Arriva la chiusura a 71 milioni di euro: una cifra importantissima per il club nerazzurro ma per molti versi perfettibile, ecco perché
Con l’assemblea dei soci e l’approvazione del bilancio, l’Inter ha comuncato di aver ottenuto tramite ricavi commerciali intorno ai 71 milioni di euro. La cifra è contenuta nel documento agli investitori di Inter, Media and Communications e rivela un dato in netta crescita. Parliamo dei ricavi già contratti per il 2023/24, che si aggirano appunto intorno ai 71 milioni di euro.
Sarebbero già 18 milioni di euro in più rispetto agli incassi commerciali della stagione 2022/23. L’aumento deriva principalmente dai soldi versati dal main-sponsor, e cioè da Paramount+, che ha sostituito l’inadempiente DigitalBits alla fine della scorsa stagione.
Pesa poi il rinnovo con Nike (che ha deciso di confermarsi sponsor tecnico dell’Inter fino al 2031) con un canone maggiorato del 70%. Ci sono poi gli sponsor minori, fra i quali spicca U-Power, che sarà back-sponsor fino al 2027 al posto di Lenovo, il cui contratto è scaduto il 30 giugno 2022.
Bisogna essere contenti di questi numeri? L’Inter lo è. La stessa società nerazzurra ha annunciato che sono in corso trattative con nuovi sponsor che faranno crescere la cifra di 71 milioni di euro già prevista per il 2023/2024. Oggettivamente, però, al netto del buco lasciato da DigitalBits, i ricavi alla voce sponsor per il club non sono così esaltanti, specie se paragonati a quelli delle altre big di A.
Vale anche per Nike che, pur avendo notevolmente rialzato parecchio la spesa rispetto all’accordo precedente, versa nelle casse dell’Inter una cifra ancora lontana da quanto prende il Milan dallo sponsor tecnico. A Zhang, comunque, va bene così, per adesso. Anche perché la Nike ha deciso di rinnovare la sua offerta in anticipo.
71 milioni di euro dagli accordi commerciali: poteva andare meglio?
Il nuovo accordo con Nike è stato infatti siglato nel luglio 2023, con un anno di anticipo rispetto alla sua naturale scadenza al 30 giugno 2024. E il nuovo accordo, rinegoziato a condizioni più favorevoli, prevede un corrispettivo fisso annuo pari a 21,25 milioni di euro.
Esiste una clausola che determina riduzioni del 25% e 50% rispettivamente nelle stagioni sportive in cui l’Inter non partecipi alla Champions alla UCL o a nessuna delle competizioni europee attualmente in vigore. Ma ci sono anche i bonus, pare alti, correlati al raggiungimento di determinati risultati sportivi, sia della prima squadra maschile che di quella femminile.
L’Inter, qualche anno fa, ha scelto di riacquistare da Nike i diritti relativi al retail e al licensing. E oggi quella scelta, apparentemente ambiziosa e coraggiosa, sta dando i suoi frutti. In pratica, gli incassi delle vendite dei prodotti Nike legati all’Inter vanno interamente al club nerazzurro. Quella riacquisizione costò 6 milioni di euro. Ma a bilancio ha fatto segnare già un guadagno netto. Siamo 13,1 milioni di euro nel 2023. Un dato più che raddoppiato rispetto ai 6,9 del 2022.
Novità positive per il futuro bilancio
Nel bilancio 2024, ci sono già 85 milioni di euro da cui partire. 15 milioni arrivano da Paramount. Non sono tantissimi ma valgono comunque parecchio soprattutto se confrontati con la grandissima fregatura presa da DigitalBits. Poi ci sono 70 milioni di plusvalenze (le cessioni di Onana e Brozovic).
Rispetto al 2023, le plusvalenze hanno portato 40 milioni in più. In più, arriveranno presto altri soldi dalle partnership commerciali introdotte o confermate per i prossimi anni. Il nome di cui discutere di più è ovviamente quello di Qatar Airways, che potrebbe diventare il nuovo main-sponsor del club. Per ora è uno degli sponsor minori e il vettore ufficiale di volo per i nerazzurri.
Poi c’è Gatorade, official sport drink, e U-Power, che si è legato come back sponsor al club per altri 4 anni, con un fisso di 18 milioni e la promessa di ricchi bonus. Da eBay arriva qualche altro milioncino. L’impressione è quindi che l’anno prossimo i 71 milioni potrebbero avvicinarsi a quota 100.