Mentre Steven Zhang promette vittorie e prosperità all’Inter, per il presente e il prossimo futuro, c’è chi parla di addio probabile attraverso il passaggio del club a Oaktree
Il rischio che l’Inter possa, in conclusione, finire nella mani del fondo californiano Oaktree non appartiene più al dominio dell’improbabilità. Mesi fa si pensava che la società statunitense non avesse alcun interesse ad accettare il club come pegno di fronte al mancato pagamento del debito da parte del giovane presidente cinese. Quella prospettiva assai remota oggi viene però indicata come possibilità concreta da molti analisti.
Cos’è cambiato? Fondamentalmente, gli americani si sono accorti della presenza di tanti potenziali acquirenti disposti a trattare per subentrare a Zhang. In tal senso, pur perdendo i quasi 400 milioni dovuti dal cinese, Oaktree potrebbe comunque guadagnarne almeno 600, cedendo l’asset per una cifra vicina o anche superiore al miliardo.
Ve ne abbiamo parlato più volte anche noi su questo sito. Lo scenario è ammissibile. Dall’altro lato, sembra ormai lampante che Zhang voglia adoperarsi in tutti i modi e con tutto sé stesso per evitare un simile epilogo.
La domanda più interessante da porsi, a questo punto, non riguarda le reali intenzioni dei californiani o di Zhang. Il quesito fondamentale è: può farcela, il presidente cinese, a ottenere ciò che spera?
Marco Bellinazzo, firma de Il Sole 24 Ore e footblogger specializzato in economia del calcio, crede che il futuro di Zhang, a oggi, possa dipendere soprattutto dal supporto che potrebbe arrivargli dal Governo cinese. Anche per il giornalista, l’Inter rischia oggettivamente di finire ad Oktree, e che dunque un addio di Zhang sia verosimile. Ciononostante suggerisce come la partita non sia affatto chiusa.
Bellinazzo sul possibile addio di Zhang: “Dipende della risposta della Cina a Oaktree“
Intervistato da News.superscommesse.it, Bellinazzo ha cercato di chiarire ciò che potrebbe accadere da qui a maggio, mese in cui scadranno per Zhang i termini per la restituzione del prestito contratto con Oaktree.
Il dato fondamentale è proprio questo: l’Inter dovrà restituire quella data una cifra enorme a Oaktree. E le conseguenze di una mancata restituzione sarebbero gravissime, soprattutto per Suning: “L’impresa di gestione patrimoniale con sede in California prenderà il possesso della stessa società nerazzurra“, ha detto il giornalista.
L’intevistato è dunque tornato sull’insoluto nodo che tormenta da giorni i pensieri di Zhang. “Va rifinanziato il debito attuale che scade, appunto, a maggio. Ci sono ancora quattro mesi davanti“, ha ricordato Bellinazzo, “che lasciano aperto il tutto a scenari anche completamente diversi“.
Per il giornalista, qualcosa si muoverà già prima di marzo, cioè nel mese in cui Suning dovrà aver già pronta una strategia per difendersi dal rischio di perdere l’Inter. “Il mercato dei tassi d’interesse, purtroppo per l’Inter, non aiuta in questo periodo. Ma la volontà del Governo cinese di non perdere un asset così importante potrebbe, tuttavia, fare la differenza“.
Il club in pegno e la gestione della cessione
Zhang non si arrende: non vuol dire addio all’Inter e non vuol cedere al ricatto di Oaktree, che gli propone tassi insostenibili per il rifinanziamento. Per questo il presidente cinese proverà ad appoggiarsi ad altri referenti. Quelli rintracciati dalla Goldman Sachs.
Malgrado tutto ciò, almeno in teoria, per ora il fondo americano ha la possibilità di tenersi l’Inter in pegno e, in caso di mancato rifinanziamento, di gestire la vendita del club. E l’occasione appare ghiotta. Ecco perché i tassi non si abbassano.
Quindi, secondo la firma del Sole 24 Ore, alla fine la Cina potrebbe tornare ad aiutare Suning, come ha già fatto nei giorni scorsi, garantendogli una copertura per poter risolvere il grosso debito. Ci sono tante banche nazionali cinesi che hanno rapporti di importante collaborazione con fondi specializzati in investimenti del genere. Dunque, la suggestione non dovrebbe essere del tutto infondata.