Salvo clamorose sorprese Steven Zhang non dovrebbe essere in Italia il 26 ottobre per la prossima assemblea dei soci: il presidente resta bloccato, o nascosto, in Cina
Si terrà nella mattinata del 26 ottobre, presso l’Hotel Palazzo Parigi di Milano, l’attesa assemblea dei soci dell’Inter, un appuntamento formale in cui saranno ratificati i risultati del bilancio al 30 giugno 2023, lo stesso chiuso dal CdA con un rosso da 85 milioni (un dato in netto in miglioramento rispetto all’annata passata). Nel corso della stessa assemblea dovrebbe poi essere ufficializzato l’ingresso di un nuovo membro del CdA. Dovrebbe trattarsi di un dirigente cinese, in quota Suning, per inserire un altro uomo vicino all’azienda dopo l’uscita, già ampiamente annunciata, di Wang Wang.
Il sito Calcio&Finanza prevede che Steven Zhang non sarà presente, almeno fisicamente, per presidere l’assemblea: il presidente cinese si collegherà da Nachino per il discorso di apertura ed è molto improbabile che, a fine giornata, risponda ai giornalisti con una conferenza stampa da remoto.
C’è comunque parecchia attesa su ciò che Zhang potrebbe dire o non dire a proposito di alcuni temi cruciali, come il rifinanziamento del debito con Oaktree e le voci dell’arrivo di una proposta da parte del fondo bahrainita Investcorp (o di qualche altro consorzio mediorientale). L’ipotesi più probabile è che non tocchi alcun tema sensibile. Ma non si sa mai.
L’assemblea dovrebbe aver inizio alle ore 10:30 e, come anticipato, dovrebbe affrontare due questioni, già all’ordine del giorno. Si dovrebbe infatti discutere dell’approvazione del bilancio chiuso lo scorso 30 giugno con un rosso di 85 milioni di euro. E poi si dovrebbe ragionare della nomina di un nuovo membro del Consiglio di Amministrazione nerazzurro.
Riguardo questa nomina, si tratta di aggiungere un nuovo nome al CdA, attualmente composto da Steven Zhang, Alessandro Antonello, Giuseppe Marotta, Xu Yichen, Zhu Qing, Zhou Bin, Ying Ruohan, Daniel Kar Keung Tseung, Carlo Marchetti e Amedeo Carassai.
CdA previsto il 26 ottobre a Milano: perché non c’è Zhang?
L’assenza di Zhang da Milano per un appuntamento così importante testimonia che il presidente cinese è alle prese con del lavoro extra in patria. Starà lavorando per rinegoziare un accordo con Oaktree. Ma non solo… Suning, come azienda, non sta vivendo un periodo troppo positivo in Cina. E tutto il movimento calcistico cinese appare da mesi in crisi.
Da Nachino continuano però a filtrare segnali di fiducia. La famiglia Zhang sarebbe orgogliasa di quanto ottenuto finora con l’Inter. E il Governo cinese potrebbe, in ossequio agli ottimi rapporti in essere fra Zhang senior e il Partito Comunista cinese, muoversi presto a sostegno del colosso in difficoltà. In Cina rispettano il lavoro portato avanti dagli Zhang a Milano… Nel 2018 Zhang padre dichiarò che avrebbe portato l’Inter tra le migliori squadre del mondo. E oggi l’Inter è all’ottavo posto nel Ranking UEFA, ad un passo dal mondiale per club.
In un certo senso, la proprietà cinese ha centrato l’obiettivo, nonostante i mille problemi e il cambio di marcia avvenuto dopo i primi anni di gestione. Cosa succederà nei prossimi mesi? Non c’è alcuna chiarezza a tal proposito. I debiti sono tanti e evidenti, e Steven Zhang ha ancora a che fare con numerose grane legali in Asia, Europa e Stati Uniti.
La bufala dell’arresto di Zhang
Qualche giorno fa è circolata sul web, soprattutto su X, una notizia secondo cui Steven Zhang sarebbe stato arrestato in Cina. Si trattava ovviamente di una bufala, che però ha ritrovato eco nelle ultime ore, dato che l’11 ottobre era fissato per Zhang un altro appuntamento in tribunale, sempre per la solita accusa da parte della China Construction Bank (che a Hong Kong ha già vinto una causa per la restituzione di 250 milioni per un prestito non onorato).
La notizia falsa dell’arresto di Zhang è stata diffusa dall’ex giornalista Sergio Vessicchio. Originario di Agropoli, in provincia di Salerno, e tifoso juventino dichiarato, il cronista è stato radiato dall’Ordine dei giornalisti pubblicisti nel 2019 (per una storia di accuse sessiste, durante una telecronaca, dirette a un guardalinee donna).
Lo stesso Vessicchio, nei suoi video condivisi sul social a proposito del supposto arresto del presidente nerazzurro, ha parlato di voci non confermate ottenute da “fonti ufficiose autorevoli”. Ovviamente, la voce si è smorzata da sé, per poi essere recuperata solo per fini paradistici o ironici.
Terremoto nel calcio cinese
Chi è stato davvero arrestato, secondo il Beijing Youth Daily, è l’ex presidente della Chinese Super League, Liu Jun: il dirigente è stato sollevato dal suo incarico e poi trasferito subito in carcere con l’accusa di corruzione. In passato Liu era stato presidente del club cinese Jiangsu Suning e anche amministratore delegato ad interim dell’Inter.
Un altro mandato di arresto è scatto nelle scorse ore anche per Du Zhaocai, ex vice capo dell’Amministrazione generale dello Sport cinese. Zhaocai è stato prima espulso dal Partito comunista cinese e poi tradotto in carcere, proprio come Jun.
Il presidente cinese Xi Jinping sta insomma facendo piazza pulita di tutti i dirigenti secondo lui corrotti o attori di una cattiva condotta ufficiale. C’è ovviamente chi pensa che Jinping miri soltanto a far piazza pulita per dare maggiore credibilità allo Stato e chi invece pavanti arresti come strumenti di eliminazione dei rivali politici.
Diversa è la situazione per gli Zhang. Voci non confermate sostengono infatti che presto il Governo cinese potrebbe intervenire a sostegno di Suning. Si parla di un prestito o finanziamento decennale da 5 miliardi di yuan (circa 650 milioni di euro)…