Pagelle e tabellino della stracittadina andata in scena allo stadio Meazza e valevole per la quarta giornata di Serie A
L’Inter è in testa da sola al campionato, a punteggio pieno, dopo le prime quattro giornate. Al ‘Meazza’ i nerazzurri schiantano il Milan per 5-1 grazie alla doppietta di uno straordinario Mkhitaryan e a un super Thuram.
Si tratta del quinto derby consecutivo vinto dalla squadra di Inzaghi, subito aggressiva, affamata e solida. Al quinto minuto, non a caso, è già avanti. Thuram stravince il duello fisico con Thiaw e serve per Dimarco, il quale a sua volta mette palla a centro area dove c’è quell’avvoltoio di Mkhitaryan che non sbaglia. Dopo il gol, il Milan sbanda ma col passare dei minuti prende possesso del campo con i nerazzurri che, compatti, restano ad aspettare i rossoneri abbassando però troppo il proprio baricentro. Occasionissima per Theo Hernandez a due metri dalla porta, al termine di un’azione ben combinata con Giroud, ma il francese manda a lato.
C’è aria di pareggio del Milan, invece raddoppia l’Inter: contropiede e gran giocata di Lautaro a innescare Dumfries, lesto a servire Thuram: un altro duello con Thiaw da cui esce vincitore sempre il 9 nerazzurro, che fa esplodere il Meazza con un tiro potente a giro che fa finire il pallone all’incrocio.
Il secondo tempo inizia a basso ritmo, l’Inter sembra in totale controllo ma, nel momento in cui si appiattisce, il Milan la riapre: Giroud pesca Leao alle spalle di Darmian, il portoghese entra in area e batte Sommer. A San Siro, intanto, scende il diluvio. Inzaghi ne cambia tre: entrano Frattesi,Arnautovic e Carlos Augusto, con quest’ultimo che si fa subito notare con un destro potente respinto da Maignan.
L’Inter torna in partita e la chiude con un’azione da playstation: Lautaro stoppa con classe e potrebbe concludere, invece serve all’onnipresente Mkhitaryan che calcia in porta e, grazie a un paio di deviazioni, supera Maignan. Non c’è più partita, l’Inter cala anche il poker: leggerezza in area di Theo Hernandez, in ritardo su Lautaro. Rigore netto che trasforma Calhanoglu. Allo scadere arriva pure la cinquina, con Frattesi su assist – manco a dirlo – di Mkhitaryan. Pratica chiusa, Milano è ancora una volta nerazzurra.
TOP
THURAM – Nessuno poteva aspettarsi un impatto così con la Serie A, con l’Inter. Sembra che giochi in nerazzurro già da qualche anno. Spirito di sacrificio e grande qualità, strappi da campione contro chi è stato a un passo dal prenderlo. L’ombra di Lukaku è già sparita.
MKHITARYAN – Giocatore hors catégorie, ma non da stasera. Eleva il centrocampo dell’Inter su un piano superiore di uno se non due volte a quello del Milan e segna due gol (più l’assist a Frattesi) da chi ha ancora fame e sete di vittorie.
LAUTARO – Non segna, ma fa segnare. Da una sua giocata parte il due a zero, da capitano generoso regala all’armeno il pallone del tre a uno. È un Lautaro totale, è il leader tecnico e carismatico di questa Inter.
FLOP (Nessuno)
INTER-MILAN 5-1
5′ e 68′ Mkhitaryan, 37′ Thuram, 57′ Leao, 78′ rig.Calhanoglu, 93′ Frattesi
INTER (3-5-2): Sommer 6,5; Darmian 6, Acerbi 6,5, Bastoni 7 (73′ de Vrij s.v.); Dumfries 6,5, Barella 7 (63′ Frattesi 6,5), Calhanoglu 8 (79′ Asllani), Mkhitaryan 9, Dimarco 7 (63′ Carlos Augusto 6,5); Thuram 9 (63′ Arnautovic 6,5), Lautaro 8. All.: Inzaghi
MILAN (4-3-3): Maignan 6; Calabria 5 (76′ Florenzi), Thiaw 3, Kjaer 6, Theo Hernandez 4; Loftus-Cheek 5 (85′ Musah s.v.), Krunic 5,5, Reijnders 4,5 (76′ Jovic); Pulisic 5,5 (55′ Chukwueze 5), Giroud 7 (76′ Okafor s.v.), Leao 6. All.: Pioli
ARBITRO: Sozza di Seregno
AMMONITI: Thiaw, Theo Hernandez, Calhanoglu
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