Un affare da 6 miliardi. Un magnate qatariota è pronto a investire la cifra record per l’acquisizione del club: l’accordo finale non è scontato
Quando la tracotanza economica entra in gioco c’è poco da fare. Se davvero lo sceicco del Qatar Jassim bin Hamad al Thani riuscirà a presentare un’offerta da 6 miliardi di dollari, non sarà possibile resistere all’assalto. Anche il Manchester United passerà a un nuovo proprietario mediorientale. Potrebbe succedere anche all’Inter. Negli ultimi giorni continuano a moltiplicarsi le voci di un rinnovato interesse da parte del mondo arabo per la società gestita da Steven Zhang. In questo caso la cifra da spendere sarebbe molto più contenuta. Si parla di un massimo di 1,5 miliardi.
In Inghilterra scrivono che Jassim sia alle prese con l‘analisi dei conti del Manchester United: il qatariota ha in programma di presentare l’offerta definitiva entro ottobre. Si parla 5 miliardi di sterline, ovvero 5,8 miliardi di euro, o per evocare una cifra più tonda 6 miliardi di dollari.
Jassim al Thani è membro della famiglia reale del Qatar: è il nipote del proprietario del PSG Tamim bin Hamad al Thani, ed è il presidente della Qatar Islamic Bank. Finora lo sceicco ha già presentato cinque offerte per acquistare lo United. Non si accontenta di una quota di maggioranza, vuole il 100%, senza debiti. Il problema è che la famiglia Glazer, attuale proprietaria del club britannico, non è ancora sicura di voler vendere.
Si era mosso anche miliardario britannico Jim Ratcliffe, con un’offerta rivale per l’acquisto dl 69% del club. Anche in quel caso i Glazer avrebbero preso tempo e poi lasciato morire le contrattazioni. Jassim non si comporterà come Ratcliffe: di questo sono sicuri i media mediorientali. Ciò significa che continuerà a insistere per chiudere l’affare.
6 miliardi di dollari: Jassim vuole il Manchester United
In Inghilterra, invece, tutti facevano il tifo per sir Jim Ratcliffe. I tifosi dei Red Devils sono spaccati. C’è chi denuncia l’invasione da parte di capitali esteri come una corruzione del calcio britannico, e chi invece vede nell’arrivo di Jassim l’unica possibilità per far tornare il club competitivo in Premier e in Europa, e così sconfiggere i rivali cittadini del City.
C’è anche da dire che i supporter dello United non amano particolarmente i Glazer. I diciotto anni di dominio americano (l’investimento fu fatto dal defunto Malcolm Irving Glazer, miliardario di origini lituane cresciuto nello Stato di New York e presidente della First Allied Corporation) hanno infatti deluso i tifosi dei Red Devis.
Comunque andrà a finire, per i Glazer sarà un affare. Gli americani hanno pagato lo United 300 milioni circa (il club era super indebitato), e ora puntano a incassare quasi 6 miliardi di euro. Proprio in vista di questa guadagno estremo, la famiglia statunitense vorrebbe continuare a mantenere il controllo su una piccola quota del club.
Continua la saga sull’acquisizione del Manchester United: dai Glazer a Jassim
C’è da dire che i Glazer hanno investito parecchio sul club. Secondo i calcoli fatti dai media inglesi, i proprietari attuali dello United avrebbero speso più di un miliardo di sterline per mantenere a galla la società. Ciò non ha salvato i conti del club: sarebbero infatti 725 milioni di sterline i debiti attuali.
D’altra parte la famiglia americana ha spremuto le casse del club in tutti i modi possibili per trarne profitto. E ha anche peggiorato la credibilità della società. Nel 2021, Joel Glazer ha svolto un ruolo di primo piano nel controverso capitolo della creazione di Super League europea.
Lo sceicco Jassim punta a cancellere il debito, per risparmiare su eventuali ulteriori commissioni e non prendere alcun pagamento di dividendi dal club, come hanno fatto i Glazer. Il qatariota ha inoltre in programma una riqualifica dell’Old Trafford e del campo di allenamento di Carrington. Davvero la vendita del club è possibile?