Marotta, bordata a Lukaku: “Preferisco Icardi”

Marotta risponde alle insinuazioni di Lukaku e parla fuori dai denti di obiettivo Scudetto, lasciandosi poi andare, en passant, a un velenoso confronto fra Icardi e Big Rom

Eccolo finalmente, è tornato: Beppe Marotta sembra averne abbastanza del profilo basso. Forse è arrivato il tempo di mostrarsi di nuovo come autorevole e grintoso dirigente, giusto un po’ mordace. Un uomo che sembra avere totale controllo sulle situazioni. Uno che sa di poter gestire una squadra di livello, pronta a raggiungere nuovi, importanti traguardi. È sempre stato un ambizioso, don Beppe. Nel senso che ha saputo mirare in alto e lavorare con metodo per arrivare lì, nel punto che desiderava raggiungere.

Marotta su Lukaku e Icardi
Beppe Marotta (LaPresse) – interlive.it

Per questo sembra tornato nel dominio di sé stesso. Protagonista del Festival dello Sport di Trento con un evento monografico dal titolo Inter Nos, l’ad ha parlato del momento dell’Inter, delle polemiche sorte intorno alla questione Lukaku, di Inzaghi e della voglia di aggiungere un seconda stella alla casacca nerazzurra.

Per Marotta l’Inter sta tornando a essere un club importante, con una squadra forte. “Nella continuazione di un ciclo iniziato qualche anno fa, c’è una maggiore consapevolezza nei nostri mezzi“, ha spiegato l’ad, rivelando poi che la società attuale si pone l’obiettivo di entrare nella storia del club. “Non è l’incidente di percorso che influisce… quella è una cosa che fa parte di ogni disciplina. Vanno lette le prestazioni, che ci fanno dire di poter essere autorevoli protagonisti“.

L’arrivo di Thuram può essere interpretato, secondo il dirigente, anche come effetto di questa crescita in termini di appeal del club: il francese ha scelto l’Inter attratto dalla prospettiva di poter giocare in nerazzurro, e per farlo ha rifiutato ricche proposte di top-club.

Merito di Inzaghi, a detta di Marotta, dello sforzo economico della proprietà e dell’impegno profuso da tutti i membri della dirigenza. Staff tecnico, dirigenza e presidente. Tre anime che lottano ora per un unico, dichiarato obiettivo: lo Scudetto, il ventesimo della storia interista.

Marotta ha poi tirato in ballo il concetto di Pazza Inter per spiegare certi momenti altalenanti che caratterizzano le prestazioni della squadra, anche se ritiene normali e giustificabili dei cali di tensione. “Questi cali vanno gestiti nel modo migliore“, ha ammesso con un sorriso.

La seconda stella è dunque l’obiettivo principale del club, e Marotta non si è nascosto. “Tenere l’asticella alta è uno stimolo, perché tutto lo staff lavora per migliorare e per motivare la squadra“, ha detto, aggiungendo che l’ambizione va mai confusa con l’arroganza, che di norma è difetto che si paga caro.

Marotta: “Preferisco Icardi a Lukaku

Opportunamente punzecchiato, Beppe Marotta ha anche parlato a lungo della questione Lukaku, commentando la situazione dopo le vaghe accuse lanciate dall’attaccante dal ritiro con il Belgio. “Per chi come me ha visto tante dinamiche, non c’è da spaventarsi. Nel calcio il Dio denaro la fa da padrone. Ma ormai è il passato. Quando si vive un rapporto di fiducia, quel sentimento può diventare sfiducia ma anche delusione… Lukaku fa parte di un passato recente, e io guardo al futuro, che è la cosa più importante“.

Icardi meglio di Lukaku
Lukaku (LaPresse) – interlive.it

Marotta ha dunque annunciato di star attendendo che Lukaku parli, così come ha promesso, per rivelare i particolari a suo dire scioccanti finora taciuti: “Liberissimo di farlo, ma non credo dica certe cose…“.

La panchina di Istanbul, per il dirigente nerazzurro, non ha potuto pesare sulla decisione di Big Rom di andar via. “L’accettare la proposta da parte dell’Inter non può dipende da un episodio ma dovrebbe arrivare da un rapporto di grande rispetto e riconoscenza da parte nostra. Non vedo cosa Lukaku possa creare come polemica: è una cosa sterile sulla quale non vogliamo cadere“.

Marotta si è poi voluto rivolgere ai tifosi, consigliando loro di manifestare in modo consapevole e civili i propri sentimenti. Per l’ad, l’idea dei 50.000 fischietti in Inter-Roma potrebbe essere controproducente: “Possono distrarre i giocatori. Meglio fare il tifo“.

Infine la bordata definitiva a Lukaku. Alla domanda su chi preferisce fra Icardi e Lukaku, Marotta ha risposto senza esitazioni: “Per come si sono svolte le cose… preferisco Icardi“.

E i tifosi, più di quanti sia lecito attendersi dopo tutto ciò che è stato, già sognano un ritorno di Maurito all’Inter. Ovviamente Marotta non si riferisce a una preferenza tecnica. Ciò che intende l’ad è che la separazione da Icardi è stata meno traumatica per l’Inter a livello emotivo, funzionale, organizzativo ed economico.

Nonostante tutti i suoi errori, l’argentino ha mostrato più rispetto per i colori nerazzurri: Icardi voleva rimanere all’Inter, ma quando è stato messo alla porta, ha accettato il PSG, negandosi a Milan e Juve. Cose che Lukaku non ha fatto. Il belga ha complicato con il suo atteggiamento ambiguo i piani di mercato dell’Inter, dopo aver voltate le spalle già due volte al club, arrivando persino a trattare senza problemi con i bianconeri e i rossoneri.

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