L’esterno olandese resta seguito e voluto sul mercato delle grandi realtà europee, l’Inter ha adocchiato due potenziali eredi ma rispunta il nome di un vecchio esubero della Roma
Mesi e mesi di voci, indiscrezioni e accenni di offerte per Denzel Dumfries, tutte mai realmente concrete e confermate. Il profilo dell’esterno olandese dell’Inter piace eccome, ma è come se mancasse davvero quel quid che possa scatenare la furia delle tante pretendenti sul mercato.
Una prima limitazione potrebbe essere dettata dal fatto che il club nerazzurro punta molto in alto in questa sessione estiva: non c’è alcuna voglia di andare al ribasso coi cartellini dei pezzi pregiati della rosa di Simone Inzaghi e Dumfries compare fra questi. La richiesta minima è infatti di 30 milioni di euro, cifra alla quale il Chelsea si era avvicinato tempo addietro lasciando intendere che con buone probabilità l’affare sarebbe andato in porto. Poi il sondaggio del West Ham, sempre in Premier League.
Il calciatore, in ogni caso, non ha mai messo pressione all’Inter con lo scopo di andar via il prima possibile. Come ribadito da lui stessi in un recente intervento con indosso la maglia olandese della Nazionale in Nations League, adora la società nerazzurra e si trova bene a Milano. Un chiaro segnale del fatto che la sua posizione sul mercato è tutt’altro che scontata o definita. La permanenza, insomma, è cosa buona e giusta.
Ma dal momento che il mercato ha appena aperto i battenti in via ufficiale, la sua durata è ancora molto lunga. E con essa traballano anche tutte le certezze avute finora. Regola valida per ogni club. Anche per l’Inter e il suo pupillo Dumfries.
Nel caso in cui il calciatore olandese dovesse abbandonare la nave dopo due ottime stagioni in crescendo, Giuseppe Marotta avrebbe già marchiato a vista i successivi obiettivi. La priorità resta il giovane Tajon Buchanan del Club Brugge – tendenzialmente di carattere offensivo ma abile anche a tutta fascia – o tutt’al più l’alternativa ivoriana Wilfried Singo del Torino. Occhio poi a Holm dello Spezia retrocesso, seguito con attenzione per tutta la scorsa stagione.
Ma non si esclude affatto che come terza ipotesi potrebbe essere riconsiderato il cartellino di Rick Karsdorp, profilo olandese della Roma sondato già da tempo dall’Inter e reinserito sul mercato da Tiago Pinto.
Il direttore sportivo portoghese avrebbe infatti affisso il prezzo di vendita da 10 milioni di euro come tantum simbolica, sapendo che il club giallorosso non ha davvero alcuna intenzione di trattenerlo ancora laddove non rispecchia certi requisiti fissati da José Mourinho. Da ricordare, inoltre, che fino a qualche mese fa Karsdorp era entrato anche in conflitto di interessi proprio con il suo tecnico, aprendo già in quell’occasione l’idea di dire addio al club capitolino.
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