Come Julio Cesar: un altro brasiliano a difendere la porta nerazzurra; ma l’investimento potrebbe costare caro (c’è una clausola di rescissione da 60 milioni)
L’Inter crede ancora in uno dei portieri seguiti quest’estate per il dopo-Onana. Subito dopo aver preso il trentaquattrenne Yann Sommer, con tutte le difficoltà dovute a una trattativa meno fluida del previsto, Ausilio e Marotta avevano intenzione di chiudere per un altro portiere, più giovane, cui affidare il futuro. A inizio estate si era puntato su Vicario. Poi si era parlato di Carnesecchi. Verso luglio il nome più forte era quello di Trubin, ora al Benfica. L’alternativa, oggi ancora in piedi, era quella di arrivare a Bento.
Molti interisti avevano accolto con favore la suggestione: Bento era apparso a tanti come un possibile erede di Julio Cesar, l’eroe del Triplete, e non solo per la sua provenienza brasiliana. L’estremo difensore dell’Athletico Paranaense (o ora anche della Nazionale brasiliana) è più che un promettente obiettivo. Il classe 1999 si era anche esposto quest’estate dichiarando di essere entusiasta della proposta arrivata dall’Inter: “Ho già parlato con la dirigenza e il mio sogno è nelle mani del presidente“, aveva detto.
L’Inter era pronta a spendere intorno ai 9 milioni. Ma l’Athletico Paranaense ha voluto chiedere di più, puntando sul fatto che il portiere, il cui contratto andrà in scadenza nel 2026, è legato al club da una clausola di rescissione pari a 60 milioni.
60 milioni per il nuovo Julio Cesar: ecco quanto può spendere l’Inter per Bento
Dopo l’affare ormai sfumato di Anatoly Trubin dallo Shakhtar Donetsk, l’Inter è stata davvero vicina a prendere l’estremo difensore brasiliano. Dopo che il ragazzo stesso aveva confermato l’interesse da parte dei nerazzurri nei suoi confronti nell’intervista a Radio Transamérica (dopo una sfida contro il Santos in Copa Libertadores), la trattativa sembrava in discesa.
L’idea era quella di prendere Bento come prospetto da accostare a Sommer nella stagione in corso, per poi lanciarlo definitavamente nel 2024/25, anche considerando l’età anagrafica dello svizzero. Guardando le prestazioni di Bento si capisce perché viene paragonato a Julio Cesar e perché la sua società lo ha protetto con una clausola da 60 milioni.
Il ragazzo dimostra buona reattività, sa parare sia in slancio che da terra e ha ottimi numeri nelle uscite basse. Inoltre rivela di saper giocare con i piedi. Ha tecnica per costruire dal basso ma sa anche rilanciare forte, con il rinvio lungo. Nelle ultime partite sembra essere cresciuto anche nella capacità di leggere i movimenti dei compagni in fase di ripartenza. Ha il passaporto italiano, il che non guasta.
A quanto pare, Ausilio è ancora convinto di poterlo prendere. Bento potrebbe così raccogliere l’eredità di Julio Cesar, e riportare in squadra un elemento bravo con i piedi come lo è stato André Onana. Quindi è probabile che nei prossimi mesi possa scattare un nuovo assalto. Per il Corriere dello Sport, un tentativo potrebbe essere fatto già a dicembre, ma comunque in ottica di formalizzare l’acquisto in estate.
Operazione per la prossima stagione: Bento al posto di Audero
L’operazione è però complessa. Sia perché l’Athletico Paranaense chiede tanto sia perché ora il ragazzo è stato convocato dal Brasile (non è partito con la Seleçao solo per infortunio). Bento Matheus Krepski potrebbe essere davvero un buon acquisto. Ma l’Inter non sembra disposta a spendere più di 12-15 milioni.
Il ragazzo gioca titolare solo dal 2022, anche se è cresciuto nell’Athletico Paranaense. Nella sua prima stagione da protagonista, ha collezionato oltre 50 presenze tra tutte le competizioni e giocando sempre discretamente. Da subito si è mostrato un portiere reattivo e di personalità (anche se non immune a papere).
La scorsa stagione ha mantenuto la porta inviolata in 41 occasioni. La sua crescita non è passata inosservata in Brasile, dove lo ritengono un possibile futuro titolare della Nazionale. E nella mente di molti tifosi nerazzurri non può non tornare la figura di Julio Cesar. Bento è più alto di Cesar e interpreta il ruolo dell’estremo difensore con uno stile più moderno. Ciononostante ricorda in molte cose il portierone nerazzurro del Triplete, che di sicuro è uno dei suoi modelli.