I fatti sono noti: in caso di mancato rifinanziamento o pagamento del debito da parte di Zhang, il fondo Oaktree potrebbe prendersi l’Inter praticamente a costo zero
Oaktree incombe sul futuro della società nerazzurra. Il fondo californiano, verosimilmente allettato dalle molteplici voci relative ai numerosi potenziali acquirenti interessati a rilevare l’Inter, potrebbe ora puntare a riscattare il club nerazzurro in pegno al mancato pagamento da parte di Zhang del prestito in scadenza a maggio 2024. Nessuno ancora conosce la reale strategia del presidente nerazzurro. L’impressione dominante è però che Zhang potrebbe essersi finora scontrato con atteggiamenti di imprevista ostilità da parte del fondo americano.
Secondo alcune voci, rilanciate di recente anche da TuttoSport, Oaktree potrebbe aver proposto a Zhang tassi del 20 o addirittura del 22% per un nuovo finanziamento. Percentuali scoraggianti, ma purtroppo in linea con i nuovi valori medi degli interessi previsti sui grandi prestiti non finalizzati.
Ed ecco come potrebbero spiegarsi, almeno a posteriori, due novità importanti. La prima, relativa alle manovre del presidente cinese con la banca d’affari Goldman Sachs tese a ricercare nuovi fondi disposti a concedergli un ulteriore prestito (a tassi più contenuti) con cui pagare il debito a Oaktree. E la seconda, inerente le non ancora confermate voci di una possibile minaccia di azioni legali sempre da parte del referente californiano creditore.
La situazione societaria del club nerazzurro è assai delicata. E per cercare di fare chiarezza sulle intricate dinamiche affrontate da Steven Zhang è intervenuto anche Carlo Festa, giornalista de Il Sole 24 Ore. Intervistato ai microfoni di TvPlay, l’esperto ha esordito affermado che le cose, per l’Inter, sono complicate ma paradossalmente anche semplici.
Steven Zhang deve restituire 350 milioni circa a Oaktree a maggio 2024. E questi soldi, Zhang, non ce li ha o non vuole tirarli fuori. Così, per evitare che il fondo californiano rilevi praticamente a zero l’Inter, come prevede l’accordo a monte del prestito in caso di insolvenza, il presidente cinese sembra obbligato a scegliere fra due necessarie strade.
La prima opzione è quella di rifinanziare il prestito. Soluzione non è così agevole, dato che Zhang dovrebbe esporsi a un nuovo prestito, dai tassi di interesse prevedibilmente ancora più elevati. “Zhang resterebbe proprietario rinegoziando il debito a tassi più elevati“, ha ricordato Festa, “ma avrà problemi finanziari, com’è evidente. Visto che ha un grande attaccamento all’Inter, sta cercando comunque di non mollare la presa“.
Oaktree pronta a prendersi l’Inter a zero: Zhang corre ai ripari
“I suoi consulenti di Goldman Sachs hanno contattato tutti i grandi fondi che forniscono prestiti di grandi dimensioni in quel di Londra“, ha continuato Festa. “Qualcuno ha già detto di no, ma due grandi fondi americani potrebbero essere o sono disposti a parlare“.
Si tratterebbe di Sixth Street e Ares, come vi abbiamo spiegato proprio ieri in un precedente approfondimento sulla questione. Due fondi che nel recente passato hanno già prestato capitali al Barcellona e soprattutto al Chelsea. Festa, tuttavia, ha voluto sottolineare come, con la crisi attuale, sia difficile contrarre un mutuo, figurarsi quindi gestire un prestito da 400 milioni di euro, compresi i tassi.
L’altra possibile strada è quella della cessione. Zhang, come ammette lo stesso Festa, sa di rischiare di perdere il club che tanto ama, e dall’altro lato anche Oaktree potrebbe già star ragionando di cessione, valutando come profittevole l’occasione di incassare un miliardo rinunciando ai circa 400 milioni dovuti da Zhang. Il fondo americano sa che ci sono molte realtà finanziarie interessate a investire grosse cifre sul club.
Il problema, rispetto alla cessione, è che al momento non ci sono offerte tanto alte da convincere Zhang a lasciare. Il presidente cinese sembra ancora determinato a resistere, ovvero a provare il tutto per tutto per continuare a guidare l’Inter. Ma se arrivasse l’offerta giusta, è facile immaginare il suo addio. “L’acquirente, però, in questo momento, dovrebbe mettere i soldi per acquisire il club e anche per il rifinanziamento. Si tratterebbe di un’operazione da 1,5 miliardi di euro, più di quanto speso per il Milan“.
La storia del debito fra Oaktree e Grand Tower
Zhang lavorerebbe quindi su due fronti. Preoccupandosi insomma sia di trattare un rifinanziamento che di valutare una possibile cessione. Ed ecco perché il patron nerazzurro avrebbe scelto di collaborare due consulenti finanziari. Secondo Festa, invece, tutti e due gli advisor (cioè Goldman Sachs e Raine Gruop) starebbero parlando con potenziali acquirenti: “Uno del Golfo Perisco e uno americano“.
Facciamo un passo indietro. Nel maggio 2021, Oaktree ha concesso a Zhang un finanziamento da 292,12 milioni (con tasso di interesse al 12%). Quei soldi non sono entrati nelle tasche del giovane presidente cinese, ma sono stati girati al Grand Tower Srl, una delle holding tramite cui Suning controlla ancora l’Inter. In cambio di quei soldi, il fondo americano ha ottenuto una garanzia: il pegno presente nel contratto è il club nerazzurro. In tale senso è possibile che si possa concretare lo scenario temuto da Zhang. Quello secondo cui, nel caso in cui Suning non fosse in grado di ripagare il debito, Oaktree potrebbe acquisire il controllo di Grand Tower.
Zhang spera tuttavia di trovare altri fondi pronti a dargli soldi per scongiurare tale possibilità e liberare il club dell’ipoteca ora in mano ai californiani. Lo spera perché intanto l’Inter ha acquistato valore, grazie ai risultati sportivi, all’ipotesi dell’arrivo di uno stadio di proprietà e alla molto probabile partecipazione al Mondiale del Club.
Il punto, in generale, non è rifiutare in toto l’idea della cessione, ma magari aspettare che arrivino tempi migliori, per poter ottenere un guadagno ancora più alto. Intanto però i soldi da pagare a Oaktree hanno superato, con gli interessi, i 350 milioni, e sottoscrivere un nuovo prestito potrebbe significare accollarsi un debito, per l’anno prossimo, vicino ai 400 milioni.
Oaktree resta vigile, sapendo che in caso di mancato rifinanziamento non sarà difficile gestire la vendita del club e recuperare quanto non avuto dal presidente dell’Inter. Secondo TuttoSport, negli ultimi mesi, Oaktree potrebbe aver proposto a Zhang un nuovo prestito con “interessi al 22%“. Un tasso insostenibile per Suning.