Già quest’estate è stato un nome molto chiacchierato sul mercato, quello di Joshua Zirkzee. A un certo punto sembrava che il Bologna potesse cederlo per trattenere Arnautovic
Proprio la cessione dell’austriaco all’Inter ha costretto il ds Marco Di Vaio ha interrompere qualsiasi trattativa aperta per la cessione del talento olandese. E così Zirkzee è rimasto a Bologna, per rilanciarsi e tornare a splendere come aveva fatto da giovanissimo al Bayern Monaco. Anche l’Inter, così come il Napoli e il Milan, ha messo gli occhi sul ventiduenne. E di certo avrà influito il goal che il ragazzo ha segnato proprio ai nerazzurri, nell’ultima sfida di campionato.
Dopo qualche anno di appannamento, il giovane più volte accusato di inconcludenza o scarso impegno, è tornato a fare la voce grossa come attaccante. A dire il vero, il Bologna ci ha sempre creduto, pagandolo 8,5 milioni quando nessuno o quasi sperava che fosse più recuperabile.
Si vuol mettere in mostra, Zirkzee, e ora tutti stanno aprendo gli occhi. Qualcuno sta anche rammentando le sue prove al Bayern, quando appena diciottenne si era segnato come uno dei centravanti più promettenti della sua generazione: un attaccante potente ma anche molto tecnico, veloce e in grado di saltare l’uomo con il colpo di genio improvviso.
Spesso un po’ troppo avulso alla manovra e poco cattivo: questi i suoi difetti. Al Meazza contro l’Inter ha fatto vedere di essere un terminale offensivo di grande qualità ed efficacia.
Anche l’Inter segue Zirkzee: parte l’asta con i club di Premier e il Napoli
Nell’estate 2022, quando arrivò al Bologna dal Bayern Monaco, Zirkzee sapeva di dover crescere all’ombra di Arnautovic. E lo ha fatto nel modo migliore: con umiltà e rubando tutti i segreti del mestiere alla nuova punta dell’Inter. Ceduto l’austriaco, è arrivato il suo momento, e ne ha saputo approfittare.
Si può dire senza imbarazzo che, in questo avvio di campionato, Zirkzee è riuscito a reggere quasi da solo il reparto avanzato. La scorsa estate era stato cercato dall’Ajax, dall’Everton, dal Fulham e forse dal Napoli, ma i dirigenti del Bologna hanno voluto trattenerlo, sapendo che Arnautovic sarebbe potuto andar via. Anche l’olandese è stato però contento di restare a Bologna.
Continuando a segnare e a giocare con maggiore cattiveria, è facile prevedere che il mercato continuerà a seguirlo e a corteggiarlo. All’Everton e al Fulham potrebbero aggiungersi altri club di Premier, più prestigiosi. E fra le pretendenti potrebbe di nuovo farsi sotto, con più convinzione, il Napoli.
Marco Di Vaio, direttore sportivo del Bologna, ha parlato delle buone prove del suo attaccante a Radio Sportiva. “Joshua“, ha detto, “è al primo anno vero come prima punta in un club importante come il nostro. La sua risposta dopo l’addio di Arnautovic è stata ottima, come attenzione, voglia“.
Secondo Di Vaio il ragazzo sta dimostrando grandi potenzialità, e può ancora migliorare giorno per giorno. “Ha un atteggiamento diverso ora, quando sbaglia vuole migliorare e raggiungere i livelli più alti. Secondo me è un Arnautovic con dieci anni di meno: ha quelle caratteristiche lì“.
Un Arnautovic con dieci anni di meno
Ecco: invece di andare dritta su Arnautovic, l’Inter avrebbe potuto rischiare un pochino (almeno apparentemente) e investire con coraggio un paio di milioni in più per prendere Joshua Zirkzee: tecnicamente, il ragazzo può ancora crescere e trasformarsi in un top-player.
Ovviamente la speranza è che Arnautovic possa recuperare in fretta e dimostrare che tecnicamente e tatticamente è ancora un giocatore prezioso. Ma in senso economico e sportivo (in termini cioè di progetto), l’affare che ha portato l’austriaco a Milano sembra ancora poco giustificabile. Zirkzee sarebbe stato una scommessa, ma facile da vincere.
Non a caso, quando era al Bayern, era corteggiatissimo. Sì, ha giocato male al Parma e non si è distinto nel primo anno al Bologna, ma gli esperti di calcio ne hanno sempre apprezzato la fisicità e la tecnica. Dopotutto, se a soli diciotto anni è entrato in prima squadra al Bayern è perché è sempre stato forte.
Anche in Belgio, all’Anderlecht, non ha giocato male: il ragazzo mise a segno 18 reti e 13 assist in una stagione. Ma al pubblico belga sembrava troppo grezzo e spesso svogliato. Per questo è stato rispedito in Germania. Il Bologna ci ha creduto quando sembrava che nessuno si ricordasse più del talento espresso pochi anni prima dal giovane. E ora a ventidue anni il ragazzo è tornato a far bene. Non è più una promessa.