Il centrocampista nerazzurro rispedisce al mittente le voci infondate di un suo coinvolgimento nel caso scommesse e promette misure legali a tutela della propria immagine e della sua famiglia
Il caso scommesse ha dilaniato lo scenario calcistico italiano nel corso degli ultimi giorni. Nicolò Fagioli, primo degli indagati per aver ammesso pubblicamente di essere stato colpevole di ludopatia anche su partite di calcio violando i regolamenti federali, dovrà scontare una pena lunghissima. A seguire anche Sandro Tonali dovrebbe essere soggetto alla stessa sorte, con tanto di gravante di aver scommesso su partite del Milan come una scorta di ‘rito scaramantico’.
A questi volti noti ne sarebbero seguiti altri, stando alle voci di corridoio trapelate. E non sarebbe scampato neppure Nicolò Barella, centrocampista dell’Inter, alla loro furia travolgente. Ma nulla di quanto riportato anche su giornali di una certa importanza a livello Nazionale sarebbe vero o fondato.
Il calciatore, venuto a conoscenza di quanto scritto sulla prima pagina de ‘La Verità’, non ha trattenuto il proprio sconcerto additando immediatamente con un intervento sui propri canali social la veridicità – per l’appunto – delle informazioni pubblicate. “Da un giornale che si chiama così ci si aspetterebbe altro, l’unica verità è che siete dei pagliacci“, si legge nell’ultima storia pubblicata sul suo profilo Instagram.
🚨Barella replica a muso duro alla notizia di un suo possibile coinvolgimento nella bufera scommesse pic.twitter.com/WmcPxfEL8t
— Interlive (@interliveit) October 20, 2023
Barella smentisce tutto: “Devo tutelare la mia famiglia”
“Non mi sono mai interessato al gioco d’azzardo, figuriamoci sul calcio che è il mio lavoro”, ha poi continuato Barella a seguire.
“Devo tutelare le mie figlie e la mia famiglia, perciò adirò per vie legali“, ha quindi concluso il calciatore con grande determinazione. Un gesto del tutto giustificabile a contrasto con il caos di una vicenda che starebbe toccando anche nomi e personalità influenti dello scenario italiano senza un vero coinvolgimento degli stessi.