Il difensore nerazzurro potrebbe scatenare un derby di mercato a Manchester: il City di Guardiola e lo United di ten Hag potrebbero voler mettere le mani sul talento italiano
Contro il Benfica in Champions League, Alessandro Bastoni è tornato a brillare dopo un paio di prestazioni minate da errori tecnici, disattenzioni o scarso dinamismo. Si sa: la vetrina europea è sempre foriera di rischi per un club come l’Inter, dove nessuno, neanche fra i giocatori simbolo del club, può essere considerato incedibile.
Dall’Inghilterra già parlano di un possibile derby di mercato in quel di Manchester, in ottica estate 2024: sia il City che lo United vorrebbero assicurarsi le prestazioni di un difensore mancino ancora giovane ma di grande personalità e talento.
Di base, all’Inter non si ha alcun interesse a perdere un capitale tecnico così importante. E, per allontanare le pretendenti, la dirigenza nerazzurra potrebbe valutare l’ex Atalanta sugli 80 o 90 milioni di euro. La cifra, di per sé parecchio alta per un difensore, potrebbe però non intimorire più di tanto i due ricchi club di Premier.
Contro il Benfica, Alessandro Bastoni ha giocato una partita di grande spessore, sia in difesa che in impostazione: con belle chiusure, inserimenti e passaggi in verticale ha annichilito gli avversari. Il povero Di Maria non ha toccato un pallone. E quando il centrale mancino ha deciso di giocare da trascinatore e vestire i panni del leader, di fatto, ha annientato tutta la squadra portoghese: la fascia destra lusitana è andata spesso in crisi nel secondo tempo, proprio per via delle sortite offensive di Bastoni.
In questo senso, il classe 1999 di Casalmaggiore dimostra di essere già un leader tecnico e morale per l’Inter. È un giocatore che può spingere la sua squadra in avanti e trascinarla fuori da situazioni più antipatiche.
Derby a Manchester per Alessandro Bastoni: la posizione dell’Inter
Bastoni è insieme a Lautaro e Barella fra i calciatori che oggi tengono in piedi la squadra: è parte strutturale imprescindibile, la spina dorsale, e forse anche contenuto essenziale a definire lo spirito dell’Inter. Privarsi di uno qualsiasi di questi tre porterebbe a scossoni imprevedibili, con ripercussioni non solo sull’aspetto tattico.
Già l’estate scorsa, prima che Bastoni rinnovasse il suo contratto con l’Inter, il Manchester City si era fatto prepotentemente avanti, pur senza formalizzare offerte ufficiali. Per sondare il terreno aveva però lasciato filtrare un chiaro interesse per il difensore. A quelle voci di mercato rispose lo stesso Bastoni, poche ore prima della finale di Champions League che lo avrebbe opposto proprio alla squadra di Pep Guardiola.
Nella conferenza stampa prima della finalissima Bastoni ammise che, come caratteristiche, può essere visto come un giocatore che rispecchia il gioco di Guardiola. “Ma mi sento più inzaghiano che mai“, disse il difensore. “Sono contento di essere all’Inter, di portare in alto questi colori, di dimostrare che, nonostante nessuno credesse in noi, siamo arrivati a giocarci la Champions League. Non mi interessa di dimostrare niente a nessuno se non ai compagni e all’Inter”.
E a proposito di un interessante del City, il ragazzo rispose che fino a quel momento non c’era mai stato nulla di concreto, e che era contento di poter giocare la finale con la maglia nerazzurra.
Il manager ten Hag cerca un mancino per cambiare modulo
Intanto, l’allenatore del Manchester United Erik ten Hag potrebbe star valutando un cambio tattico per poter salvare una stagione che sembra già essersi messa maluccio, specie in Europa. In questo senso, a gennaio o d’estate, potrebbe ricercare giocatori congeniali a passare senza problemi da una difesa a quattro a una a tre.
Bastoni sarebbe uno dei giocatori da tenere d’occhio. E in ciò potrebbero contare anche i pareri di André Onana e Christian Eriksen, che con Alessandro ci hanno giocato.
Al momento, lo United non sembra in condizione di sostenere una spesa superiore ai 40 milioni, avendo investito parecchio quest’estate. Ma un cambio di proprietà potrebbe rivoluzione gli equilibri e scombinare le carte in tavola.