Si torna a parla dei scommesse illegali nel calcio, dopo il caso Fagioli: lo juventino rischia una lunga squalifica
Il giocatore della Juve Nicolò Fagioli si è autodenunciato alla procura della FIGC e pare che sia stato già interrogato da Chiné. Il ragazzo si presenta come l’indagato illustre di una maxi-inchiesta su un giro di scommesse illegali, sul calcio e non. La storia si ripete: di nuovo, un giocatore bianconero sembra essere implicato nello spiacevole filone delle scommesse illecite (successe già a Buffon).
Non è un periodo semplice per la Juve. La società bianconera non si è ancora del tutto ripresa dopo i casi legati alle plusvalenze e alle manovre stipendi (con conseguenza l’esclusione dalla Champions) e nelle scorse settimane ha dovuto affrontare la notizia della positività di Paul Pogba al testosterone . Come se non bastasse, scoppia ora il caso Fagioli.
Che cosa ha combinato il giovane centrocampista bianconero? A quanto pare, Faglioli sarebbe un ludopatico. Uno di quei tanti giocatori incalliti che finiscono nella rete delle piattaforme illegali di scommesse.
Ne ha parlato estesamente l’avvocato Enrico Lubrano, intervenendo ai microfoni di TvPlay. Lubrano ha descritto la questione Fagioli come un caso molto serio e delicato. “La Procura della Repubblica territorialmente competente ha aperto un’indagine penale, e a quel punto la Procura Federale della FIGC ha chiesto gli atti per appurare se ci sono riflessi disciplinari sulla sua condotta“.
Caso Faglioli: lo juventino rischia una lunga squalifica
In pratica, anche se nessuno se lo augura, potrebbe anche venir fuori che Fagioli ha alterato direttamente o indirettamente il corso di eventi calcistici in Serie A per trarne profitto scommettendo.
E se le indagini penali andranno per le lunghe, quelle sportive, per l’eventuale rilevanza ai sensi dell’articolo 24 del Codice della Giustizia Sportiva, potrebbero portare a una sentenza in tempi brevi. Insomma, Fagioli potrebbe andare incontro all’archiviazione o al deferimento, per poi dover affrontare i tre gradi di giustizio.
“Se questa condotta venisse provata, ovvero l’aver effettuato delle scommesse anche presso soggetti autorizzati e anche in settori diversi dal calcio“, ha spiegato l’avvocato, “il giocatore rischia una sanzione non inferiore ai tre anni, quindi dai tre anni in su“.
La squalifica triennale scatterebbe qualora fosse provato che le scommesse di Fagioli abbiano coinvolto eventi organizzati dalla FIGC, UEFA o FIFA, quindi legati al calcio organizzato. “C’è un rischio parallelo per la società, anche se limitato“, ha poi dichiarato l’intervistato.
L’indagine e i possibili esiti per calciatore e club
Secondo l’avvocato, la Juventus potrebbe rispondere della condotta del proprio tesserato per responsabilità oggettiva, ma solo con una sanzione pecuniaria, cioè un’ammenda. “L’unica possibilità di rischio per la società è una situazione accertata di omessa denuncia a carico del legale rappresentante. Solo in quel caso la società rischierebbe una responsabilità diretta con l’omessa denuncia che porterebbe a penalizzazioni e sanzioni più gravi“.
Secondo l’intervistato, il coinvolgimento della Juventus rappresenterebbe un caso estremamente remoto, comunque. Anche se in questo momento la FIGC sta valutando tutte le possibili ipotesi.
Resta da capire come Fagioli si sia lasciato andare a simili condotte. La Polizia sarebbe risalita al profilo del centrocampista juventino dopo una lunga e complessa indagine ora valutata dal pubblico ministero Manuela Pedrotta. Non si sa ancora se possa essere stato il calciatore a scommettere online in prima persona. Bisogna anche capire se ha puntato sul calcio o altri sport. E se ha cercato di influenzare i risultati delle partite della Juve per scommettere.
In ogni caso, il gioco d’azzardo (legale e, a maggior ragione, illegale) è una condotta grave per gli sportivi. Per il giovane nel giro della Nazionale, esploso nella Next Gen bianconera, le cose potrebbero dunque mettersi molto male.