Cronaca più top e flop della partita tra Inter e Bologna andata in scena al Meazza e valevole per l’ottava giornata del campionato di Serie A
Simone Inzaghi non cambia nessun uomo dalla partita di Champions contro il Benfica per affrontare l’insidioso Bologna di Thiago Motta. I rossoblù sono i primi a rendersi pericolosi con una mazzata dal limite dell’area di rigore che finisce fuori di poco fra i sospiri di sollievo del Meazza e della difesa interista. All’11 arriva la rete nerazzurra con Acerbi servito al bacio da un angolo di Calhanoglu.
L’Inter dà l’illusione di aver ingranato e per qualche minuto riesce a mettere alle corde il Bologna. Lautaro sigla il raddoppio con una prodezza: una sassata da fuori al 13′. Pochi minuti dopo, lo stesso Lautaro decide che le vittorie facili gli fanno schifo e trattiene platealmente in area Ferguson. Guida, richiamato dal VAR, decide per il rigore che Orsolini trasforma al 16′.
Smaltita la scossa, l’Inter riprende il pallino del gioco e ci prova prima con una punizione di Dimarco, quindi due volte con Pavard (una specie di rovesciata e un tiro da fuori). Il primo tempo si chiude con i nerazzurri consapevoli di aver perso per un’ingenuità il controllo di una partita che sembrava già chiusa.
Così come paventato da tutti i tifosi un po’ più scafati, la squadra rossoblù pareggia nel secondo tempo, al 52′, con Zirkzee, che manda in crisi la difesa e spiazza Sommer con un tiro ben angolato. Al 63′, coi sensi di colpa per il goal subito, Acerbi cerca di fare il bis, sempre su angolo, ma stavolta non va. Dieci minuti più tardi ci prova Lautaro con una girata: la palla esce davvero di un soffio. All’85’, c’è il tiro forte e centrale di Carlos Augusto, respinto senza tutta questa preoccupazione da Skorupski.
TOP
LAUTARO – Il suo goal è da campione vero, poi combina un pasticcio con la trattenuta tanto inutile quanto vistosa che permette al Bologna di segnare su rigore. Per tutto il secondo tempo è uno dei pochi che continua a crederci. Quando perde lucidità, la squadra va a picco: sbanda il leader e gli altri, invece di supportarlo, sbandano peggio di lui o si piantano a terra per non soffrire il mal di mare.
PAVARD – La sua classe lo porta a sgambettare con troppa delicatezza. Cerca di risolvere tutto con il posizionamento e il tocco pulito. Poi capisce che bisogna metterci pure i colpi sporchi. Così, nel momento in cui gli si chiede di incidere si propone con interventi più ruvidi e con coraggiosi tentativi in avanti. Anche lui si lascia beffare sull’azione che porta al pareggio del Bologna.
CARLOS AUGUSTO – Forse, fra i subentrati, è l’unico che gioca con la testa giusta e riesce a creare azioni di un certo grado apparente di pericolosità. Sfiora il goal ma, soprattutto, dà anche un contributo maggiore rispetto a Dimarco correndo come più criterio su tutta la fascia.
FLOP
BASTONI – Non riesce a chiudere Zirzkee sul secondo goal del Bologna (arrentra invece di farsi sotto) e non ha la forza di dar vita alle solite incursioni sulla sinistra. Nel secondo tempo sparisce. Probabilmente è stanco e sul finale appare anche molto nervoso.
SOMMER – Intuisce il rigore e quasi sfiora il pallone, ma è poco reattivo sul secondo goal del Bologna. La colpa sembra più dei difensori che sua, eppure l’impressione è che, in certi frangenti, non riesca ancora a comunicare sicurezza alla squadra e nemmeno a sé stesso.
SANCHEZ – Partita irritante per il cileno, che oltre a giocare più per sé che per la squadra ne azzecca davvero poche. Piroette, finte, tocchi di esterno, scatti a vuoto, e alla fine non combina niente di utile.
ACERBI – Segna e va pure vicino al raddoppio. In difesa, però, sbaglia tante volte il posizionamento e le marcature. Non interviene su Zirkee: era troppo avanti. E non è un caso unico, dato che anche in altri momenti del match non si fa trovare pronto o concentrato. Sarebbe un 5 ma diventa un 5,5 per il goal.
INTER-BOLOGNA 2-2
11′, Acerbi; 13′, Lautaro; 16′, Orsolini (R); 52′, Zirkzee
INTER (3-5-2): Sommer 5,5; Pavard 6,5, Acerbi 5,5, Bastoni 5,5; Dumfries 6 (55′, Cuadrado 5,5), Barella 5,5, Calhanoglu 6 (82′, Asllani sv), Mkhitaryan 6 (76′, Frattesi sv), Dimarco 5,5 (55′, Carlos Augusto 6,5); Lautaro 7, Thuram 6 (55′, Sanchez 5). All: Inzaghi 5
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski 6,5; De Silvestri 7 (83, Corazza 6), Beukema 7, Calafiori 7, Lykogiannis 6; Freuler 6,5, Aebischer 6; Orsolini 7 (83′, El Azzouzi sv), Ferguson 6, Ndoye 6 (61′, Saelemaekers 6); Zirzkee 7,5 (Van Hooijdonk 6). All: Thiago Motta 7
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata
AMMONITI: 33′, Ndoye (B); 58′, Lautaro (I); 70′, Inzaghi (I); 90′, Bastoni (I), Beukema (B)
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