C’è chi sostiene che la cessione dell’Inter da parte di Zhang sia sempre più probabile. Ecco il punto di vista di un ex dirigente nerazzurro
Ernesto Paolillo è un esperto di economia e soprattutto uno che s’intende parecchio di calcio e di gestione di società sportive. In passato è stato presidente dello Spezia Calcio. Ha ricoperto quell’incarico per un solo anno, dal 2004 al 2005, facendo però evitare alla squadra ligure il fallimento e riuscendo a conquistare la Coppa Italia di Serie C del 2005. Subito dopo ha farro il suo ingresso nel Consiglio d’amministrazione dell’Inter con delega al settore giovanile.
Nel 2006 Paolillo era l’amministratore delegato e il direttore generale del club nerazzurro, in sostituzione di Mauro Gambaro. Poi, con Michel Platini, già presidente UEFA, e Jean-Michel Aulas, presidente del Lione e membro dell’ECA, ha fondato il “Fair Play Finanziario“, il sistema secondo cui ogni società di calcio deve riequilibrare il bilancio per evitare l’esclusione dalle competizioni calcistiche europee.
Ernesto Paolillo ha lasciato l’Inter nel 2012, specializzandosi poi come professore di Economia dello Sport. E proprio come esperto di economia sportiva ed ex dirigente nerazzurro, Paolillo può interpretare bene l’attuale situazione finanziaria dell’Inter, con le voci di una cessione e con i rischi del rifinanziamento.
Intervistato da TMW, l’ex dirigente nerazzurro ha voluto analizzare il delicato momento del club e tutte le voci su un possibile cambio di proprietà: “La cessione da parte di Zhang è più che possibile: è probabile“, ha detto l’ex banchirere e dirigente sportivo. “E lo dicono varie cose“. Innanzitutto, secondo l’ex dirigente conta la necessità di trovare una soluzione al debito in scadenza. Due sono le strade percorribili al momento da Steven Zhang: lo rimborsa o trova il modo di rinnovarlo.
Cessione probabile: Paolillo analizza la situazione finanziaria dell’Inter
“Per questo c’è anche l’ipotesi cessione. E poi noto un po’ di disimpegno da parte nella proprietà… Secondo me la mancanza di nuovi investimenti e di iniziative sono indizi che fanno pensare a un nuovo futuro“.
Il problema dei debiti è il vero limite di Zhang. Con un onere debitorio con Oaktree salgono attorno ai 370 milioni, l’Inter cinese non può facilmente risolvere il passavo. “Il passivo lo conosciamo tutti“, ha commentato l’intervistato, “ma c’è anche un valore patrimoniale dei giocatori, quindi c’è anche l’attivo“.
In definitiva, per Paolillo, è più probabile una cessione piuttosto rispetto all’eventualità che il giovane presidente cinese lasci scadere i termini del debito. Una simile deriva implicherebbe l’abbandonare il club nelle mani di Oaktree. In questo senso, per Zhang, cedere vorrebbe poter dire andare in pari. E soprattutto non lasciare la società in mano ai creditori.
Capitolo Al-Thani: la prospettiva di Zhang
Tornando proprio all’ipotesi cessione, Paolillo ha parlato anche di Zilliacus e delle voci, rilanciate dallo stesso miliardario finlandese, di una possibile società con Al-Thani per comprare l’Inter. “Il mondo arabo, pur avendo le possibilità di un’operazione del genere, potrebbe esitare per una questione di immagine“. L’intervistato tira in ballo questioni relative all’instabilità dell’area…
“I soli interessati possono arrivare dal Medio Oriente o dagli Stati Uniti, dove c’è una mentalità di investimento nel calcio marcata e non sperimentata“. Ecco dunque l’idea che si è fatto l’ex banchiere.
L’ex dirigente nerazzurro non vede in questo momento interessi europei o asiatici. Ma le vicende politiche non aiutano, ovviamente. Per Paolillo, comunque, le ipotesi Investcorp e Al-Thani sono interessanti e non bisognerebbe snobbarle.