L’Inter vicecampione d’Europa è finita nel gruppo D di Champions League insieme a Benfica (testa di serie), Salisburgo e Real Sociedad. Squadre da temere o da affrontare senza particolare angoscia?
Girone tranquillo o insidioso? I tifosi interisti si dividono su come giudicare i sorteggi della Champions League 2023/24. I fatti dicono che i nerazzurri conoscono già abbastanza bene due delle tre avversarie che affronteranno nei gironi di Champions. E, in base a quello che poteva succedere o è successso ad altre, si può parlare senza supponenza di sorteggio positivo.
Nessuna delle tre squadre avversarie (Benfica, Salisburgo e Real Sociedad) è da sottovalutare. E il Benfica su tutte potrebbe confermarsi come una rivale parecchio ostica. Tutte però sono battibili. Ciò significa che non ci saranno alibi per i nerazzurri: il primo posto nel girone, teoricamente, sembra alla portata.
Partiamo dal Benfica allenato da Roger Schmidt, ovvero la squadra affrontata dall’Inter ai quarti di finale dell’ultima edizione della Coppa (2-0 dei nerazzurri in Portogallo e pareggio per 3-3 a San Siro). C’è da dire che la scorsa stagione, nei gironi, il Benfica dell’ex Joao Mario ha dominato. E la squadra portoghese quest’anno sembra essere pronta a riproporsi a livello internazionale con rinnovate velleità di stupire.
I campioni di Portogallo hanno perso il loro riferimento in attacco. Gonzalo Ramos, dopo una stagione eccezionale, si è infatti trasferito al PSG. Ma ora Las Águias possono affidarsi a un nuovo centravanti, che l’Inter conosce bene: Arthur Cabral, ex Fiorentina, un bel giocatore che con i viola ha segnato 17 reti in tutte le competizioni. Nel 4-2-3-1 di Schmidt Cabral sarà supportato da Rafa Silva, bandiera del club e giocatore di grande qualità, dal noto Joao Mario, e dal nuovo acquisto Angel Di Maria, che nonostante la brutta esperienza in Italia resta uno che può fare sempre fare la differenza.
Il Benfica ha acquistato anche il giovane centrale turco Kocku dal Feyenoord, per 25 milioni (che potrebbe giocare al posto dell’anziano Otamendi). Per una quindicina di milioni è arrivato poi il laterale sinistro Jurasek dallo Slavia Praga. In porta c’è Trubin, il portiere ucraino a lungo inseguito proprio dall’Inter.
Le avversarie dell’Inter in Champions: Benfica, Salisburgo e Real Sociedad
Simone Inzaghi sa come giocare per batterli: per contrastare il Benfica ci vuole un gioco aggressivo e veloce, e soprattutto tanto pressing, per impedire a Joao Mario e compagni di partire con il tiki-taka. I lusitani fanno paura fino a un certo punto. Anche perché il pericolo più grosso, Ramos, se n’è andato.
Anche il Salisburgo è una squadra che l’Inter conosce bene. Quest’estate l’Inter ha sofferto parecchio in amichevole i campioni d’Austia. Peggio ancora è andata al Milan l’anno scorso, quando Noah Okafor, attaccante fisico svizzero passato proprio al Milan in questa finestra di mercato, costrinse i rossoneri a un amaro pareggio. Al ritorno, il Milan riuscì però a battere gli austriaci per 4-0, senza troppi problemi.
Anche il Salisburgo ha perso il suo uomo migliore: Benjamin Cesko. La punta è passata al Lipsia, dopo aver segnato 18 goal in 41 partite. Inzaghi e Sommer sanno già di dover star attenti al giovane Karim Konaté: quest’estate, sotto il diluvio, il diciannovenne ha fatto tremare il portiere interista, mettendolo in crisi più volte.
Il Salisburgo di Gerhard Struber è una squadra offensiva. Gli austriaci giocano infatti con un 4-3-3 abbastanza sbilanciato. E l’Inter dovrà sfruttare il campo aperto per batterli, quindi giocatori come Dumfries e Thuram.
Infine c’è il pericolo spagnolo: guai a sottovalutare il Real del Nord. In Spagna il Real Sociedad (o la Real Sociedad, come sarebbe più corretto chiamarla) è considerato una squadra piuttosto rognosa. In casa non perde quasi mai e gioca sempre a viso aperto, proponendo un pressing alto e un gioco veloce. Sulla carta, dovrebbe essere la più abbordabile delle tre, ma gli iberici hanno una difesa bella solida e un campione che crea scompiglio sulla fascia sinistra, e cioè Mikel Oyarzabal.
I baschi allenati da Imanol Alguacil hanno perso David Silva e Alexander Sorloth, ma vogliono comunque ben figurare in Champions. In casa, a San Sebastian, godono di un tifo infuocato. Quindi per l’Inter si prospetta una trasferta più complicata del previsto. Tra le squadre di quarta fascia, subito dopo il Newcastle (beccato dal Milan), l’avversario da evitare era proprio la Sociedad. E l’ha presa l’Inter.