Super Trubin a San Siro: l’Inter ha perso un grande talento

Di nuovo protagonista a San Siro, Trubin sembra essersi messo d’impegno per palesare i motivi per i quali l’Inter lo aveva scelto per il post Onana

Il portiere del Benfica le ha prese di nuovo quasi tutte, tenendo a lungo a galla la sua squadra contro un’Inter in gran forma. Nonostante ciò, Trubin, come fanno i granfi, ha affermato di essere deluso dalla serata di San Siro: per lui la prestazione della squadra vale molto di più di quella personale, e in questo senso il ragazzo non può affatto essere soddisfatto.

Trubin, grande prova contro l'Inter
Trubin (YouTube) – interlive.it

Tutti sanno che l’Inter è uno dei club più grandi d’Europa. In Champions League bisogna lavorare sodo“, ha commentato Anatoliy Trubin a fine partita. Tutti, però, si sono accorti anche di quanto è forte il giovane portiere ucraino del Benfica. Trubin si è reso protagonista di diversi miracoli che hanno di fatto evitato la goleada.

Parlando della sconfitta maturata contro l’Inter ha spiegato soltanto di essere abbattuto per il risultato, senza accenni al fatto che sarebbe potuto essere dall’altra parte, al posto di Yann Sommer.

Loro hanno fatto una grande partita, a volte abbiamo commesso degli errori, siamo stati sfortunati“, ha detto il portiere dei portoghesi. “Lotteremo fino alla fine, fino all’ultimo secondo, per questo club, per questi tifosi, per realizzare i nostri sogni. Ci sono ancora quattro partite e i nostri sogni sono ancora vivi“.

Trubin incanta San Siro: un rimpianto per i nerazzurri

Lo Shakhtar Donetsk ha deciso di venderlo al Benfica convinto dall’offerta di una cospicua percentuale sulla prossima rivendita. L’Inter, che aveva provato a prenderlo spendendo 12 milioni o a prenotarlo a zero per il prossimo anno, si scopre oggi ancora più delusa dal mancato affare, essendo sbattuta, quasi letteralmente, addosso al portiere ucraino.

Trubin, super prova contro l'Inter
Anatolij Trubin (LaPresse) – interlive.it

Non sarebbe stata una brutta cosa averlo in rosa con Sommer, così come programmato da Ausilio. L’Inter sarebbe stata quasi impenetrabile col portiere giovane e quello esperto, chiamati a rifondare il reparto dopo l’addio di Handanovic e Onana. La partita contro il Benfica a San Siro non ha fatto altro che rialimentare certi rimpianti…

In pratica Trubin non ha fatto miracoli fino 43′, quando si è tuffato di slancio per deviare in angolo un bel tiro di Barella. Nella ripresa ha salvato ancora su Barella e poi più volte su Lautaro Martinez, così come aveva già fatto anni fa. Incolpevole sul goal dell’Inter, è stato il migliore in campo dei lusitani.

Marotta e Ausilio, com’è noto, hanno a lungo corteggiato Trubin la scorsa estate, senza però rouscire a trovare l’incastro giusto per portarlo a Milano. È sbagliato tuttavia pensare che l’Inter si sia orientata successivamente sullo svizzero ex Bayern Monaco: Sommer era nei piani iniziali insieme all’ucraino. In pratica, l’obiettivo era quello di prendere entrambi, per dare tempo a Trubin di adattarsi alla Serie A.

Accontentarsi di Sommer

A cospetto di Trubin, più giovane e più strutturato fisicamente, il vecchietto Sommer non ha sfigurato. Ha respinto con un intervento da gatto Aursnes nel primo tempo, e ha poi mantenuto la concentrazione per tutto il tempo che ha giocato solo con i piedi, senza far entrare in affanno la difesa.

Sommer non delude in Champions
Yann Sommer (YouTube) – interlive.it

Il difetto più evidente dello svizzero è proprio nella gestione del pallone come difensore aggiunto: non ha i piedi di André Onana e nemmeno la sua visione. E forse è un bene, visti i pasticci che il camerunese sta combinando in serie con la maglia del Manchester United.

Sommer è un portiere di cui fidarsi e dalla buona esplosività. Finora ha sulla coscienza solo il primo goal incassato contro il Sassuolo e gli errori fatti nel precampionato contro il Salisburgo. Presto potrà prendersi una rivincita anche con gli austriaci.

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