L’incredibile retroscena sulla carriera dell’ex portiere di Inter e Fiorentina, storica icona del campionato di Serie A, spesso ostacolato dal suo vecchio allenatore in Nazionale
Per quanto possa apparire lineare, la carriera di un calciatore professionista ammette momenti di difficoltà sia sotto il profilo meramente prestazionale che umano.
Se spesso gli errori di gioco incidono sulla valutazione e la reputazione di un calciatore, con la possibilità di rimediare in fretta offrendo un calcio totalmente rivisitato e propositivo grazie all’impegno e la passione, i rapporti fra calciatori e staff spesso sono letteralmente irrecuperabili. Nulla a che vedere con l’Inter di oggi, egregiamente gestita da Simone Inzaghi.
Non che Sebastian Frey abbia sofferto più di tanto a quei tempi, ma sicuramente ci sono state situazioni nel corso della sua carriera che lo hanno lasciato profondamente perplesso. E ancora oggi ne parla con stranezza. In un recente intervento nella rubrica a lui dedicata sulla piattaforma streaming Twitch dal canale ‘TvPlay‘, l’ex portiere di Inter, Parma e Fiorentina ha sollevato una serie di retroscena di cui si è reso protagonista l’ex commissario tecnico della Francia, Raymond Domenech, che hanno dell’incredibile.
Frey scosso dalle fantasie di Domenech: “Odiava gli italiani e per questo non mi faceva giocare”
“Sono stato cacciato dal giro della Nazionale Francese perché il mio ex allenatore, Domenech, odiava gli italiani e sapeva che io giocavo in Italia“, ha aperto Frey.
“Oltretutto confermo il fatto che ogni tanto, prima della disputa di una partita, si affidava agli astri per capire quale giocatore fosse più propenso a giocare quel giorno. A quei tempi faceva anche teatro, era tutto parte delle follie di un personaggio“, ha poi aggiunto l’ex portiere francese.
“Mi obbligava a saltare le partite con l’Inter e poi mi lasciava comunque in panchina. Sia io che Dalmat ci trovavamo in questa condizione. Non poteva proprio vedere gli italiani e per questo motivo pensava di fare loro un dispetto“, ha poi aggiunto alla clamorosa dichiarazione precedente. Una storia che senza ombra di dubbio lo lascia ancora oggi rammaricato, sebbene racconti l’evento con il piglio di chi ha saputo fare delle difficoltà d’ambientamento un punto di forza negli anni a seguire.