Marotta anticipa a gennaio l’arrivo del difensore bloccato a zero

Si dice già da un po’ che don Beppe Marotta lo abbia bloccato a zero, e che stia ora valutando l’opportunità di anticipare a gennaio il suo acquisto

Molto dipende dalla risposta atletica e sportiva offerta da Francesco Acerbi, che in questa stagione non è certo partito col piede giusto. Il difensore ex Lazio è un classe ’88, quindi non più un ragazzino, e ha di fatto saltato buona parte della preparazione atletica estiva. Per fortuna de Vrij ha finora tamponato nel migliore dei modi l’assenza di uno dei protagonisti a sorpresa della scorsa stagione.

Marotta, un altro colpo a zero
Marotta (LaPresse) – interlive.it

Bisogna tuttavia ragionare sul futuro. Come mettersi nel caso di un recupero non ottimale da parte di Acerbi o di oggettive difficoltà nel ritrovare la forma e la concentrazione espresse l’anno scorso? L’Inter ha preso il tedesco Bisseck, che può giocare come braccetto sinistro o destro. Ma il ragazzo non ha dato finora impressione di essere all’altezza della Serie A. Deve crescere, senza forzare.

Per sostituire Bastoni è più probabile che Inzaghi possa sfruttare Dimarco o Carlos Augusto. Sul centro-destra, invece, si alterneranno Pavard e Darmian. In ogni caso, l’Inter pensa anche a un nuovo ingresso, fattibile a gennaio.

Ausilio e Marotta seguono con la duvata attenzione il recupero di Tiago Djaló; pare che lo abbiano già bloccato a zero per il 2024 (il procuratore del difensore portoghese è stato visto in più occasioni a Milano nei mesi scorsi), ma che siano pronti a investire qualche milioncino per portarlo a vestire il nerazzurro già a gennaio.

Djaló, il difensore già bloccato a zero può arrivare già a gennaio

L’Inter aveva pensato al portoghese per il dopo Skriniar. I primi contatti con il Lille ci sono infatti consumati l’inverno scorso, allorquando si ragionava di mandar via lo slovacco, con qualche mese di anticipo, in modo da ottenere un piccolo ritorno economico prima dell’ingaggio a zero da parte del PSG. Poi però Zhang ha deciso di tenersi Skriniar fino a giugno e il ragazzo lusitano, con un passato nelle giovanili del Milan, si è fermato per un grave infortunio. L’Inter ha così cercato altrove.

Djaló a zero
Tiago Djaló del Lille (LaPresse) – interlive.it

Nonostante l’infortunio e il conseguente lungo stop, Tiago Djaló continua a piacere ai dirigenti nerazzurri. In questo senso, si lavora a tutt’oggi per averlo a zero a luglio 2024. Il giovane non era a caso il primo nome della lista tra i possibili sostituti di Milan Skriniar. Ha fisico, qualità ed enormi prospettive di crescita.

E malgrado il fatto che sia ai box ormai da marzo per la rottura del crociato del ginocchio destro, resta ancora un osservato speciale. Marotta proverà a sfruttare al massimo la situazione contrattuale del difensore, che non ha intenzione di prolungare la permanenza al Lille oltre il giugno 2024. E Piero Ausilio, che è da sempre ammiratore del prospetto, ha già pianificato sessioni di monitoraggio per seguire il suo ritorno in campo.

Si spera dunque che l’infortunio non lasci spiacevoli strascichi. Djaló sa fare sia il braccetto destro che il centrale puro, e potrebbe dunque essere inserito in rosa come erede del trentacinquenne Francesco Acerbi. Inoltre, potendo arrivare a zero, l’obiettivo già profuma di robusta plusvalenza a bilancio, considerando il fatto che ha solo ventitré anni.

Le ragioni per anticipare il colpo

L’Inter pensa al futuro ma anche al presente. Quindi, se dovessero esserci sentori di necessità in difesa, Marotta potrebbe anche decidere di anticipare i tempi dell’operazione a gennaio, pagando un conguaglio al Lille.

Serve un erede per Acerbi
Francesco Acerbi (LaPresse) – interlive.it

L’azione avrebbe senso anche per tagliar fuori tutta la possibile concorrenza (sul ragazzo potrebbe volersi muovere a zero anche De Laurentiis). Insomma, ci sono almeno un paio di motivazione che spingono la dirigenza a non portare l’affare troppo per le lunghe.

Resta poi da capire come si compoterà Acerbi sul campo. In base al rendimento dell’ex Lazio, Inzaghi saprà dare indicazioni più precise ai suoi dirigenti. Un erede sarebbe comunque importante da individuare, prima che passi altro tempo prezioso.

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