Per Steven Zhang non è finita, i problemi si moltiplicano giorno dopo giorno: Suning sta continuando ad affrontare numerose azioni legali per insolvenza
Continuano ad accavallarsi notizie spesso contraddittorie a proposito del futuro societario dell’Inter. Da una parte non è stata ancora smentita la voce di una possibile offerta di acquisto da parte di un consorzio di famiglie arabe. Anche il nome di Investcorp sarebbe ancora attuale, secondo quanto scrivono i giornali finanziari statunitensi. Inoltre, negli ultimi giorni si sarebbero levati nuovi interessamenti anche da parte di gruppi qatarioti e americani.
Steven Zhang si sta affidando completamente a Raine Group e Goldman Sachs. Le banche d’affari starebbero valutando le varie offerte in arrivo e, al contempo, cercando soci o compratori per il presidente cinese. Ma non finisce qui: i referenti scelti come mediatori potrebbero anche dimostrarsi alleati fondamentali per rifinanziare il prestito. In particolare, Zhang potrebbe star discutendo con Goldman Sachs (lo scrive TuttoSport).
Ciò significherebbe che Zhang non ha intenzione di cedere: vorrebbe chiedere un prestito per pagare l’altro prestito, quello contratto con Oaktree (i 275 milioni da restituire con interessi il 20 maggio 2024).
Anche Oaktree avrebbe potuto, in teoria, prolungare i tempi per il pagamento o rifinanziare il debito. I tassi proposti dal fondo americano sarebbero comunque più alti di quelli originali (al 12%). In questo senso, la Goldman Sachs potrebbe aver proposto a Zhang dei tassi di interesse più convenienti.
Soldi dalla Cina e minacce di altre azioni legali: Zhang continua a essere nei guai
Come vi spiegavamo qualche giorno fa e come conferma Caixin, media cinese con sede a Pechino specializzato in economia e finanza, il gruppo Suning riceverà presto un aiuto statale dalla Cina. Si parla di 5 miliardi di yuan, cioè quasi 700 milioni di euro, tramite fondi elargiti da Citic Trust e China Huarong Asset Management. Il fine è quello aiutare a rilanciare l’attività del colosso di Nanchino.
Caixin scrive che la tranche iniziale del finanziamento verrà utilizzata da Suning per pagare i progetti dei parchi logistici a Shaoxing, Hangzhou, Nanchino e Chengdu. La seconda trance dovrebbe invece essere utilizzata per la ristrutturazione del debito e del capitale dell’azienda.
Anche il gruppo Suning ha già ufficializzato l’arrivo degli aiuti. Già sarebbero arrivati 1,5 miliardi di yuan da China Huarong attraverso un piano fiduciario gestito da Citic Trust. Nella nota diramata dalla famiglia Zhang si legge che l’investimento durerà sei anni e servirà ad allentare la pressione sulle attività logistiche dell’azienda.
I soldi in entrata sono sempre buone notizie. Ma l’Inter c’entra poco e niente in questa situazione. C’entrerà invece nei debiti che Zhang ha contratto con Oaktree. Si parla da tempo di diversi creditori, fra cui la China Costruction Bank, che si sono messi alle calcagna di Zhang junior per ottenere debiti mai pagati. Nei prossimi mesi le azioni legali ai danni di Zhang potrebbero moltiplicarsi.
Debiti e proposte: torna a farsi sotto anche Zilliacus
Presto potrebbero scegliere le vie legali anche la stessa Oaktree Capital Management e Bain Capital. Se ne parlerà probabilmente all’Assemblea dei Soci dell’Inter, prevista per il 26 ottobre, anche se il presidente cinese interverrà da remoto.
Il tema del giorno è l’approvazione del bilancio 2022/23, già avallato dal CdA il 26 settembre scorso (con un passivo di 85 milioni). Probabilmente si farà almeno un accenno alle voci sulla cessione. Zhang dovrebbe insomma comunicare ai soci se ha intenzione di valutare le offerte o ignorarle.
🗣@TZilliacus: “Uno stadio tutto nostro sarebbe una grande spinta per il club. Se, da proprietario, punterei sempre su #Inzaghi? È un grande allenatore e a mio avviso sta facendo un grandissimo lavoro” pic.twitter.com/peK95VLWp8
— Interlive (@interliveit) October 19, 2023
Intanto Zilliacus continua a insistere sostenendo il suo forte interesse per l’Inter. Il finlandese, intervistato dal Corriere dello Sport, ha ribadito di voler collaborare con Al Thani per proporre a Zhang un’offerta di acquisto pari a un miliardo di euro.