Nuove voci sulle chance di cessione delle quote societarie dell’Inter al gruppo mediorientale, essenziale il lavoro di Raine Group e Goldman Sachs
I risultati maturati fino a questo momento sul campo lasciano ben sperare. L’Inter confida nella possibilità di mettere a segno un’altra grande stagione sulla scia di quella passata, aggiungendovi l’obiettivo ultimo di vincere lo Scudetto che varrebbe l’affissione della seconda stella sul petto.
Intanto, fronte extra-calcistico le questioni relative alla cessione del club da parte di Steven Zhang e della proprietà Suning continuano a tenere banco, rapendo la scena mediatica non soltanto italiana ma anche mediorientale. Perché proprio da lì provengono le voci di riavvicinamento da parte del fondo del Bahrain sotto il nome di Investcorp, già vecchia pretendente alle quote societarie in mano al presidente cinese.
Anzitutto va specificato che il lavoro portato avanti nel corso degli ultimi mesi da parte di Raine Group e Goldman Sachs ha portato i primi frutti. I due colossi hanno infatti scavato a fondo la lista dei potenziali investitori che avrebbero potuto, almeno sulla carta, farsi carico delle responsabilità gestionali di un marchio tanto noto a livello sportivo come quello dell’Inter. Dei pochi rimasti, senza ombra di dubbio Investcorp rientra tra i più forti e determinati. Anche al pagamento del pacchetto da 1,3 miliardi di euro di valore attestato.
Inter-Investcorp, la saga continua: accelerata improvvisa e famiglia Zhang da convincere
Secondo il giornalista saudita Turki Alghamdi, Investcorp non sarebbe soltanto vicina all’Inter ma sarebbe decisamente intenzionata a prendere il controllo del club in mano a Zhang.
L’accelerata è stata favorita anche dai risultati maturati nella passata stagione che hanno fatto impennare la valutazione complessiva del marchio, una situazione che ha reso felice anche lo stesso presidente ancora un po’ restio a fare passi avanti azzardati. Ci sarebbe quindi da convincere ancora la famiglia proprietaria a concludere l’accordo, fatto salvo che i responsabili finanziari vicini a Zhang non riescano a rifinanziare il debito di Oaktree a stretto giro di posta onde evitare di incappare nella devoluzione integrale delle quote per grave inadempienza nel rientro del prestito di 400 milioni.