I tifosi fantasticano sul cambio di rotta a livello di mercato che potrebbe essere implicato dall’arrivo di Investcorp e alcune fonti tirano già in ballo il nome di Mourinho
Con una nuova proprietà, sia essa la tanto chiacchierata Investcorp o meno, non sarebbe da escludere un cambio della guida tecnica, soprattutto in caso di mancato Scudetto. In questo senso c’è chi si lascia andare a voli pindarici per immaginare quali tecnici potrebbero essere contattati dalla nuova Inter in caso di esonero di Simone Inzaghi.
Le fonti arabe, che in queste settimane stanno puntando moltissimo sull’acquisto da parte di Investcorp della società nerazzurro, hanno già evocato il nome di José Mourihno. Secondo Turki Alghamdi, giornalista di Abu Dhabi Sports, la cessione dell’Inter a Investcorp sarebbe in fase avanzata, e il fondo persico sarebbe già orientato a intervenire massicciamente sul mercato, per trasformare la squadra nerazzurra in una compagine attrezzata per vincere su tutti i fronti.
Ecco perché forse ci si figura che il fondo possa avere la voglia di puntare su nomi forti anche in panchina. Magari buttandosi su Jurgen Klopp, o sul promesso sposo interista Diego Simeone.
Un altro grandissimo ex sarebbe José Mourinho, un nome che in Medioriente associano alla leadership e al carattere vincente, caratteristiche che piacciono molto a Investcorp. Siamo ovviamente nel dominio del fantamercato, ma l’entusiasmo che si registra in Bahrein, negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita (tutti Paesi collegati economicamente e culturalmente a Investcorp) suggerisce che i sogni di gloria potrebbero non essere del tutto campati in aria.
Il ritorno di Mourinho con Investcorp: i sogni mediorientali giugnono in Italia
L’Inter aveva pensato a Mourinho anche la primavera scorsa, quando Inzaghi, per via delle troppe sconfitte in campionato, sembrava destinato a lasciare a fine stagione, e il lusitano sembrava in rotta con la proprietà americana della Roma. Tutti e due i mister si sono riconciliati con l’ambiente e la proprietà e adesso lottano per poter lasciare il segno.
Non è detto però che il nome di Mourihno sia apprezzato dai supporter nerazzurri italiani così come lo è da quelli arabi. Per l’opinione comune, qui in Italia, Mourinho è un allenatore che ha perso smalto e, soprattutto, un interprete di un calcio ormai superato.
Grazie alla sua personalità e al suo spiccato carisma riesce ancora ad attrarre campioni, a motivare la squadra e a ottenere risultati non previsti (con la Roma ha raggiunto due finali europee in due anni). D’altra parte, però, il lusitano sembra incapace di produrre un gioco efficace e gradevole.
Un allenatore in difficoltà
Ecco perché un ritorno di Mourinho all’Inter sarebbe uno scenario doppiamente clamoroso. Il campionato 2023-24 di Mou con la Roma non è cominciato nei migliore dei modi. Eppure l’allenatore ha ottenuto dalla proprietà tutti, o quasi, gli interpreti richiesti sul mercato.
L’obiettivo è chiaro: serve la qualificazione alla Champions League, per immettere capitali vitali per le casse del club e aprire a prospettive più ambiziose anche sul piano della programmazione tecnica. Ma lo Special One ha fallito già due volte l’obiettivo e non potrebbe permettersi un altro passo falso, soprattutto a fronte di un monte ingaggi che è il terzo della Serie A (la Roma spende 157 milioni di euro) e degli sforzi sul mercato della famiglia Friedkin.
L’impressione è che alla Roma siano restii a esonerare Mourinho soprattutto per questioni economiche. Cacciare il portoghese per prendere uno come Conte (l’allenatore invocato dai tifosi) comporterebbe ulteriori spese per la proprietà. Spese che nessuno si sente al momento di poter affrontare.