Mario Balotelli continua a punzecchiare Ibrahimovic e svela il nome del calciatore più forte con cui ha mai giocato: è un ex Inter
Negli ultimi giorni, dopo essere stato preso di mira da Zlatan Ibrahimovic, Mario Balotelli ha parlato spesso di Inter, dichiarando di sentirsi un protagonista del Triplete e ribadendo di essersi pentito di aver lasciato troppo presto, e male, la maglia nerazzurra. A trentatré anni, Super Mario cerca il rilancio in Turchia, all’Adana Demirspor, senza aver ancora rinunciato alla possibilità di rivestire la maglia azzurra.
Intervenuto ai microfoni di TvPlay, Mario Balotelli ha commentato la sconfitta della Nazionale italiana contro l’Inghilterra e parlato di quello che, secondo lui, è stato il giocatore più forte col quale abbia mai giocato. Un’altra frecciatina a Ibra…
Riguardo alla sconfitta italiana contro gli inglesi, Balotelli ha voluto criticare le prestazioni di Di Lorenzo e Donnarumma. “Di Lorenzo mi piace“, ha dichiarato l’attaccante, “ma ha sbagliato sul goal di Rashford. Diciamo che, se lo si conosce, non doveva lasciargli l’interno, perché Rashford tira sempre di destro. Invece Donnarumma, su goal di Kane, secondo me, invece poteva fare qualcosa in più”.
Super Mario ha anche definito il mancato rosso a Phillips come una ladrata. Da calciatore, ha ricordato che in interventi simili, quando il piede è così alto è per fare fallo, ed è quindi assurdo che il VAR non sia intervenuto.
Balotelli incorona il più forte di tutti: “Altro che Ibra, era Adriano”
“Ibrahimovic era Ibrahimovic“, ha ammesso l’attaccante ex Inter, City, Milan e Liverpool, “ma il giocatore più forte con cui ho giocato è stato Adriano, che era assolutamente devastante. Tra gli italiani, invece, dico Pirlo”. Quindi, il brasiliano classe 1982 (all’Inter nel 2001/02 e poi dal 2004 al 2009) è secondo Balotelli il giocatore più forte in assoluto con cui è potuto scendere in campo o che ha potuto guardare da vicino.
Un’altra stoccata a Ibra, quindi, dopo che lo svedese, nei giorni scorsi, aveva confrontato Balotelli con Leao, definendo il primo una promessa mancata e il secondo un campione.
Mario Balotelli ha spiegato che, a suo giudizio, l’Adana sarebbe potuto essere in Europa. Se non è così, è solo perché lo stello Balotelli è tornato in Turchia dopo lo spareggio: “Altrimenti ora giocheremmo in Europa”.
Successivamente Balotelli ha parlato della sua ormai lunga assenza dalla Nazionale. Ha ricordato di essere stato convocato da Conte, ma di aver dovuto lasciare il ritiro per un infortunio. Poi si è dilungato sul suo rapporto con Ventura, il quale gli aveva lasciato intendere di volergli costruire una squadra intorno.
Speranza azzurra e nessun rimorso
“Ci sono stati certi momenti in cui ho odiato alcune persone che lavoravano nella Nazionale“, ha confessato il trentatreenne. “A dire il vero, non guardo le partite della Nazionale. Sto troppo male perché vorrei giocarle io. A Mancini devo tanto, e penso che anche lui debba tanto a me, ma la sofferenza più grande è stata Italia-Macedonia.”
L’intervistato ha rivelato di non averla voluta guardare, dato che gli faceva male, ma di aver poi acceso la tv alla notizia del goal della Macedonia. “Non penso di aver recuperato ancora da questo dispiacere. Con la Nazionale divento un altro giocatore”.
Mario Balotelli ha aggiunto di aver pensato tante volte al ritiro dalla Nazionale. Ma guardando giocare gli altri dice di essersi accorto di avere ancora abbastanza qualità per fare la differenza. “Alla Nazionale non chiuderei mai la porta: nessuno può fare la differenza come me“.
“Mancini mi ha sempre voluto bene“, ha continuato l’ex Inter, “ma quando entri da allenatore della Nazionale si fa quasi fatica a scegliere, perché magari alcuni giocatori non vogliono Balotelli. La non convocazione non è stata una scelta sua, sono sicuro al 100%. Qualcuno nei piani alti, o nella stessa Nazionale, non mi voleva più, ma non Mancini”.