I quotidiani sportivi italiani parlano di un Inzaghi furioso al termine di Inter-Bologna: ecco che cosa il tecnico dell’Inter avrebbe detto ai suoi in spogliatoio
Nessun interista ha ben digerito il pareggio maturato sabato pomeriggio al Meazza contro il Bologna: l’avversario era di livello, ma per una squadra che punta allo Scudetto e che è in vantaggio di due reti al 13′, non sembra in nessun modo giustificabile il calo che ha rimesso in discussione la partita. Non doveva farsi rimontare, l’Inter. Quel pareggio è costato ai nerazzurri la testa della classifica (ora il Milan ha due punti in più) e ha riattualizzato problemi che si sperava fossero risolti.
Dopo le partite europee, l’Inter non sa gestire le forze fisiche e nervose. La squadra cede a cali di concentrazione e si lascia sorprendere da squadre che dovrebbe saper controllare. Dopo la sconfitta con il Sassuolo, l’Inter ha perso altri punti preziosi in casa contro la squadra di Thiago Motta, e a Simone Inzaghi la cosa non è andata affatto giù.
Per questo, a fine match, in conferenza stampa, l’allenatore nerazzurro ha parlato di punti “sanguinosi” persi e ha ammesso di essere arrabbiato. La stessa rabbia, Inzaghi deve averla manifestata in spogliaio, appena conclusa la sfida contro il Bologna.
Non è tollerabile per Inzaghi che una squadra come l’Inter, capace di battere il Milan 5-1 e di dominare il Porto, perda 5 punti nelle ultime due gare casalinghe di Serie A. L’allenatore sa che le cadute dipendono dalla perfettibile gestione dell’attenzione. E teme che si ritorni a commettere gli errori dell’anno scorso, quando la squadra ha lasciato sul campo ben 21 punti (contro avversarie medio-piccole).
La rabbia di Inzaghi in spogliatoio alla fine di Inter-Bologna
Secondo la Gazzetta dello Sport Inzaghi si sarebbe lasciato andare a una lunga ramanzina alla squadra nel chiuso dello spogliatoio: avrebbe detto ai suoi che non è possibile pareggiare contro il Bologna in casa dopo essere passati sul 2-0. E soprattutto avrebbe urlato che è vietato continuare a dilapidare punti in questo modo. Perché punti del genere rischiano di essere decisivi.
Lo Scudetto, si sa, si vince portando a casa partite sporche, come ha fatto il Milan contro il Genova, e riuscendo a imporsi in un modo o nell’altro a squadre come il Sassuolo o col Bologna. Probabilmente il mister ha chiesto ai suoi di comportarsi da veri campioni, in grado di dare il massimo sempre, e non solo nei big-match.
La situazione è delicata, ma non compromessa. L’Inter può risolvere il problema. La colpa non è attribuibile soltanto alla mentalità dei giocatori. Ma neppure è giusto prendersela esclusivamente con Inzaghi. Sia gli interpreti del gioco che il mister hanno delle responsabilità evidenti, e insieme possono risolverle.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Il Milan adesso è al primo posto, sopra l’Inter, con una sola sconfitta (maturata proprio contro i nerazzurri). C’è però da dire che l’Inter ha affrontato cinque squadre che attualmente figurano fra le prime dieci, di cui tre nelle posizioni che danno diritto alle coppe. Il Milan, invece, ne ha affrontate due… L’Inter ha battuto 5-1 la prima (il Milan) e 4-0 la terza (La Fiorentina). Mentre il Milan ha battuto Bologna e Roma (entrambe decime).
Sabato, Inzaghi ha preparato la partita sapendo che i giocatori erano stanchi, ma ha voluto comunque puntare sui titolarissimi. L’obiettivo era chiaro: andare fortissimo nel primo tempo e poi gestire nel secondo. Il programma aveva senso e ha avuto parziale successo: dopo 13′ minuti l’Inter era sul 2-0.
Cos’è andato storto? C’è stato l’errore individuale di Lautaro, che ha regalato un rigore al Bologna, poi Bastoni e Acerbi hanno gestito male in difesa sul raddoppio dei rossoblù (così come c’era stato l’errore di Sommer nella partita contro il Sassuolo).
A quel punto la mentalità della squadra non ha dato prova di reale stabilità e forza. La tensione si è abbassata troppo presto e a quel punto alcuni giocatori hanno commesso delle leggerezze che non sono ammissibili. La squadra non ha nemmeno avuto il tempo di cominciare a gestirla, la partita… Erano sul 2-0 al 13′, poi al 18′ è arrivato il rigore del Bologna. Da quel momento, gestire per 70′ non avrebbe avuto senso.
Cosa deve fare l’Inter? Prima di tutto, non deve allarmarsi e lasciarsi andare al solito nervosismo. Al tempo stesso bisogna lavorare per evitare alcuni cali di concentrazione. Poi Inzaghi deve trovare qualche soluzione alternativa, per poter cambiare l’inerzia di certe gare che si sono messe male o in cui gli interpreti o il modulo non vanno.