Ormai l’affare sembra davvero che sia stato chiuso: il giovane centrocampista sarà un nuovo giocatore dell’Inter; ecco quando dovrebbe unirsi alla squadra allenata da Inzaghi
Lazar Samardzic è ormai vicinissimo a diventare un giocatore dell’Inter: è già stata fissata la data dell’arrivo a Milano ed è stata prenotata la clinica per le visite mediche. La trattativa, dunque, ha trovato felice conclusione, nonostante le voci di un possibile rallentamento orchestrato dall’agente di Fabbian o dalla famiglia del serbo.
L’affare è bell’e che chiuso? Così pare… Samardzic potrebbe scendere presto in campo insieme a Barella, Calhanoglu e gli altri. L’approdo del centrocampista serbo-tedesco appare ormai a un passo dalla fumata bianca. Firmerà lunedì?
Si vocifera, infatti, che l’Inter abbia già comunicato a Samardzic il da farsi. E cioè che, al massimo, per lunedì dovrà aggregarsi al gruppo. Manca l’ufficialità, quindi la firma. I dirigenti dell’Inter hanno però già organizzato un incontro con la nota Rafaela Pimenta, che non è l’agente del centrocampista ma un’intermediaria, per definire l’ingaggio. Si parla di una proposta da 2 milioni a stagione circa.
Con l’Udinese è tutto risolto già da qualche giorno, attraverso la formula del prestito con obbligo di riscatto nel 2024 e il passaggio di Fabbian come contropartita. Le cifre non sono ancora chiare. C’è chi parla di 15 milioni più Fabbian (valutato 4 o 5 milioni) e chi di 20 più Fabbian (valutato 4). Altre voci, invece, insistono su un primo pagamento da 4 milioni di euro per il prestito, più altri 16 (oltre ai bonus) per il riscatto obbligatorio e il cartellino del promettente Giovanni Fabbian.
A inizio della prossima settimana, a ogni modo, ci saranno le visite mediche a Milano e poi tutto sarà più chiaro. Ieri il serbo, per l’ennesima volta, non si è allenato in gruppo con l’Udinese, sintomo di una decisione già presa e condivisa dal club con cui è ancora tesserato. In pratica Lazar ha voluto svolgere lavoro differenziato rispetto al gruppo di Sottil per evitare eventuali infortuni o complicazioni: non vuol mettere a rischio il suo trasferimento in nerazzurro.
Samardzic: affare chiuso, presto sarà pronto ad allenarsi con l’Inter
Il classe 2002 freme per poter approdare a Milano e aggregarsi alla squadra di Simone Inzaghi. E allo stesso modo Inzaghi non vede l’ora di poter valutare da vicino il giocatore. La decisione di prendere Samardzic è stata condivisa fin dall’inizio dal tecnico piacentino.
Pare che Inzaghi, alla fine della scorsa stagione, cioè poco più di un mese fa, abbia chiesto ad Ausilio e Marotta uno sforzo per arrivare a Milinkovic-Savic, e che in alternativa abbia fatto il nome dell’altro serbo, quello dell’Udinese.
Molto presto, in definitiva, Lazar Samardzic diventerà un nuovo calciatore nerazzurro. Il centrocampista stesso, intercettato da alcuni tifosi, ha indirettamente confermato le voci sull’affare. Cosa manca? La formalità, e basta, dato che cifre e formula dell’operazione sono già sistemate da tempo. Sia l’Inter che l’Udinese sembrano contente dell’affare fatto.
Rivoluzione, senza soldi e senza idee
L’accordo formale sarebbe potuto arrivare anche oggi. Ma il ritardo sembra dovuto soltanto a ragioni tecniche: dopo la tournée in Giappone i nerazzurri hanno voluto usufruire di due giorni di riposo. E il riposo non ha coinvolto solo i giocatori ma anche i dirigenti. Il serbo potrebbe arrivare a Milano già domani. Poi visite e firma lunedi. E mangari, nel pomeriggio potrebbe partecipare già al primo allenamento.
L’Inter, quindi, ha risolto la partita a centrocampo. E sul mercato restano da prendere gli uomini in porta, un difensore e almeno un attaccante. Ci sono in pratica altri quattro acquisti da fare e sei esuberi da piazzare. E non c’è molto tempo. I giorni a disposizione sono venticinque.
Quest’anno l’Inter ha voluto imbastire una semi-rivoluzione, puntando comunque a ripartire da alcuni elementi sicuri e d’esperienza come Lukaku. Il “tradimento” del belga ha incasinato tutto. E senza soldi e senza grandi idee è diventato complicato portare avanti la ristrutturazione funzionale immaginata dalla proprietà. Per ora, i dirigenti hanno fatto fin troppo bene…