Il padre Samardzic, dopo aver irritato l’Inter e spaventato i tifosi, prova a gettare acqua sul fuoco (o sulle ceneri?) della contrattazione. Ecco cosa sta succedendo
Sembrava tutto fatto per Samardzic, e poi, a un tratto, la trattativa è scoppiata a causa di una nuova, poco prevedibile richiesta dell’entourage: si è parlato di una sorta di ricatto economico partito da Mladen Samardzic, il padre del giocatore. Non sappiamo ancora esattamente come si siano svolte le cose. Ma, in tutto questo, il ragazzo non ha ancora firmato, e siamo già a due giorni dallo svolgimento delle visite mediche.
Lo stop nelle trattative è un’evidenza. E quest’evidenza deve per forza avere una causa. Sembrerebbe quindi abbastanza verosimile che l’entourage del centrocampista abbia avanzato pretese economiche non in linea con gli accordi iniziali. Resta da capire cosa vogliono i parenti del centrocampista (cioè quanto) e, soprattutto, se è ancora possibile risolvere la querelle e riportare il sereno.
Anche in Serbia si parla con interesse del pasticcio Samardzic-Inter. E proprio dal Paese di origine del centrocampista si sarebbe levata una nuova voce, che sembra confermare un tentativo di distensione fra le parti.
Già in mattinata erano sopraggiunti vari segnali più o meno incoraggianti per l’Inter rispetto al ripristino dell’affare dopo la mancata firma di Lazar Samardzic. Il giocatore stesso avrebbe infatti rivelato a un tifoso che il trasferimento all’Inter non è mai stato in discussione. C’è da fidarsi? Vedremo. Intanto, dalla Serbia, si è esposto anche il vero protagonista della vicenda: il padre di Samardzic.
Prima che il figlio Lazar sia neotestamentariamente invitato a furor di popolo ad alzarsi e a camminare per lasciare il più in fretta possibile Milano, il padre del giocatore ha voluto confermare ai giornalisti di Mozzart Sport che le contrattazioni con i nerazzurri sono ancora in essere e stanno andando per il verso giusto. Insomma, si sta cercando di risolvere il contrasto.
L’impressione è che lo stand-by forzato potrebbe presto sbloccarsi. I tifosi si sono angosciati per niente? È ancora presto per dirlo. Ma le ore più turbolente sembrano passate, e ora tutti stanno ragionando a mente più fresca e rilassata su quanto accaduto. Il padre di Samardzic ha parlato di un malinteso.
A dire il vero, il club nerazzurro si è sempre dimostrato piuttosto fiducioso e sereno, anche nella giornata di ieri. Nessuna questione di principio e nessuna paura di intromissione da parte di un’altra squadra (il West Ham?). La dirigenza interista non ha chiuso all’accordo ma ha dato tempo e modo ai referenti di risolvere autonomamente il misunderstanding.
E ora viene fuori l’ennesima ricostruzione sul perché ci sia stato uno stop nella trattativa fra Samardzic e l’Inter. Il portale serbo Mozzar Sport ha cercato di spiegare quali motivi avrebbero spinto la società nerazzurra a bloccare l’affare, o a congelarlo. E al contempo, lo stesso portale ha voluto dar modo al signor Mladen (anche lui un ex calciatore) di spiegarsi, o di rassicurare gli interisti sulla situazione.
Prima di analizzare la ricostruzione operata dai serbi, ci piacerebbe però offrirvi una sinossi dell’appassionante intrigo di mercato. Dalla pace apparente al conflitto. Primo capitolo: il trasferimento di Lazar Samardzic all’Inter sembra cosa fatta: tutti felici e sereni. Secondo capitolo: il centrocampista serbo giunge in pompa magna a Milano accompagnato da Rafaela Pimenta (non la sua procuratrice ma un’intermediaria scelta per indiponibilità momentanea dell’agente ufficiale, cioè il papà). Il ragazzo svolge le visite mediche, sorride ai fotografi e fa sapere che presto firmerà. Il ritardo, com’è stato spiegato, è dovuto al fatto che il padre-procuratore di Samardzic dove ancora arrivare in città.
Terzo capitolo: i procuratori, quelli veri (cioè i parenti stretti del serbo) incontrano i dirigenti dell’Inter a viale della Liberazione, e tutto sembra apparecchiato per la firma. Quarto capitolo: il papà procuratore chiede 300 milioni di commissioni e un ingaggio più alto per il figlio; Marotta con un mezzo sorriso di disappunto ribadisce che l’accordo già preso con la Pimenta, cioè l’intermediaria che ha seguito l’affare fino a quel momento, non è negoziabile.
Quinto capitolo: arriva lo stop. La trattativa certa e più volte celebrata dai media fra Inter e Udinese sembra saltata o sul punto di saltare. I tifosi ribattezzano Lazar Lazzarone e Zhang pezzente.
Ebbene, il padre del giocatore ha spiegato al portale serbo che gli agenti che hanno condotto le trattative per conto del figlio lo hanno fatto senza autorizzazione. E ora è papà che vuole risolvere personalmente la situazione. L’uomo ha anche detto di non essere intenzionato a cambiare le condizioni concordate in precedenza. E così sono iniziate delle nuove, vere trattative.
In pratica, il papà ha puntato il dito contro la Pimenta, che nei contratti avrebbe ottenuto diritto al 100% delle commissioni tagliando fuori parenti stretti e collaboratori di vecchia data di Lazar. Da qui la rottura. Come si concluderà il romanzo? Ci aspettiamo un bel finale.
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