Con Acerbi indisponibile per buona parte del precampionato e nelle prime tre uscite in A, de Vrij è tornato a brillare in difesa
Per Stefan de Vrij la stagione 2022-23 è stata un’annata parecchio amara: scalzato da Francesco Acerbi, l’olandese è stato anche vicino a lasciare il club a zero. Soprattutto nella prima parte della passata stagione, Stefan è apparso spesso fuori fuoco. Impacciato e nervoso, ha rivelato sovente limiti atletici e di concentrazione. Così, in molti hanno cominciato a interpretare il calo come un chiaro sintomo di declino.
I dirigenti nerazzurri, complice l’addio forzato di Skriniar, non hanno voluto però permettere che anche l’olandese lasciasse il club. Di conseguenza, hanno insistito fino alla fine per rinnovargli il contratto, alzandogli l’ingaggio a 3,5 milioni a stagione. Una decisione che, alla luce di questo avvio di stagione, si rivela azzeccata. L’appannamento della scorsa annata, viste le prime uscite, sembra ormai un ricordo lontano.
Stefan de Vrij è tornato a interpretare il ruolo con sicurezza e classe. Non a caso, l’Inter è alla terza vittoria senza subire goal nelle prime tre di campionato. Da qui un dubbio, che di certo investirà anche la mente di Inzaghi… Cosa succederà quando tornerà Acerbi?
A giocare a favore dell’olandese è appunto lo stato di forma messo in mostra in queste prime tre partite: de Vrij non ha sbagliato nulla e sembra quasi essere tornato ai livelli della prima Inter guidata da Antonio Conte. L’impacciato anatroccolo dello scorso anno si è ritrasformato in un cigno. Mentre Acerbi, vero e proprio intoccabile della scorsa stagione, parte più indietro, zavorrato da una condizione incerta e da rinnovati dubbi sulla sua resistenza. A parte ciò, Inzaghi è un allenatore abituato ad affidarsi a uomini-chiave. E Acerbi è sempre stato per lui un imprescindibile.
L’intenzione dichiarata di Inzaghi è di poter avere due interpreti per ogni ruolo, in modo da poter scegliere, di volta in volta, l’uomo giusto in base alle esigenze specifiche. In questo senso, de Vrij sembra il giocatore ideale per affrontare squadre più giovani e intraprendenti. L’olandese ha infatti ancora ottimi tempi, e ha esperienza, per poter dosare l’esplosività, far valere il senso di posizione e la fisicità.
Forse lo stesso Inzaghi sarà stupito dall’aver ritrovato così all’improvviso il vero Stefan De Vrij. Ed è innegabile: l’Inter sta facendo così bene anche perché de Vrij sembra in splendida forma. Contro la Fiorentina, il numero 6 ha annullato Beltran e si è mostrato molto lucido nella gestione della palla. Inoltre, ha mostrato subito una rinnovata intesa con Darmian e Bastoni.
Acerbi tornerà a disposizione molto presto, e sarà utile contro gli attaccanti più esperti e fisici. Laddove bisognerà lavorare soprattutto di fisico e grinta, Inzaghi lo preferirà verosimilmente a de Vrij. Inoltre, con Bisseck ancora poco inserito, il nazionale italiano potrà essere utile anche per dare il cambio a Bastoni sul centro-sinitra.
In generale, sarà di certo un bene per l’allenatore il poter gestire un simile dubbio di formazione durante tutta la stagione. Le partite da affrontare saranno numerose e la rosa folta serve proprio a offrire più soluzioni. Da un punto di vista squisitamente consuetudinario, siamo comunque orientati a prevedere che il titolare tornerà a essere Acerbi.
De Vrij e Acerbi sono due validissimi elementi. Potenzialmente, non ci sono dubbi sul loro valore: potrebbero essere entrambi titolari. La differenza la farà la forma, ma non solo. Dal punto di vista fisico, il muro olandese sembra oggi in metto vantaggio. Ma Inzaghi sta aspettando Acerbi. Magari proverà a inserirlo in campo già contro il Milan. L’ultima volta contro Giroud nel famoso derby del 2022 finito 1-2, l’olandese non andò benissimo. E in questo senso è forse meglio affidarsi all’italiano…
Quand’è in forma, de Vrij rivela sempre una discreta visione di gioco, che lo rende anche prezioso nell’avviare l’azione dal basso, proporre lanci lunghi e verticalizzazioni. In marcatura, Acerbi ha però mostrato di essere più tenace e affidabile del collega olandese, anche se de Vrij è sempre a suo agio nell’intercettare palloni grazie alla sua capacità di leggere in anticipo le azioni avversarie.
Entrambi sono forti nell’intervenire in tackle e nei contrasti. E tutti e due sanno anche essere pericolosi sui colpi di testa, specialmente in fase offensiva. Acerbi ha dalla sua una forza mentale più evidente. Per questo, tra i due, l’italiano sembra quello destinato a reggere meglio sulla lunga distanza.
Il difensore riscattato dalla Lazio è solido sia nel corpo che nello spirito: non ha mai paura di ingaggiare un duello anche con un avversario più forte. E con la sua statura è utile per bloccare gli avversari più massicci. De Vrij, al contrario, tende ad avvilirsi: basta una partita sbagliata per farlo entrare in crisi. Ma magari l’ultima stagione lo ha aiutato a maturare anche su questo punto.
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