Papà Samardzic all’attacco: “La colpa è dell’Inter. Ecco come è andata”

Il padre del centrocampista dell’Udinese è tornato a parlare a proposito dell’affare poi saltato coi nerazzurri. Svelata anche un’altra versione

Una delle tematiche più calde, andata in scena nel corso di queste ultime settimane, è stata sicuramente la vicenda legata all’affare Samardzic: operazione poi non concretizzatasi più, tutto d’un tratto, a causa di tutta una serie di vicissitudini.

Papà Samardzic a 'Sportitalia': "L'Inter ha trattato con persone sbagliate"
Lazar Samardzic (LaPresse) – interlive.it

In tanti continuano a chiedersi, tutt’ora, come siano andate realmente le cose. C’è chi sostiene, infatti, che l’entourage del calciatore abbia fatto fronte a nuove ed eccessive richieste nei confronti dell’Inter e chi altro.

Diverse, per intenderci, le versioni che sono emerse fuori a riguardo ed ecco che, ad aver parlato a proposito di questa faccenda, è stato – nientemeno – che il padre del ragazzo, vale a dire Mladen Samardzic.

Papà Samardzic: “L’Inter ha trattato con persone che non c’entravano nulla”

Mladen Samardzic, intervenuto in esclusiva a ‘Sportitalia.com’, ha parlato in via telefonica a proposito dell’affare che ha visto coinvolti suo figlio e l’Inter: operazione poi sfumata del tutto.

Lazar Samardzic (LaPresse) – interlive.it

L’Inter ha commesso un errore: ha portato avanti una trattativa, giunta addirittura verso la chiusura, con una persona che non aveva il permesso per farlo” – esordisce.

Sì, sto parlando proprio della Pimenta. Io l’ho vista una volta sola in vita mia e non so come abbia fatto a infilarsi in questa cosa. E’ stata lei a voler chiudere l’affare senza il nostro permesso”.

Prosegue poi: “A quel punto, non appena ricevuta la bozza di contratto dall’Inter, vedendo che che c’era lei come intermediaria e rappresentante di Lazar, abbiamo chiesto che qualcosa venisse cambiato. Loro, ovviamente, non hanno più voluto fare l’operazione in quel modo. Il club sosteneva che fosse la Pimenta l’agente di mio figlio ma non è così”.

Aggiungo che, nei giorni vicini a Ferragosto, l’Inter non ha risposto né alle nostre telefonate né ad una nostra mail. Ribadisco, inoltre, che i nerazzurri avrebbero voluto concludere con lei l’affare in virtù degli ottimi rapporti che contraddistinguono le due parti. Rafaela ha sotto custodia innumerevoli giocatori dell’Inter. Ribadisco, però, che lei non aveva alcuna autorizzazione per trattare”.

Conclude infine: “L’Inter, di conseguenza, si è mostrata molto arrabbiata e ha poi chiuso al tutto. Pensate che con loro non abbiamo mai parlato di soldi. No, non si è trattato di un problema di cifre perciò, anzi, altrimenti avrei già portato mio figlio in Arabia. Io voglio solamente il meglio per lui. Per il resto, non è detto che debba lasciare l’Udinese in questa finestra di mercato. Abbiamo un buon rapporto coi friulani e cercheremo di trovare la miglior soluzione”.

La Pimenta replica: “E’ tutto falso. Con la famiglia Samardzic ci sono stati un sacco di incontri”

Rafaela Pimenta, volto illustre all’interno del mondo del calciomercato, non ha tardato a rispondere alle parole rilasciate direttamente da Mladen Samardzic, colui che ha inizialmente svelato la propria versione riguardo l’affare sfumato tra suo figlio e l’Inter.

Pimenta: "Con la famiglia Samardzic ci sono stati un sacco di incontri"
Rafaela Pimenta (LaPresse) – interlive.it

Mi dispiace che il papà di Samardzic abbia giustificato le sue decisioni, più che discutibili, con questo tipo di argomenti. Per me parlano i fatti.” – esordisce.

“Non posso far altro, quindi, che citare tutti i precedenti. Penso, dunque, all’incontro avvenuto con lui e sua moglie insieme a Kolarov nel mio ufficio a Montecarlo, alle tante chiamate fatte insieme a diversi club e alla sua richiesta avanzata all’Udinese di parlare direttamente con me“.

“Continuando, mi viene in mente il nostro appuntamento andato in scena presso la sede dell’Inter, ma anche tutti gli ok dati ai nerazzurri e ai brindisi con lui e la moglie in un hotel di Milano, oltre che alla videochiamata con il figlio per organizzare le visite mediche, l’arrivo di altri famigliari e del cameraman per tutte le riprese video del caso“.

“Sono tanti, insomma, gli episodi e, dopo tutto questo, è giunto il momento in cui il papà ha avanzato delle richieste che io non condividevo nè nella sostanza e nè nella forma. Proprio a quel punto ho, dunque, deciso di farmi da parte. Le cose non sono andate come ha detto lui“.

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