Chiusa la sessione di mercato estiva, in Arabia Saudita ragionano già su quanto spendere e come per la sessione invernale: attenzione a Simone Inzaghi
Le squadre di Saudi Pro League hanno fatto il pieno di campioni ma hanno già capito che per essere davvero competitive hanno anche bisogno di allenatori di una certa caratura. Qualcosa hanno già fatto, investendo su profili esperti, ma a quanto pare non è abbastanza. Il colpo grosso lo hanno fatto all’Al-Ettifaq dove in panchina siede Steven Gerrard. L’altro nome esperto è quello di Slaven Bilic (ex Besiktas ed ex West Ham), ora tecnico dell’Al-Fateh.
L’altro nome importante è quello di Nuno Espirito Santo, saotomense con cittadinanza portoghese, ex portiere, che ha già allenato Valencia, Porto, Wolverhampton e Tottenham prima di passare all’Al-Ittihad. Luís Manuel Ribeiro de Castro, che ha allenato in Portogallo e in Brasile, è stato imposto da Ronaldo alla guida dell’Al-Nassr, ma pare che i tifosi sauditi non lo apprezzino più di tanto.
Tutte le altre panchine sono affidate ad allenatori di belle speranze o a esperti dalle carriere non esaltanti. Rasovic ha allenato in passato il Partizan e la Dinamo Minsk e dal 2017 si è insediato in Arabia Saudita, dove ha già cambiato tre o quattro squadre (attualmente è il tecnico dell’Al-Fayha).
L’Abha, invece, ha preso Czeslaw Michniewicz, ex ct della Polonia. Matthias Jaissle, ex Salisburgo, è il giovane nuovo allenatore dell’Al-Ahli. Igor Jovicevic, ex Dinamo Zagabria, è l’attuale allenatore dell’Al-Ra’ed. All’Al-Okhdood Club c’è il portoghese Jorge Mendonça.
Gli sceicchi vogliono di più, e sono pronti a spendere parecchio, come hanno già fatto per avere Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale. E così dall’Arabia Saudita potrebbe partire qualche sondaggio per Simone Inzaghi. I sauditi potrebbero provarci a giugno 2024 se non addirittura già a gennaio.
Pronto l’assalto dall’Arabia per Simone Inzaghi
Ecco il punto: non possono essere esclusi assalti da parte dei club di Saudi Pro League per il mister nerazzurro, candidato anche come miglior allenatore FIFA. Simone Inzaghi, vice campione d’Europa con l’Inter nella scorsa stagione sportiva, è infatti entrato nella rosa dei cinque candidati al premio di migliore allenatore indetto dalla FIFA.
Il The Best FIFA Football Awards 2023 potrebbe andare a lui, a Pep Guardiola, che ovviamente è il favorito dopo aver guidato il Manchester City a uno storico Triplete, ad Ange Postecoglou, Luciano Spalletti e a Xavi.
Sono questi gli allenatori che piacciono ai sauditi: i vincenti. La fame di stelle della Saudi Pro League si sta evolvendo in fame di gioco e spettacolo. Con quasi 800 milioni di euro spesi per più di 200 operazioni in entrate, il campionato arabo ha superato il volume d’affari dell’intera Serie A restando alle spalle solo della Premier. Il prossimo passo, per compiere il salto di qualità, è cercare maestri di calcio.
E magari certi tecnici potrebbero lasciarsi tentare. Non solo per i soldi ma anche per la prospettiva di poter allenare grandi campioni. Sarà questo anche il caso di Simone Inzaghi? Si è raccontato che quest’estate Inzaghi abbia incontrato Ronaldo in Sardegna e gli abbia rimproverato il fatto di essersi trasferito in Arabia. Secondo questo aneddoto sembra quindi che Inzaghi non ritenga la Saudi Pro League un palcoscenico adatto. L’allenatore piacentino vuole vincere in Europa, dopo esserci arrivato vicinissimo la scorsa stagione con l’Inter.