‘Caso’ Lukaku, Dimarco esce allo scoperto: “Ecco cosa è successo”

Anche Dimarco ha qualcosa da dire al vecchio amico Romelu Lukaku. Lo fa a braccia incrociate, di fronte a una telecamera: ecco cos’ha rivelato

Ospite alla trasmissione Stasera c’è Cattelan, su RAI 2, Federico Dimarco ha parlato della sua carriera e della soddisfazione di essere diventato in pochi anni un titolarissimo dell’Inter, e poi si è soffermato anche sul suo rapporto con Romelu Lukaku. L’esterno nerazzurro era molto vicino al belga, anche umanamente. I due condividevano addirittura la stessa agenzia di rappresentanza: Lukaku aveva mediato affinché Dimarco migrasse verso la Roc Nation.

Dimarco parla dell'addio di Lukaku
Dimarco con Lukaku la scorsa stagione (LaPresse) – interlive.it

Le cose sono cambiate completamente in pochi mesi. Ora Lukaku gioca nella Roma e non è più rappresentato dall’agenzia newyorkese fondata dal rapper Jay-Z. Dimarco, invece, è diventato uno dei giocatori simbolo dell’Inter e presto i suoi agenti americani tratteranno con il club un nuovo rinnovo.

Alessandro Cattelan, il presentatore del talk e noto tifoso interista, ha subito voluto domandare a Dimarco di confessare che cosa ha pensato, a caldo, dopo quel colpo di testa respinto da Lukaku in finale di Champions League. “Te lo dico dopo quello che ho pensato, qui non si può dire…“, ha risposto il laterale nerazzurro.
Dopodiché, è arrivata puntale la domanda sull’addio di Lukaku. O meglio su quei giorni in cui il belga sembrava sparito, negandosi ai dirigenti e ai compagni. “È successo quello che c’è scritto dappertutto“, ha risposto Dimarco. “Ci sono rimasto un po’ male perché sono stato vicino a lui tutto l’anno. Non entro nel merito perché ora è in un’altra squadra. Ora torna a San Siro. Siamo carichi, come per tutte le partite“.

Dimarco sulla “parata” di Lukaku e il suo mancato ritorno a Milano

Resterà nella storia, quel suo colpo di testa rimpallato quasi sulla linea da Lukaku nella finale di Champions contro il City. E Dimarco continuerà probabilmente a pensarci per sempre. Tutto sarebbe cambiato, se quella palla fosse entrata. E magari Lukaku sarebbe ancora un calciatore dell’Inter. Da questo punto di vista, alla luce di quanto emerso sul calciatore e la sua affidabilità, meglio che quel pallone si sia fermato…
Dimarco sull'addio di Lukaku
Dimarco ospite a Stasera c’è Cattelan (YouTube) – interlive.it
Quel clamoroso episodio della sfida di Istanbul contro il Manchester City fa parte del passato, come ne fa parte anche Lukaku. Lo ha ripetuto anche Marotta, intervistato dalla Gazzetta dello Sport. E lo stesso Dimarco non sembrava così coinvolto, nonostante l’ammissione di esserci rimasto male dopo l’addio dell’attaccante belga all’Inter.
La cosa più importante per il laterale sinistro dell’Inter, ora, è continuare a far bene in nerazzurro. Dimarco, prodotto del settore giovanile nerazzurro, è pronto a diventare una bandiera del club. Sempre di fronte a Cattelan, il ragazzo ha anche confessato di aver attraversato momenti di incertezza, in cui la speranza di poter tornare all’Inter erano davvero poche.

Uno dei migliori terzini sinistri d’Europa

Ci sono stati momenti in cui ho toccato davvero punti bassi, come a Sion, quando mi sono rotto il metatarso o a Parma quando ho rotto il tendine dell’adduttore” ha detto ancora l’esterno nerazzurro. “Grazie al mister avuto a Verona sono riuscito a riguadagnarmi l’Inter“.
Dimarco parla dell'addio di Lukaku
Dimarco ospite a Stasera c’è Cattelan (YouTube) – interlive.it
Quel mister è Ivan Juric, oggi allenatore del Torino, prossimo avversario dell’Inter in campionato. Dopo arriverà Lukaku con la Roma. Una partita ancora più sentita. “Essere di Milano“, ha concluso Dimarco, “e giocare nella squadra per cui tifi da bambino è un’emozione davvero bella“.

Ed è qualcosa che fa la differenza, quell’emozione. Un calciatore tifoso dà sempre tutto sé stesso. Non è un luogo comune. Ce ne accorgiamo proprio da quello che fa ogni volta Dimarco, dalla tenacia che gli ha permesso di imporsi e di diventare uno dei terzini sinistri più apprezzati in Europa.
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