I ragazzi dell’Inter Under-17 sono dei piccoli campioni: battendo la Fiorentina hanno conquistato la finale del campionato e si sono poi confrontati con la Roma
La finale è andata in scena allo stadio Del Conero di Ancona. Il risultato non è stato poi così sorprendente… La Roma, favorita alla vigilia, ha vinto per 2-1, aggiudicandosi lo Scudetto. Il goal interista lo ha segnato Mosconi.
Quest’anno, la Primavera interista allenata da Chivu non ha offerto grandi soddisfazioni: la squadra non ha raggiunto i play-off e non ha rivelato grandi sorprese a livello tecnico, tranne forse per Francesco Pio Esposito, un sotto-età già convocato anche con l’Italia U20.
Le cose sono andate molto meglio per l’Under-17, arrivata in finale scudetto contro la Roma dopo il 3-1 inflitto alla Fiorentina. I piccoli (quasi) campioni nerazzurri hanno dimostrato personalità e grande voglia di vincere. Su tutti, in semifinale, ha stupito Matteo Lavelli, punta centrale di sedici anni.
Lavelli, classe 2006, ha segnato otto volte nelle ultime sette partite in Under-17, e ha segnato pure una doppietta all’esordio anche in Under-18. In U-17, per il ragazzino, sono già sono diciassette i goal in ventisette partite.
Il vero campione in attacco è però un altro: è Mattia Mosconi, che ha infatti già firmato un contratto da professionista con il club. Il classe 2007, cresciuto nella scuola calcio U.S. Grosio nell’omonimo comune in provincia di Sondrio, è un mancino naturale. Gioca da centravanti puro, ma sa anche essere funzionale da seconda punta o da trequartista.
Pur essendo ancora un po’ mingherlino, non sfigura come terminale offensivo. Sa segnare con conclusioni di potenza o di classe. In certe movenze ricorda un po’ Lautaro. Ciò che Mosconi sa fare meglio è scartare l’avversario. E l’Inter ha davvero bisogno di ragazzi in grado di saltare senza difficoltà l’uomo. Il ragazzino ci sa fare palla alla piede ma deve crescere nel senso di posizione e soprattutto ne gioco aereo.
I piccoli campioni dell”Inter U-17: ecco i profili più interessanti
L’altro campioncino della squadra è il francese Yvan Maye, che ha già diciassette anni (anche lui ha già firmato un contratto pro quest’anno). Un difensore centrale mancino, alto quasi uno e novanta e dalla buona visione di gioco: bravo nell’avviare l’azione e nelle marcature preventive. E poi c’è il terzino sinistro Matteo Cocchi, che pare abbia già attirato l’attenzione di Inzaghi.
Poi c’è Matteo Spinaccè, da tempo nel giro delle Nazionali: un baby bomber pieno di buone qualità, che tra un paio di anni potrebbe stupire tutti quanti: per ora deve crescere, soprattutto fisicamente.
Contro la Fiorentina, l’Inter U-17 è riuscita a imporsi solo ai supplementari ma ha dimostrato grande concentrazione e voglia di vincere. I ragazzini nerazzurri sono andati in vantaggio al 4′ con Mosconi, dopo un bel contropiede. Per tutto il primo tempo, poi, i giovani allenati da Tiziano Polenghi hanno tenuto a freno le velleità di pareggio della Fiorentina.
L’1-1 è arrivato a inizio secondo tempo con Rubino, con una conclusione precisa dal limite dell’area. L’Inter ha allora ripreso a spingere, ma non è riuscita mai a ripassare in vantaggio nei 90′ regolamentari.
Ai supplementari si è svegliato Lavelli, che ha portato in vantaggio i nerazzurri al 98′ con una girata alla Dzeko. Poi, a tempo quasi scaduto, Lavelli ha messo il 3-1 sorprendendo il portiere viola che aveva lasciato la porta indifesa nel tentativo di sfruttare l’ultimo corner del match.
La finale contro la Roma: non basta Mosconi
La finale ha visto l’Inter combattere con determinazione. I nerazzurri sono andati persino in vantaggio con il solito Mosconi. Poi la Roma ha vinto in rimonta il suo ottavo Scudetto di categoria. Hanno deciso i goal di Feola e Nardozi. Il reparto avanzato dell’Inter ha retto bene. In difesa, invece, hanno ballato un pochino troppo.
Quest’anno i piccoli attaccanti dell’Inter hanno segnato a raffica. La classifica marcatori dice De Pieri 14 reti, Spinaccè 12 e Mosconi 12. Tutti e tre questi ragazzi sembrano destinati a far carriera. Sono bravini anche i due centrali titolari di difesa: Garonetti e Chiesa. Altro nome da segnarsi: quello di Zanchetta in mediana.
Nella categoria gioca anche Zefi, che è un altro possibile crack, ma il ragazzino si è infortunato alla spalla e non lo vedremo per un po’.