L’Inter non è sempre stata la squadra più vicina all’acquisto di Davide Frattesi: il procuratore del ragazzo, Beppe Riso, ha svelato un interessante retroscena sulla trattativa
L’agente Beppe Riso è stato uno degli intermediari più coinvolti quest’anno nel mercato nerazzurro. Nel roster della GR Sports, la società di procura guidata da Riso (GR sta evidentemente per Giuseppe Riso), figurano infatti Davide Frattesi, Stefano Sensi, Valentin Carboni (ceduto in prestito al Monza) e suo fratello Franco (anche lui al Monza). E ancora: Lorenzo Pirola (venduto alla Salernitana), Gagliardini (svicolatosi a giugno), Oristanio (in prestito al Cagliari) l’ex U-21 nerazzurro Zappa (ora al Cagliari)…
Intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TvPlay, Risa ha voluto parlare dell’affare che ha portato Davide Frattesi all’Inter, svelando un retroscena che conferma alcune vecchie voci di mercato.
Dopo aver bollato l’ultimo mercato come “lungo e faticoso“, Riso ha parlato del destino di Colombo, passato in extremis al Monza: “Credo sia la cosa più giusta per tutti. Il Milan valorizza un ragazzo di vent’anni, al Monza serviva un attaccante importante…”. Poi ha spiegato perché Pategna è voluto andare subito a Cagliari: “La chiamata di Ranieri lo ha convinto subito, il suo obiettivo è tornare nel giro della Nazionale“.
Infine è arrivata la dichiarazione un po’ a sorpresa sulla trattativa che ha portato Frattesi dal Sassuolo all’Inter: “L’Inter non è stata sempre in vantaggio. A tratti c’era la Juve. Ma è andata come sapete”.
L’Inter ha sempre puntato all’acquisto di Frattesi, ma l’occasione per chiudere il colpo, come vi abbiamo spiegato anche su questo sito, è arrivato solo nel momento in cui le altre concorrenti (Roma, Milan e soprattutto Juventus) hanno frenato. All’inizio dell’estate sembrava infatti che il club bianconero fosse vicinissimo a chiudere per il promettente centrocampista.
Dopodiché è entrato in scena il Milan, sulla carta il club con più possibilità economiche e più interesse a chiudere subito l’affare, data la cessione record di Tonali (un altro assistito di Riso) al Newcastle. Frattesi, però, ha spinto per andare all’Inter: il ragazzo non si vedere nel modulo di Pioli; desiderava confrontarsi giocare con Barella (suo compagno in Nazionale) e sotto la guida di Inzaghi.
La situazione si è dunque risolta in senso favorevole per l’Inter per via dei buoni rapporti fra Carnevali e Marotta e per l’espressa volontà del giocatore, che il Sassuolo ha cercato di accontentare.
Non ci sono dubbi, la mezzala classe ’99 di Roma è stato l’acquisto dell’estate (insieme a Pavard) per il calciomercato dell’Inter. Per prendere il ragazzo, Marotta e Ausilio hanno dovuto sbaragliare la concorrenza. E in tanti già criticano Inzaghi. Possibile che un acquisto su cui sono stati spesi 33 milioni abbia giocato finora meno di mezz’ora complessiva in due giornate di Serie A?
Sì, possibile: Inzaghi crede molto in Frattesi e lo considera a oggi un elemento di spiccato valore, una pedina utile da sfruttare in più circostanze, e soprattutto uno dei ragazzi più promettenti in rosa.
Vuole però inserirlo gradualmente, dato che il progetto è quello di farlo giocare con Barella, al posto di Mkhitaryan. Va però risolto un dubbio: chi schierare sul centro-sinistra. Sia Barella che Frattesi, infatti, giocano preferibilemente sul centro-destra. Quindi c’è bisogno di tempo per cercare un po’ di equilibrio.
L’abbinamento è possibile: in Nazionale i due hanno già giocato con profitto insieme. In più, Mkhitaryan ormai non potrà garantire la continuità con cui si è espresso l’anno scorso. Per questo il nuovo acquisto avrà spazio, per inserirsi gradatamente, senza forzare. Poi, la prossima stagione, il posto dell’armeno, con tutta probabilità, sarà suo. Intanto, ci sono speranze che possa esordire dal primo minuto contro la Fiorentina.
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