Bufera scommesse, confessione choc: “Ho giocato sull’Inter”

Il primo reo confesso del nuovo caso scommesse ha dichiarato di aver giocato sull’Inter e sul Milan: la confessione apre a nuovi inquietanti scenari

Ieri notte, Nicolò Fagioli è tornato sui social dopo un breve ma gravosissimo silenzio, dipeso dall’esposizione provocata dal terremoto del caso scommesse, di cui il centrocampista della Juventus è stato il primo indiziato e il primo reo confesso. Fagioli è stato già condannato per i suoi errori e ha patteggiato una pena pari a 7 mesi di squalifica, dopo aver ammesso di fronte al procuratore Chiné di aver preso parte a scommesse illegali.

"Scommettevo su Inter e Milan"
Caso scommesse: la confessione – interlive.it

Tutti ragionano su ciò che ha fatto, e sulla gravità di certi atteggiamenti, anche se finora si sa ancora poco del reato in sé e del contesto. Per questo, su Instagram, il ragazzo ha voluto parlare di sé e protestare contro chi, probabilmente, si sta accanendo troppo nei suoi confronti. “Pensavo di partire chiedendo scusa“, ha scritto Fagioli in un messaggio, “non solo ai tifosi bianconeri ma a tutti i tifosi del mondo del calcio e dello sport per l’errore ingenuo che ho fatto“.

Invece no“, si legge ancora, “sono obbligato a partire con lo schifo che scrivono su di me giornali e persone, solo per mettermi in cattiva luce con mille falsità… o forse meglio, solo per conquistare due visualizzazioni in più“. Lo sfogo è corredato da un’iconcina di una faccia che vomita e da un monito finale: “Presto parlerò“.

Intanto, sono venute fuori anche altre parole. Quelle con cui Fagioli ha confessato i suoi reati di fronte agli inquirenti. Una confessione, centrata sul caso scommesse, che farà a lungo discutere. O almeno si spera. La paura è infatti che tutto il filone possa venire presto sottostimato o insabbiato.

La Procura Federale si è accordata col calciatore: essendosi autodenunciato, Fagioli sconterà una squalifica di 12 mesi (5 dei quali commutati in prescrizioni alternative), e pagherà un’ammenda di 12.500 euro. Il reato contestatogli è la violazione dell’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva. Una norma che vieta la possibilità di effettuare scommesse su eventi calcistici organizzati da FIGC, UEFA e FIFA.

La confessione fiume di Fagioli sul caso scommesse: “Ho puntato anche su Inter e Milan

Pare che Fagioli abbia comunicato agli inquirenti il suo disagio ormai soverchiante. Non dormiva più la notte, angosciato dall’enorme debito che aveva accumulato. “Più il tempo passava più il debito mi ossessionava“, ha raccontato lo juventino a fine settembre, di fronte al procuratore federale Giuseppe Chiné, al procuratore aggiunto Giorgio Ricciardi e al sostituto procuratore Luca Scarpa. “I soldi che dovevo continuavano ad aumentare e pensavo di giocare solo per tentare di recuperare“.

Fagioli, la confessione
Fagioli (LaPresse) – interlive.it

Le persone con cui si era indebitato giocando sull’app Treema lo avrebbero minacciato per mesi, spaventandolo a morte. Gli avrebbero spezzato le gambe. “Il debito ormai era così grande che anche se vincevo la scommessa, non incassavo nulla“, ha continuato Fagioli.

Nella confessione si è dato largo spazio al coinvolgimento di Sandro Tonali. Secondo lo juventino sarebbe stato proprio l’ex Milan a iniziarlo alle scommesse: “per vincere la noia, per provare ebbrezza“.

Lo vidi giocare e gli chiesi cosa stesse facendo, mi disse che potevo farlo anch’io perché non c’era traccia delle scommesse. E mi fece registrare tramite un account al sito in questione“. Sul discorso delle credenziali, Fagioli ha detto di ricordare chi gliele avrebbe fornite né su che tipo di scommesse puntasse Tonali.

Riguardo alle proprie, di scommesse, il centrocampista bianconero ha ammesso di aver puntato anche sul calcio. “Le prime scommesse le piazzai su eventi di tennis e poi di calcio. Ho effettuato delle scommesse su siti irregolari, ricordo di uno denominato Betart e di un altro, Icebet. Ce n’erano altri ma non ricordo come si chiamavano perché cambiavano nome ogni mese“. Fra le squadre di Serie A su cui avrebbe puntato ci sarebbero anche l’Inter e il Milan.

Il ruolo della Juventus: “Non mi fidavo

Il centrocampista della Juventus ha ammesso che il suo club, fin dalle giovanili, lo aveva informato più volte che i tesserati non potevano fare scommesse sia legali che illegali su partite di calcio. Dopodiché ha rivelato di aver giocato su partite nazionali e internazionali, senza però mai scommettere sulle squadre in cui ha giocato, cioè Cremonese e Juventus.

Corona: altre 3 nomi
Fabrizio Corona (Instagram) – interlive.it

Il ragazzo ha confessato di aver puntato soprattutto su partite in corso di svolgimento. Avrebbe scommesso sul pareggio o la vittoria del Milan in una partita che i rossoneri hanno perso 2-1 contro il Toro. E poi avrebbe giocato su Porto-Atletico Madrid e Real Madrid-Inter.

Non ho mai parlato delle mie scommesse con dirigenti o calciatori e tesserati della Juventus perché non mi fidavo di nessuno“, ha concluso il reo confesso. Intanto, Corona avrebbe tirato fuori altri tre nomi, intervistato da Valerio Staffelli a Striscia la Notizia. Tra questi, tutti non confermati, c’è un altro juventino: Gatti. Oltre al difensore bianconero, secondo Corona, sarebbero coinvolti, El Shaarawy della Roma e Casale della Lazio.

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