Fra botte, affaticamenti e dolori muscolari, Inter-Benfica poteva trasformarsi in un bel problema per l’Inter, ma a congestionarsi è solo l’infermeria dei lusitani
Arrivano solo notizie liete da Appiano nel day-after Inter-Benfica: nessun nuovo giocatore dell’Inter è stato trattenuto in infermeria, a parte il lungo-degente Marko Arnautovic. Lautaro, che aveva subìto un colpo alla mano, non ha niente di rotto. Per Marcus Thuram, solo crampi. Cuadrado potrebbe addirittura ritrovare il campo contro il Bologna (è complicato). E per Frattesi e Sensi continua il lavoro personalizzato.
Ieri mattina la squadra ha svolto una seduta di scarico dopo l’impegno di martedì sera contro il Benfica. Ed è stato subito smorzato il principale dubbio sorto in seno alla vittoria in Champions League, relativo soprattutto alle condizioni di Marcus Thuram. Il pericolo può dirsi ufficialmente scampato: non si è registrato alcun guaio muscolare per il francese.
Thuram, uscito a metà ripresa per un problema al polpaccio, è già in grado di correre e calciare. In pratica, si è trattato solo di crampi. Sarà quindi disponibile per il match di sabato al Meazza contro il Bologna.
C’è stata invece un’altra seduta personalizzata per Davide Frattesi e per Stefano Sensi. L’ex Sassuolo potrebbe anche recuperare per l’appuntamento contro i rossoblù, ma l’impressione è che lo staff non voglia forzare troppo la situazione. Capitemo di più fra oggi pomeriggio e domani, nel caso in cui si provi a farlo allenare con il resto del gruppo.
L’Inter cercherà senza dubbio di preservare Juan Cuadrado, dopo il recupero non ancora perfetto dai problemi relativi a un attacco di tendinite accusato in Nazionale. Il club avrebbe già preso contatti con lo staff medico della Nazionale colombiana per far sì che l’ex Juventus possa essere esentato dalla convocazione per le sfide della sosta di ottobre. Si temono quindi recidive? Sembra di sì: probabile che Cuadrado voglia andarci piano.
Inter-Benfica costa cara ai lusitani: Bah e Di Maria in infermeria
Le cose sono andate peggio al Benfica. La sfida contro i nerazzurri ha infatti lasciato numerose scorie sulle spalle dei portoghesi. Oltre ad aver subìto una sconfitta che lascia la squadra a zero punti nel girone di Champions League di cui è testa di serie, il Benfica si è trovato a dover anche fare a meno della sua stella, Angel Di Maria. L’ex Juventus potrebbe infatti saltare come minimo un paio di partite.
Lo ha svelato a caldo l’allenatore Roger Schmidt, subito dopo il match: “Bah è infortunato, sentiva dolore al piede. Per Di Maria non sappiamo ancora, ma pensiamo potesse essere un infortunio muscolare“.
Il tecnico dei lusitani ha poi detto cosa pensa rispetto alle residue possibilità della squadra di poter superare il turno dopo le due sconfitte raccolte nei primi due match del torneo. “Dobbiamo fare in quattro partite quello che dovevamo fare in sei. Abbiamo zero punti, ma penso che il destino sia nelle nostre mani: il prossimo match sarà decisivo e sarà una finale per noi“.
Di Maria doveva essere il protagonista nella sfida contro i nerazzurri, ma ha fatto davvero poco. Dopo un paio di buoni passaggi nel primo tempo, il Fideo si è spento, scomparendo quasi del tutto dalla partita.
Di Maria, il desaparecido
Nella notte di martedì il Fideo aveva il compito di brillare, trascinando la nuova squadra e dimostrando il suo vero valore ai tifosi italiani (e in particolare a quelli della Juventus). Di Maria non ha mai avuto l’occasione per rendersi realmente pericoloso. E si è visto anche poco nella manovra della squadra. Il suo acuto è stato l’angolo con cui, non di proposito, ha colpito la traversa.
Era però l’uomo più atteso tra i lusitani, e in uno dei pochi strappi si è fatto addirittura male alla gamba sinistra. Un desaparecido che alla Juve non staranno rimpiangendo.
Il nuovo acquisto del Benfica aveva fatto finora benissimo, ma al primo match importante ha steccato e per di più si è infortunato. È andata meglio, sotto tutti i punti di vista, a Inzaghi. Il tecnico dell’Inter ha vinto e convinto, non ha subìto infortuni e ha avuto ottime risposte dai nuovi: 14 dei 21 goal dell’Inter passano dai piedi dai ultimi arrivati. Ora aspettiamo solo che si svegli il Niño Maravilla.