Zhang festeggia i cinque anni di presidenza all’Inter: il bilancio per il giovane imprenditore cinese, erede dell’impero Suning, può dirsi positivo
Lo stesso vale anche per il club nerazzurro? Dal punto di vista sportivo, l’Inter ha raggiunto importanti traguardi con l’arrivo di Suning. E da quando Steven Zhang è diventato presidente del club, sono arrivati tanti successi oggettivi. Nella stagione 2020/21, l’Inter targata Zhang ha vinto il campionato italiano. Dopo quel primo emozionante trofeo con il giovane cinese alla guida dell’Inter (che è stato anche il primo Scudetto ottenuto da una proprietà straniera nel campionato italiano), nel corso della stagione successiva, ecco altri due importanti riconoscimenti: la Supercoppa italiana e la Coppa Italia. Nel 2022/23 l’Inter ha replicato con i successi in Supercoppa italiana e in Coppa Italia.
Cinque anni come presidente dell’Inter e cinque importanti trofei: Zhang è diventato così il terzo presidente più vincente della storia nerazzurra a pari merito con Giacinto Facchetti. Davanti a lui ci sono solo ad Angelo (sette trofei) e Massimo Moratti (undici trofei).
Il passato, anche se non sempre luminoso dal punto di vista finanziario, sembra dunque positivo. L’Inter cinese è passata dalla cinquantacinquesima posizione all’ottava nel ranking UEFA. Più oscuro e spaventoso appare invece il futuro. A breve termine l’Inter di Zhang è chiamata a due sfide importantissime.
Dal punto di vista sportivo, la società ha quasi l’obbligo di puntare alla seconda stella. Dal punto di vista economico e gestionale, c’è la necessità di raggiungere l’autosufficienza e di risolvere il guaio del debito con Oaktree.
Cinque anni di Zhang come presidente dell’Inter: un bilancio
Nel corso dell’odierna Assemblea dei Soci dell’Inter, Steven Zhang ha annunciato grossi miglioramenti nel bilancio. E in effetti, le perdite nel 2022/23 si sono ridotte di ben 55 milioni. Non ci si aspettava questo dai cinesi, quando rilevarono l’Inter da nel 2016 da Thoir… Zhang padre promise investimenti massicci e dominio sul calcio europeo. Nei primi tre anni, quegli investimenti sono stati fatti, non sempre con scrupolo e con lungimiranza. Poi, la crisi…
L’Inter ha dovuto cambiare approccio: niente più spese pazze. Più ordine nei conti e nella gestione. Ma nel frattempo, mentre i dirigenti stringevano la cinghia, Steven Zhang continuava a indebitarsi, a destra e a manca. Non per istinto autodistruttivo, ovviamente. Ma per continuare a poter gestire una proprietà che forse non è più in grado di permettersi.
“Siamo di nuovo e stabilmente tra i top club d’Europa“, ha detto il presidente stamani. “Lotteremo per la seconda stella“. Dopodiché ha anche annunciato di voler portare avanti con decisione il progetto per un nuovo stadio di proprietà.
Che cosa succederà nei prossimi mesi? Tutti guardano alla scadenza del finanziamento di Oaktree. E lo fa anche il giovane presidente cinese, ancora indeciso sulla strada da intraprendere. Dopo cinque anni alla guida dell’Inter, Zhang vorrebbe rifinanziare e rischiare ancora, mentre la logica e la convenienza gli suggeriscono di vendere.
“Finché sarò il presidente metterò tutto il mio impegno per questi colori“, ha detto Zhang collegato da Nachino, durante il discorso d’apertura dell’Assemblea degli Azionisti dell’Inter che si è tenuta stamattina a Milano. “Oggi è il quinto anniversario della mia presidenza, sono molto onorato di avere la possibilità di essere alla guida di una squadra così importante e amata nel mondo”
“Da parte mia“, ha continuato il presidente Zhang, “vi posso rassicurare che in questi cinque anni, e nei quasi otto da quando abbiamo acquisito il club, ho investito tutto il mio impegno e il mio amore per questi colori“. E non sembra una bugia. Zhang lo ha fatto davvero. Purtroppo, in certi casi l’amore non corrisponde con il bene. E il rischio è che la sua ostinazione nel voler mantenere il controllo della società possa trasformarsi in un danno.
Da quel che ha detto nel suo discorso sembra di capire che Zhang si senta abbastanza sicuro di sé. Vuole essere il presidente della seconda stella nerazzurra. Un traguardo che rimarrebbe per sempre nella storia del club. Che poi è il motivo per cui il giovane cinese sembra non voler vendere a nessuno.