Assalto folle a Lautaro: 240 milioni, i tifosi temono il peggio

A quanto pare anche Lautaro Martinez potrebbe essere finito nel mirino degli arabi: si parla di un’offerta da 240 milioni

Lautaro si prepara a un nuovo anno da protagonista con la maglia dell’Inter: la stagione 2023-2024 potrebbe essere quella della consacrazione definitiva per l’attaccante argentino. Ora è il vero top-player del club nerazzurro, il capitano e il leader indiscusso.

240 milioni per Lautaro
Lautaro Martinez (LaPresse) – interlive.it

Secondo TyC Sports, presto l’Inter potrebbe però subire un pericoloso assalto da parte di un club saudita. Gli arabi, in accordo a questo tipo di riconostruzione, avrebbero proposto all’argentino un quadriennale da 60 milioni di euro a stagione. L’attaccante ex Racing Clun, all’Inter dal 2018, sempre secondo la fonte, non sarebbe interessato o, comunque, non avrebbe ancora dato il via libera alla contrattazione. Per questo motivo non ci sarebbero ancora stati contatti con l’Inter.

L’agente di Lautaro, a ogni modo, starebbe valutando o avrebbe già valutato questa super-offerta da 60 milioni netti: un potenziale affare da 240 milioni. Gli interisti si fidano del Toro e non pensano che possa essere lusingato dalla proposta della Saudi Leauge. Dopotutto, Lautaro è giovane, e non avrebbe senso per lui dire addio a un campionato europeo a meno di venticinque anni.

Lautaro valuta un’offerta da 240 milioni dei sauditi: la situazione

Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, lo aveva detto: Lautaro non è in vendita, ma il mercato attuale sembra impazzito, specie per via degli investimenti folli della Saudi League, e dunque è impossibile per il club dichiarare un giocatore incedibile.

Lautaro: offerta incredibile dall'Arabia
Zanetti consola Lautaro al termine della finale di Champions (LaPresse) – interlive.it

Finora gli arabi hanno puntato principalmente agli over 30 e ai giocatori in declino o fuori progetto, ma nelle ultime settimane è successo qualcosa d’importante: i miliardari sauditi stanno cominciando a farsi avanti con offerte anche per i calciatori più giovani e in auge.

Dipende dal fatto che molti professionisti sembrano interessati alla prospettiva di poter guadagnare montagne di soldi e dire addio al calcio europeo. I casi di Milinkovic-Savic e di Brozovic mostrano che gli arabi hanno cambiato approccio al mercato e che i “campioni” non hanno problemi a lasciarsi corteggiare.

La notizia su Lautaro arriva dal giornalista Cesar Luis Merlo, firma di TyC Sports, non una fonde attendibilissima, in effetti. Ma non sembra affatto inverosimile che un club arabo possa essersi fatto avanti per il Toro.

Così come gli arabi puntano a Lukaku, Morata, Mané e altri, ora potrebbero voler mettere le mani anche su campioni più giovani e di alto profilo tecnico. Gli interisti sperano che i sauditi possano affondare su Correa, ma a quanto pare anche nel deserto hanno capito che il Toro è molto meglio del Tucu…

La voce grossa dei sauditi

Appena due mesi fa sembrava impossibile che l’Arabia Saudita potesse concretizzare con risultati favorevoli la sua offensiva sul calcio mondiale. Dopo l’acquisto di Cristiano Ronaldo, ci si aspettava che i sauditi continuassero a comprare a prezzi spropositati e offrendo ingaggi spaventosi giocatori a fine carriera. Come era successo prima in Cina e continua a succedere negli USA.

Lautaro valuta una proposta araba
Il Toro (LaPresse) – interlive.it

Invece i club sauditi stanno facendo la voce grossa, grazie alla spinta di PIF e al progetto di trasfomare la Saudi League in un campionato di alto livello prima del 2034, anno in cui il Paese vorrebbe ospitare i Mondiali di calcio.

I sauditi offrono ai calciatori ingaggi esorbitanti ma non sembrano disposti ad arricchire i club europei (tranno nei casi di collaborazioni dirette, come sta avvenendo con il Chelsea). Per Brozovic, per esempio, l’Al-Nassr ha tirato un sacco sul prezzo del cartellino. Il paragone con la Cina non regge. Gli arabi hanno più cultura calcistica e i miliardari che gesticono i club nel territorio saudita sono spesse volte gli stessi che immettono capitali nel calcio europeo.

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