L’Inter Primavera 2023-24 è chiamata a tornare a occupare un’alta posizione in classifica. Nell’undici di mister Chivu vanno tenuti d’occhio due o tre elementi: Kamaté, Sarr e Akinsanmiro
I più forti sono andati via (Valentin Carboni, Pio Esposito, Iliev, Curatolo, Zanotti), ed è cambiato anche il direttore del settore giovanile: ora c’è Massimo Tarantino, chiamato a ereditare il posto precedente occupato da Roberto Samaden, che intanto è passato all’Atalanta. Quali sono dunque gli obiettivi concreti della Primavera nerazzurra in questa nuova stagione?
Forse, si preannuncia un’altra stagione di transizione per la Primavera. Cristian Chivu, dopotutto, è stato chiaro: l’allenatore ha già dichiarato più volte che la società non punta a vincere a tutti i costi. L’obiettivo principale è quello di far crescere i giovani promettenti, mettendo in conto tutti i rischi del caso, fra cui quello di non lottare per la testa del campionato.
Alla squadra si sono aggiunti il difensore centrale Giuseppe Mazzola, che non è il nipote di Sandrino (promosso dall’U-18), il portiere Francesco Tommasi (promosso come Mazzola dall’U-18). Matteo Cocchi, difensore sinistro, arrivato dall’U-17. Il centrale difensivo Yvan Maye (pure lui preso dall’U-17) e poi la punta Oumar Diallo, giovane promettente canadese.
I nomi importanti in squadra di quest’annata sono invece quelli di Enoch Owusu, Ebenezer Akinsanmiro, Giacomo Stabile (in goal anche con i grandi nel precampionato), Aleksander Stankovic e Issiaka Kamaté. Ma ci sono anche volti nuovi su cui scommettere. Su tutti, merita attenzione Aidoo, terzino destro discreto in fase offensiva, cresciuto nel Chievo e poi passato all’Inter U-17.
Chivu punta anche sul greco Christos Alexiou, centrale difensivo che l’anno scorso ha giocato nelle giovanili dell’Atromitos, e su Matteo Spinaccè, un giovane talento, che ha appena compiuto diciassette e ha già attirato l’attenzione di diversi club.
Dall’U-17 arriva anche Quieto, che però era già stato convocato in passato da Chivu. E ci sono poi altri quattro giovanissimi aggiunti alla lista dei convocabili. Cioè Tigani, centrocampista del 2006, Zanchetta, centrocampista del 2006, Zamarian, portiere del 2006 e il matador dell’U-16 Mosconi, attaccante classe 2007.
Issiaka Kamaté è un centrocampista veloce e versatile. Può fare la mezzala e il regista, ma grazie alla sua abilità nel saltare l’uomo gioca benissimo come ala. Ha fisico e un buon controllo palla. Perde però spesso il controllo, si arrabbia, commette fallo e protesta. Va quindi tenuto a bada.
Akinsanmiro è un trequartista, ma oltre a fare bene l’impostatore, si abbassa a recuperare palloni e a contrastare i contropiedi. In molti casi gioca à la Barella, provando i box-to-box e le aperture illuminanti con strappi e passaggi verticali di prima.
Il ragazzo di origini nigeriane si era fatto notare in occasione del Torneo di Viareggio 2022. Il centrocampista classe 2004 ha infatti brillato in occasione della penultima edizione della competizione giovanile con la maglia dell’Alex Transfiguration (squadra che ha perso poi in finale col Sassuolo, sconfitta ai calci di rigore). Su Akinsanmiro sono piombati gli scout del Real Madrid, della Juvenuts e della Fiorentina. Alla fine lo ha preso l’Inter.
Il tesseramento è arrivato il 14 febbraio, ma in pochi mesi si è integrato benissimo con la Primavera e si è anche allenato varie volte con la prima squadra. Simone Inzaghi già lo tiene d’occhio per il futuro. Tra i ragazzi della Primavera, quelli che piacciono di più al tecnico piacentino sono senza dubbio Stante, Stabile e Akinsanmiro.
Sia Kamaté e Akinsanmiro sono natualmente portati ad agire sulla destra, fascia di competenza di un nuovo elemento interessante: il nuovo terzino Aidoo. Anche sull’altra fascia c’è una sorpresa positiva. Si tratta del giovanissimo Cocchi: un ragazzino, partito come terzino, già messosi in lui per la corsa e la giusta faccia tosta: è uno che sa alternare chiusure da mastino a efficaci affondi da ala.
Attenzione anche a Matteo Spinaccè, un ragazzino che l’anno scorso ha realizzato 17 goal e 7 assist tra Under-17 e 18, e che quest’anno, all’esordio con la Primavera, ha senato dopo appena tre minuti dal suo ingresso. Ha nei pieni grandi giocate.
L’altro campioncino d’attacco è il classe 2005 ghanese Enoch Owusu: forse il più promettente atleta fra i ragazzi allenati da Chivu. A livello tecnico, invece, il più forte è Zefi (che in questi giorni è seguito insistentemente dal Newcastle e da altre squadre di Premier). Completano l’attacco il polacco Zuberek, la vera punta centrale della squadra, e Sarr. Quest’ultimo, senegalese classe 2004, è pure lui un centravanti puro (ma adattabile anche sulla fascia), un mancino, ben strutturato fisicamente. E pare che sia il giovane che più intriga Inzaghi (quest’estate lo ha voluto in ritiro con i grandi).
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