Con la giusta spavalderia, Benjamin Pavard ha parlato delle sue aspirazioni calcistiche e del perché ha scelto l’Inter: il francese vuole la seconda stella
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Pavard ha voluto esprimere con chiarezza ed evidente orgoglio tutti i motivi che lo hanno portato quest’estate in Italia, per vestire la maglia nerazzurra. L’ex Bayern Monaco ha già fissato i propri obiettivi stagionali e sembra parecchio determinato. Parla da campione, Pavard, e fa capire senza giri di parole di desiderare la seconda stella sulla maglia interista e di andare il più avanti possibile in Champions League.
Sempre a propostio di Pavard, la Gazzetta ha dato spazio anche a un interessante retroscena sul suo passaggio (abbastanza tormentato) dal Bayern all’Inter. Quando, alla fine, i nerazzurri hanno trovato l’accordo di massima con i tedeschi sulla cifra (i 30 milioni di euro più 2 di bonus), Thomas Tuchel avrebbe provato di nuovo a bloccare la trattativa…
Così, in Germania, si sarebbe creato l’ennesimo empasse, risolto solo grazie a un intervento diretto e abbastanza forte da parte dello stesso Pavard. Il francese avrebbe infatti affrontato vis-a-vis l’arcigno Tuchel: la Gazzetta racconta di un colloquio dai toni assai accesi nell’ufficio dell’allenatore.
Durante questo colloquio, Pavard avrebbe chiarito che il suo tempo a Monaco era terminato e che Turchel non avrebbe più potuto contare su di lui, dato che mentalmente e moralmente si sentiva già interista.
Pavard punta alla seconda stella: “Voglio restituire ai tifosi l’affetto che mi hanno dato“
Il francese ha detto che vestire la maglia dell’Inter è stata la scelta giusta: “Sono stato accolto molto bene da tutti, da mister Inzaghi a Javier Zanetti, fino ai compagni di squadra. Ho scoperto un bello spogliatoio”. Dopo sette anni in Germania, Benji voleva una nuova sfida, nuovi stimoli. “L’Inter mi voleva già a gennaio con un progetto che è quello che cercavo“.
Pavard ha anche confessato che Giroud ha provato a portarlo al Milan. “Olivier mi parlava dell’Italia e della Serie A, del tifo negli stadi“. Proprio il tifo italiano è uno degli aspetti che maggiormente affascina il difensore: “Mi piace il fervore dei tifosi. All’Inter ho trovato proprio quello che cercavo“.
Dopodiché Benji ha voluto commentare la parata dell’amico Olivier contro il Genoa nell’ultima di campionato. “In realtà, speravo che il Genoa alla fine segnasse. Ha fatto una bella uscita, magari lo mettono in porta anche in Nazionale“.
All’ex Bayern, la Serie A, piace tanto. Ha infatti citato come modelli gli ex nerazzurri Laurent Blanc e Walter Samuel, e poi alcune icone del calcio italiano come Paolo Maldini e Lilian Thuram. “Sono tutti fonte di ispirazione: ho 27 anni e posso migliorarmi e imparare molto. All’Inter posso realizzarmi“.
Il rapporto con Inzaghi e i milanisti: gli obiettivi di Benji
Pavard ha parlato largamente del suo rapporto con Inzaghi, definendo il suo nuovo allenatore come un leader, un condottiero, un grande motivatore in partita e in allenamento, un ottimo tecnico che non sottovaluta nessuna squadra. “Un esempio di cosa mi chiede di diverso: l’appoggio al terzino destro per poi avanzare in profondità, cosa che non facevo al Bayern, dove invece mi dicevano di restare dietro, soprattutto in una difesa a tre“.
“Con il mister c’è un buon rapporto“, ha continuato Pavard, “ma devo imparare rapidamente l’italiano perché lui sa solo qualche parola di francese“.
Il difensore francese ha poi ribadito di essere venuto a Milano per mettere la seconda stella sulla maglia. Vorrebbe restituire ai tifosi l’affetto che gli hanno dato fin da prima che firmasse, attraverso i tanti messaggi ricevuti sui social: “Si meritano grandi trofei“.
Milano, gli piace. Apprezza la cucina, anche se ha raccontato di avere poco tempo per frequentare i ristoranti. Frequenta Giroud e Theo, che sono amici, finché arriva il derby… “Anche per questo non ho esagerato troppo con Giroud e Theo dopo il derby stravinto. Casomai mi rifaccio alla fine, se vinciamo il campionato“.