Arnautovic-Inter, dubbi sull’affare: Marotta ha l’alternativa

Perché l’Inter ha scelto Arnautovic? Secondo alcuni analisti di mercato, l’affare-Arnautovic non avrebbe mai convinto del tutto Marotta. Si puntava a qualcun altro

Marko Arnautovic non è mai stato l’unico nome nel taccuino dell’Inter, su questo non ci piove. E con buona probabilità non era il preferito della dirigenza né dell’area tecnica. Si è deciso di puntare su di lui per questioni pratiche: la contingenza ha costretto la società a buttarsi sull’obiettivo più “facile” e apparentemente più economico, almeno rispetto a tutti gli altri nomi trattabili.

Marotta-Arnautovic: cosa è successo
Arnautovic: non il preferito di Marotta (LaPresse) – interlive.it

C’è anche chi la pone in maniera ancora più dura. Andrea Di Caro, vicedirettore della Gazzetta scrive che a portare Arnautovic all’Inter siano stati tutti i no incassati da Marotta nelle altre trattative. L’attaccante di peso dell’Inter espressamente richiesto da Inzaghi non è tecnicamente paragonabile a Dzeko e non regge il confronto con Romelu Lukaku. Non ha lo stesso appeal economico e qualitativo di Balogun. E, onestamente, è meno coinvolgente pure del giovane e ancora inespresso di Scamacca.

E, infatti, secondo più di una voce, Beppe Marotta ancora non si sarebbe del tutto arreso: ad Arnautovic avrebbe preferito Taremi o Eric Choupo-Moting. Peccato che ci sia poco da fare: l’Inter a stento può permettersi l’austriaco ex comparsa del Triplete. “E allora“, scrive Di Caro, “quasi all’ultimo giro di orologio e presi dalla disperazione, ecco la scelta di ripiegare su Arnautovic del Bologna, 35 anni da compiere il prossimo aprile“.

Ecco perché Marotta, seppur riluttante, ha scelto Arnautovic

L’attaccante del Bologna è dunque la scelta definitiva dell’Inter per quanto riguarda il centravanti. Sarà più o meno soddisfatto Inzaghi, che necessitava di una punta strutturata, pronta a giocare in A e di esperienza. Secondo La Gazzetta dello Sport, Arnautovic avrebbe superato definitivamente la concorrenza degli altri obiettivi soltanto nella giornata di sabato.

Arnautovic: scelta obbligata
Arnautovic, attaccante del Bologna e della nazionale austriaca (LaPresse) – interlive.it

Fino all’ultimo, l’Inter avrebbe provato a prendere Taremi. Poi il Porto si sarebbe espresso rifiutando l’offerta di Marotta da 23 milioni di euro per l’iraniano, e di conseguenza Zhang avrebbe fatto capire che era meglio abbandonare la pista. In quelle stesse ore, l’ad nerazzurro avrebbe però contattato anche il Bayern Monaco per conoscere il prezzo di Choupo-Moting. I bavarisi, gente senza cuore, avrebbero fatto sapere di non volerlo vendere: nemmeno lo sfizio di contrattare. E quindi niente da fare. Era rimsto solo Arnautovic.

Anche il Bologna si è dato da fare per dare del filo da torcere. Quindi problemi fino all’ultimo. Così Marotta, pur non convintissimo, avrebbe aggiunto in extremis un paio di milioni di bonus all’ultima proposta da 8 (di parte fissa). Questo è quanto. E, in pratica, quasi senza rendersene conto, si è definito l’accordo tra i due club.

Cosa può dare l’austriaco all’Inter

Marko è un giocatore calcisticamente smaliziato. Esperto con i piedi e i pensieri. Tatticamente sa il fatto suo, e tecnicamente non è così male. Col pallone è agile e non troppo prevedibile. Può difendere la giocata grazie alla sua forza fisica, far salire la squadra e vincere i duelli aerei. Non ha però la classe di Dzeko né l’esplosività e il carisma di Lukaku. Diciamocelo: è un attaccante da metà classifica, nulla di più.

Arnautovic all'Inter, le ultime
Marko Arnautovic (LaPresse) – interlive.it

Si spera in un exploit dell’anatroccolo dagli ormai radi capelli spettinati. Ma a trentaquattro anni è difficile che l’ex Werder Brema, Stoke City e West Ham possa trasformarsi in un cigno. Il cigno c’era già all’Inter ed è stato invitato a lasciare lo stagno perché ritenuto troppo anziano. Pure Arnautovic, a ogni modo, si avvia però a un’età veneranda.

Al Bologna, in maturità, non ha fatto malissimo. In una cinquantina di gare ufficiali ha segnato 24 reti. Ha concluso la prima stagione in rossoblù con 15 reti in 34 gare, risultando così il migliore marcatore della sua squadra. L’anno scorso, con Motta in panchina, è stato frenato da vari problemi fisici. E anche questo potrebbe essere un limite dell’operazione. Incrociamo le dita.

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