Due big sudamericane stanno spingendo per prendere il giovane attaccante nerazzurro: dall’Argentina parlano di accordo totale fra i club e addio vicino
Beppe Marotta punta a far cassa vendendo anche un po’ di giovani. La politica nerazzurra, in tal senso, è chiara: tutti quei giocatori che negli ultimi anni hanno gironzolato in prestito fra campionati minori o esteri sono ora chiamati a fare il salto di qualità. Devono dimostrare il loro valore in Serie A o in campionati più formativi, oppure essere ceduti a titolo definitivo.
Uno che verrà ceduto è il giovane centravanti argentino classe 2000 Fancudo Colidio. Qualche giorno fa sembrava vicino a un club messicano, il Toluca. Ma come vi avevamo spiegato, l’Inter puntava a un’asta o comunque a un’offerta che potesse garantire anche qualche guadagno futuro. Detto fatto: nelle ultime ore, all’offerta del Toluca hanno risposto quasi subito prima il Boca Juniors e poi il Corinthians.
L’Inter, a quanto pare, sarebbe aspettando un’offerta anche dal River Plate, che insieme al Boca ha per tutto l’anno mostrato grande interesse per Colido. Ma il River sembrerebbe per ora distratto da altri problemi di mercato, e così Marotta e Ausilio potrebbero anche decidere di chiudere subito con il club di Buenos Aires.
In Argentina parlano di accordo totale fra Inter e Boca e di addio quasi certo di Colidio ai colori nerazzurri. Insomma, in Sud America apprezzano parecchio Fancudo Colidio, specie dopo le prestazioni offerte dal duttile attaccante nell’anno e mezzo giocato in prestito al Tigre: il ragazzo ha mercato.
Accordo totale e addio vicino: Colidio verso il Boca Juniors (all’85%)
Sembra oramai che il Toluca sia fuori dai giochi. I messicani avevano offerto 5 milioni. E Colidio si era riservato una settimana di tempo per poter decidere. Ora, però, la situazione è in fermento. Secondo Tyc Sports si sono fatti avanti Boca Juniors e Corinthians. Entrambi i club hanno presentato un’offerta formale sempre sui 5-6 milioni ma infarcita di qualche bonus interessante.
Secondo i media argentini c’è un accordo totale con il Boca: per l’addio di Colidio arriveranno 5 milioni di dollari. Ma il prezzo coprirebbe solo l’85% del cartellino. E che fine fa l’altro 15%? Quest’altra piccola parte resterebbe di proprietà dei nerazzurri, come percentuale su cui guadagnare in futuro in caso di esplosione del giovane.
La palla, dunque, è gestita dal Boca, che in queste ore è in trattativa con l’entourage del giocatore. Come già comunicato ai messicani, Colidio risponderà ufficialmente solo fra una settimana, quando tornerà dalle vacanze. Attenzione al possibile gioco di interferenza da parte del River Plate.
Che fine ha fatto Retegui?
Fino a un mese fa veniva ancora presentato come l’obiettivo principale per l’attacco nerazzurro. Pareva ormai in pugno. E invece tutto è cambiato con l’arrivo a zero di Thuram e con l’impegno dei dirigenti ormai tutto rivolto a riconfermare Lukaku in nerazzurro. A fine maggio pareva che Retegui avesse già detto di sì ad Ausilio e che all’Inter dovessero soltanto mettersi d’accordo con il Tigre.
Si discuteva proprio di Colidio. L’Inter voleva inserirlo nell’operazione, mentre il Tigre voleva un incasso cash. A metà giugno l’oriundo si è avvicinato alla Fiorentina. E da quel momento non si è praticamente più parlato di un possibile approdo in nerazzurro. Appare lampante, la pista Retegui, dopo il lunghissimo corteggiamento e tutti i segnali di apprezzamento da parte del giocatore e della sua famiglia, si è arenata a pochi metri dal traguardo.
Ad Ausilio dev’essere andata un po’ di traverso la convocazione del ragazzo nella Nazionale italiana. L’Inter, infatti, seguiva l’attaccante da prima che Mancini lo facesse vestire di azzurro. Quando insomma costava circa 10 milioni in meno. Dopo il debutto con la Nazionale non si è capito più nulla.
Su Retegui si è acceso troppo interesse, e il Tigre ha deciso di sfruttare al massimo l’opportunità, rinnegando il mezzo accordo che già aveva con l’Inter. Legittimo: il giocatore ha accresciuto il suo valore e il suo appeal, e per questo il club argentino non poteva più accontentarsi di 8-9 milioni. Il prezzo è salito a 18, poi a 22. E a quel punto i nerazzurri si sono ritirati.