La plusvalenza più grande nella storia del calcio è vicina. I tifosi nerazzurri ora chiedono l’addio di Zhang sognando di imitare le big d’Europa. Manca solo la firma
Trascorrono i giorni, decorrono addirittura i mesi, ma in casa Inter continua a persistere una situazione alquanto critica dal punto di vista societario, con Steven Zhang in primis che continua a venir giudicato come il capro espiatorio di tutto.
Con un prestito che scadrà nel 2024 infatti, fornitogli in passato da Oaktree, l’attuale patron nerazzurro deve ancora saldare il proprio debito – precisamente da 275 milioni di euro – con la società statunitense, proprietà sin da sempre specializzata in strategie di investimento.
E’ stato proprio questo a far sì, dunque, che l’imprenditore cinese abbia chiuso totalmente i rubinetti in casa Inter in tutti questi ultimi anni.
Una situazione tutt’altro che semplice da gestire quella che incorre attualmente dalle parti di Appiano ma su cui si è sorvolato, almeno in alcune circostanze s’intende, anche grazie al contributo offerto da persone del tutto competenti come Beppe Marotta e Piero Ausilio, veri e propri strateghi del mercato capaci di compiere una campagna acquisti – per certi versi di spessore – con un budget totalmente irrisorio, per non dire nullo.
Ora però, anche e soprattutto per via del fatto che l’Inter ha raggiunto – dopo 13 anni – una storica finale di Champions League, gli stessi nerazzurri sono chiamati a riconfermarsi: motivo per cui tutti i tifosi interisti sognano di tornare a vedere, immediatamente, veri e propri colpi di mercato.
Questo non vuol dire sborsare fuori 100 milioni di euro ad acquisto – certo, se possibile perché no – ma, come minimo, non dover mettere all’asta tutti i propri big e rinforzando, di conseguenza, la propria rosa con qualche acquisto di spessore: volendo anche sui 40-50 milioni. Insomma, proprio come fanno le più grandi d’Europa.
Tante, tantissime, per non dire innumerevoli, le critiche piovute nei confronti di Steven Zhang in questi ultimi mesi: a partire dal fatto che, ad essersi scagliati nuovamente contro l’imprenditore cinese, ci hanno pensato proprio gli stessi tifosi della ‘Beneamata’.
I tifosi dell’Inter si scagliano contro Zhang e sognano il cambio di proprietà: l’obiettivo è imitare City, Psg e United
Alle dichiarazioni rilasciate da Steven Zhang alla vigilia di Manchester City-Inter, colui che affermò di voler rinegoziare un nuovo prestito assieme ad Oaktree – con conseguente mercato autofinanziato per intenderci – sono, poi, susseguite solo che innumerevoli critiche da parte dei sostenitori dell’Inter.
I supporters nerazzurri si sono, infatti, impuntati uscendo – di conseguenza – allo scoperto sui social mostrando, di fatto, tutta quella che è la loro disapprovazione nei confronti di tale situazione.
Una stessa e identica situazione, a loro detta, diventata totalmente ineccepibile: motivo per cui, essi stessi in primis, non si augurano nient’altro che un immediato cambio di proprietà con conseguente subentro di un importante sceicco a capo delle quote societarie dell’Inter. Cosa che, per intenderci, hanno fatto in passato anche Psg e Manchester City, prossimi ad essere emulati anche dal Manchester United.
Proprio i ‘Red Devils’, non a caso, sono ad un passo dall’essere acquisiti dalla Banca Centrale del Qatar: tant’è che si è ormai giunti ai minimi dettagli di tale operazione, dove necessita di essere posto solamente nero su bianco.
Gli stessi sauditi, infatti, completeranno l’acquisizione del club per un ammontare superiore ai 6 miliardi di sterline.
Così facendo, dunque, la famiglia Glazer è prossima a dover completare la plusvalenza più importante della storia del calcio – perlomeno sin ora – cedendola, di fatto, a tale cifra monstre dopo aver rilevato il Manchester United nel lontano 2005 per circa 300 milioni.
Ora, come già anticipato, una cosa del tutto simile si augura anche la stragrande maggioranza dei tifosi dell’Inter: con questi ultimi che, pur di tornare ad avere un presente del tutto roseo, oltre che un futuro prospero, sognano di vedere arrivare a capo della ‘Beneamata’ uno sceicco qualsiasi dal Qatar o, in alternativa, dall’Arabia Saudita.