Victor Osimhen ha esaltato la leadership di Lautaro Martinez, che è ormai il suo nuovo nemico da battere per il titolo di capocannoniere
Esaltato per il suo gioco e spesso criticato per certi atteggiamenti non propriamente limpidissimi relativi alla gestione della propria immagine e dei rapporti con il club, Victor Osimhen è senza dubbio tra i più forti attaccanti oggi attivi in Serie A. Il Napoli, lo scorso anno, ha stravinto lo Scudetto anche grazie ai suoi goal (tantissimi: 26 in 32 presenze) e alla sua costanza.
Intervenuto ai microfoni di Tvply, durante il programma speciale Vox to Box, con il portiere Viviano, Mario Balotelli e suo fratello Enock, Osimhen ha raccontato particolari interessanti della sua crescita umana e sportiva in Nigeria e ha rivelato impressioni su alcuni suoi colleghi attaccanti in Serie A e non solo.
Riguardo al proprio passato, l’attaccante del Napoli ha riferito di essere cresciuto in una famiglia poverissima, in un sobborgo di Lagos. Dopo aver perso la madre in tenera età, ha dovuto rimboccarsi le maniche per aiutare suo padre, così come i suoi fratelli, per cercare di sopravvivere.
Il calcio è sempre stata una passione per Victor, ma da ragazzino non aveva neppure modo di indossare degli scarpini: giocava con due scarpe diverse l’una dall’altra, raccattate in una discarica. Lavorava e dormiva in chiesa, dove qualche volta giocava a pallane con gli altri ragazzi ospiti della struttura.
Un uomo che era solito rimproverarlo spesso per le sue maracchelle ha deciso di aiutarlo, notando in un lui un talento particolare. Così, Victor ha cominciato ad allenarsi davvero, sentendosi però in colpa nei confronti dei fratelli che dovevano continuare a lavorare giorno e notte per portare il pasto a casa.
Osimhen esalta Lautaro: “Mi piace la sua leadership“
Da ragazzo qualcuno lo ha paragonato a Drogba. Così il giovane Osimhen ha incominciato a cercare i video dell’attaccante ex Chelsea per trovare ispirazione e migliorare. “Ci sono stati tantissimi attaccanti africani fortissimi”, ha detto durante la chiacchierata a Tvplay (che a quanto pare potrebbe costargli una multa, dato che non è stata concordata con De Laurentiis), “i migliori, forse, sono quelli che hanno vinto di più: Drogba e Eto’o…”
Il centravanti del Napoli ha poi parlato dei più forti attaccanti che giocano, secondo lui, in Italia, partendo da Ciro Immobile. “Ciro è uno di quegli attaccanti che rispetto molto, perché ha l’istinto del vero attaccante. Gliel’ho detto anche una volta da vicino. Non mi chiedere se sono meglio io o Immobile, Ciro è già una leggenda. Ha fatto la storia. Io ho appena cominciato e voglio arrivare a quei livelli”.
“Leao è un ragazzo incredibile, per me“, ha continuato Osimhen. “Credo sia un grande talento. Pochi sono come lui. Ed è bello per il campionato italiani che ci siano giocatori di questi livello perché danno una spinta a tutto il movimento. Lo rispetto tanto. Ho ricevuto un messaggio da lui quando sono arrivato a Lille. Mi piace molto anche il suo stile”.
Infine, Osihmen ha avuto parole di stima anche per Lautaro. “Lui è stato il mio principale avversario per il titolo di capocannoniere, mi piace molto, è incredibile. Cresce sempre: ora è il leader dell’Inter. Lo vedo un giocatore può portarsi sulle sue spalle tutta la squadra“.
Rinnovo vicino per il Toro