All’Inter hanno già in progetto di vendere un altro big: era nell’aria, ma l’ammissione di Marotta fa discutere tutti i tifosi
La strada è già segnata e sembra che sia ormai una soluzione indeprecabile. Per continuare a mantenersi in piedi, e a camminare sulle proprie gambe, l’Inter deve mettere in conto una cessione di altro big anche la prossima estate. E, in linea teorica, sarà così in perpetuum. Nella recente intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Beppe Marotta è tornato su un delicato argomento già toccato in passato: l’esigenza ineludibile di vendere gli asset tecnici più quotati, per tenere i conti in ordine.
Secondo Marotta tutti i club devono confrontare con il player trading, ovvero con la necessità di vendere nel momento giusto per ricavare denaro da mettere a bilancio e poi comprare un sostituto di cui far crescere il valore. “Un giocatore di peso all’anno va venduto, questo il tifoso deve capirlo“, ha insistito l’ad.
Marotta ha descritto l’Inter come un modello di sostenibilità. “È inammissibile che una proprietà debba continuamente immettere soldi, e la famiglia Zhang lo ha fatto per circa 900 milioni di euro. Noi, come management, abbiamo un vantaggio, la possibilità di lavorare con tranquillità: questo a Zhang va riconosciuto. Ma non c’è un club che oggi possa fare a meno del player trading…“. Da qui l’esigenza di vendere un big e poi un altro, ogni stagione.
Secondo il dirigente, il club non deve mai cedere alla trappola di preoccuparsi solo di non perdere un dato calciatore: la preoccupazione principale deve essere un’altra, e cioè quella di mandare avanti la società. “Bisogna preoccuparsi che la propria squadra abbia vita perenne, garantendosi il presente e il futuro“.
Marotta detta la linea: vendere un altro big è doveroso
Come lo stesso Marotta ha affermato, una situazione del genere va tuttavia spiegata al tifoso, che ovviamente fa fatica prima a capire e poi ad accettare che ogni anno i giocatori più forti vengano ceduti.
Marotta è manager commerciale, deve badare ai conti. L’epoca dei mecenati sportivi, almeno in Italia, è finita. E si va avanti solo grazie alla programmazione e al lavoro virtuoso di un management di alto livello che ci tiene competitivi.
La sostenibilità evocata dall’ad passa attraverso i ricavi (innanzitutto dalla presenza di uno stadio di proprietà), dalle partecipazioni a competizioni internazionali con relativi diritti e da un calciomercato intelligente. Ma l’Inter non è il Bayern, che con lo stadio, il merchandising, gli sponsor ricchissimi, i diritti tv e i premi UEFA può permettersi di trattenere i giocatori più forti e comprare ogni anno almeno altri due campioni…
E se arrivasse un’altra proprietà? La situazione cambierebbe poco. Anche se, almeno inizialmente, una grande proprietà potrebbe puntare a rendere competitiva la squadra facendo investimenti e ripianando le perdite.
Quale sarà il top player da vendere l’estate prossima
La cessione di cui parla Marotta è quindi inevitabile. E il nome su cui tutti puntano come possibile sacrificabile sul mercato è quello di Nicolò Barella. Già dall’arrivo di Frattesi, i tifosi interisti hanno messo in conto un possibile addio al sardo, che attualmente, insieme a Lautaro e Bastoni, è uno dei giocatori nerazzurri dal valore più alto.
Dopo aver preso Dumfries per sostituire Hakimi, Dzeko per rimpiazzare Lukaku e Sommer arriva al posto di Onana, Marotta avrebbe già il sostituto in casa per Barella (e cioè Frattesi). L’altro sacrificabile potrebbe essere Calhanoglu, che ha ventinove anni, e che potrebbe dunque perdere valore sul mercato superando i trenta. Dimarco e Lautaro, visto l’imminente rinnovo, sembrano salvi.
Marotta ha poi spiegato di non riscontrare alcuna necessità di acquistare un attaccante a gennaio. “Se guardiamo i numeri, il reparto ha funzionato alla grande: non c’è stata neppure una partita in cui siamo rimasti a secco…”
🗣@TZilliacus: “Uno stadio tutto nostro sarebbe una grande spinta per il club. Se, da proprietario, punterei sempre su #Inzaghi? È un grande allenatore e a mio avviso sta facendo un grandissimo lavoro” pic.twitter.com/peK95VLWp8
— Interlive (@interliveit) October 19, 2023
L’ad, quindi, non credo che l’Inter investirà su Taremi. “Però siamo l’Inter e siamo sempre attenti a ogni situazione. E ci tengo a dire una cosa: prima i giocatori erano restii ad accettare l’Inter, adesso in tanti vogliono venire, la scorsa estate abbiamo dovuto dire parecchi no. Thuram, Sommer e Pavard ci hanno scelto, vuol dire che l’Inter è considerata credibile“.