando parla un eroe del Triplete bisogna starlo a sentire, specie alla vigilia di una finale così importante. Diego Milito carica l’Inter e usa il tono duro contro un giocatore
Sarà utile per i calciatori nerazzurri ascoltare le parole pronunciate da Diego Milito, l’uomo che forse più di chiunque altro ha aiutato l’Inter ad alzare la Champions per l’ultima volta, nel 2010. Il numero 22 nerazzurro realizzò la doppietta decisiva nella finale disputata a Madrid contro il Bayern Monaco.
Con quei due goal, la Coppa che mancava da quarantacinque anni all’Inter, è tornata a Milano. Milito concluse quella magica stagione con trenta reti in cinquantadue partite, conquistando il Triplete. Lo stesso Triplete che ora vorrebbero assicurarsi i giocatori del City, la squadra avversaria dell’Inter in quest’edizione della Champions. L’eroico Milito sa che non esiste una ricetta magica per poter conquistare l’ambita coppa.
Ciononostante, l’ex attaccante argentino, intervistato dal Corriere dello Sport, ha voluto offrire ai nuovi tesserati nerazzurri il suo punto di vista: “Bisogna curare i dettagli, andare in campo con determinazione, saper sfruttare le occasioni“.
“Non voglio fare paragoni tra le due squadre“, ha continuato Milito, “dico solo che Inzaghi ha una squadra molto forte“. Pungolato su un possibile confronto fra Mourinho e Inzaghi, il Principe ha risposto di avere ancora un debole per Mou. “A José, sarò per sempre grato. Non sono sorpreso che sia andato alla Roma: è una piazza perfetta per il mister. Con lui c’è un legame di affetto che rende difficile il confronto con Inzaghi“.
Su Inzaghi, l’argentino ha voluto comunque esprimere una sincera lode: “Simone Inzaghi è un ottimo allenatore“, ha spiegato l’intervistato, “a volte ingiustamente criticato. All’Inter sta facendo grandi cose”.
Il duro commento di Milito prima della finale di Istanbul: “L’Inter può farne tranquillamente a meno“
Su altri argomenti, tuttavia, l’eroe del Triplete è stato meno morbido e conciliante. Con un duro attacco, Milito ha voluto liquidare la questione Skriniar. Lo slovacco sarà presente in panchina a Istanbul, dopo essere rientrato dall’infortunio, ma già con le valigie pronte per trasferirsi a zero al Paris Saint-Germain.
“L’Inter è arrivata in finale senza di lui“, ha dichiarato il Principe, “può tranquillamente continuare a farne a meno. Poi vedrà Inzaghi”. Non c’è da stupirsi: Milito è un interista, e come tutti gli interisti veri non ha accettato il comportamento di Skriniar, che da idolo della tifoseria ha deciso di arrivare in scadenza per accordarsi a zero col PSG.
E tanto duro è stato con Skriniar, tanto dolce e affettuoso, invece, l’ex attaccante è stato con il suo giovane connazionale Lautaro. “Ha le doti dei più grandi attaccanti, è completo”, ha commentato. “Può fare reparto da solo, come fosse un nove, ma si adatta anche a giocare con un’altra punta come succede all’Inter con Dzeko o Lukaku. Lautaro ha tutto. Era felice dell’opportunità di andare all’Inter, non ho dovuto convincerlo“.
E qui è scattato l’aneddoto: “C’era un’offerta dell’Atletico Madrid quando era al Racing, non chiudemmo subito e si inserì l’Inter che fu brava ad agire velocemente“. Grazie anche a Milito, l’Inter può oggi godersi un grande attaccante come il Toro.
E ancora grazie al Principe, l’Inter potrebbe presto assicurarsi le prestazioni di Retegui, attaccante del Tigre e della nazionale italiana. Sul ragazzo, il Principe ha svelato di essere abbastanza colpito soprattutto dalle sue doti mentali. “Mi piace, è cresciuto in fretta. Ha qualità, le mentalità giusta. Sono sicuro che in estate verrà chiamato da qualche squadra europea, forse dalla Serie A“.