Il tecnico piacentino è stato ufficialmente accontentato: il suo desiderio è stato esaudito in pieno. Il focus sulla sua nuova Inter
L’Inter, in questa finestra di calciomercato estiva, ha messo in atto una campagna acquisti a cui va dato il giusto riconoscimento.
Marotta e Ausilio si sono, infatti, resi protagonisti di un mercato che merita, come minimo, un otto pieno. Oltre ad essersi sbarazzata di gente reputata fuori dal progetto – vedasi i casi di Gagliardini e Correa – l’intera dirigenza nerazzurra è, al tempo stesso, stata in grado di apportare nuovi ed ulteriori cambiamenti sul fronte delle entrate.
Altri innesti sono, infatti, giunti alla corte di Inzaghi e, a questo punto, non possiamo far altro che citare i vari: Sommer, Cuadrado, Frattesi, Carlos Augusto, Arnautovic, Thuram e l’ultimo arrivato Sanchez (un ritorno alquanto apprezzato il suo). Attenzione. In tutto questo, c’è anche la pratica Pavard che necessita di essere solamente formalizzata.
Una situazione, questa, che permetterà dunque a Simone Inzaghi di fare ciò che ha sempre desiderato: vale a dire attuare le sue rispettive rotazioni. Rotazioni che, in queste ultime due annate, hanno visto subentrare a gara in corso gente non reputata, da alcuni tifosi e non solo, all’altezza. Diverso, invece, per quest’anno.
L’Inter di Inzaghi ha ora un nuovo (e doppio) volto da urlo: via al gioco delle doppie linee
In questa stagione, che ha da pochissimo preso il via, l’Inter sarà necessariamente chiamata ad un dispendioso impiego di energie, complice il fatto che Lautaro e compagni disputeranno ben tre competizioni. Quattro includendo la Supercoppa. Motivo per cui serviranno opportune rotazioni.
Spetterà, di fatto, a Simone Inzaghi prendere atto delle più degne valutazioni per poi applicarle a gara in corso. Attenzione. Questa non è una situazione che deve incutere timore ma che deve, bensì, far aprire gli occhi a molti di noi. Che cosa intendiamo dire? Se non altro che, quest’anno più che mai, il tecnico piacentino avrà a propria disposizione più di ventidue calciatori dotati non dello stesso e identico tasso tecnico, ma quasi.
Marotta e Ausilio hanno, infatti, messo nelle mani di Inzaghi – a maggior ragione in quest’annata, lo ribadiamo nuovamente – una vera e propria ‘Ferrari’: una macchina su cui l’ex tecnico biancoceleste non dovrà far altro che premere l’acceleratore.
La sua richiesta è stata, complici gli splendidi traguardi raggiunti in questi primi due anni di Inter – dove manca, però, ancora la conquista dello Scudetto – esaudita in pieno: ed era quella di avere, come già anticipato, ventidue calciatori all’altezza a propria disposizione. Via, perciò, al gioco delle coppie che vedrà coinvolte, in questa stagione, innumerevoli pedine che sono da considerarsi, a tutti gli effetti, da Inter. E finalmente, aggiungeremmo.
In via conclusiva, queste le coppie: Sommer-Audero, Pavard-Darmian (il cui arrivo del primo è solamente da formalizzare), Acerbi-de Vrij, Bastoni-Bisseck, Dumfries-Cuadrado, Barella-Sensi, Calhanoglu-Asllani, Mkhitaryan-Frattesi, Dimarco-Carlos Augusto, Lautaro-Arnautovic ed, infine, Thuram-Sanchez.